MONONUCLEOSI : dieta e cibi per guarire

La mononucleosi: i sintomi e come curarla efficacemente

La cura del nostro corpo è legata a diversi fattori e allo stile di vita condotto.

Ogni azione ha delle conseguenze e il nostro benessere è strettamente correlato alla tavola, perché ciò che mangiamo influisce sul nostro stato di salute.

Questo vale anche per chi contrae la mononucleosi, ossia quella infezione che può essere riconosciuta in presenza di alcuni precisi sintomi:

  • acuto mal di gola nelle zone della laringe e della faringe
  • febbre fra i 38 e i 40 gradi, che tende ad acuirsi nelle ore serali
  • persistente e forte senso di debolezza
  • ingrossamento significativo della milza
  • affaticamento di organi come il fegato
  • presenza di placche che rendono complessa la deglutizione.

Durata della malattia

La mononucleosi può protrarsi anche per un periodo lungo e la sua guarigione richiede tempi diversi in base alle persone e ai casi.

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Per questo non esiste un preciso termine (anche se tendenzialmente si tratta di 2-3 settimane); in ogni caso si possono mettere in pratica validi comportamenti per riuscire a guarire il prima possibile.

A tal proposito è consigliabile un’attività fisica regolare e continuativa, per favorire la formazione degli anticorpi nel vostro organismo, guarire dalla mononucleosi e sentirsi meglio.

Per riuscirci basta poco, infatti non è necessario fare un’attività estrema, ma è sufficiente svolgere degli esercizi quotidiani, come ad esempio una mezz’ora di bici o di camminata, così come l’attività aerobica.

Tuttavia uno stile di vita corretto e una buona attività fisica non sono abbastanza per mettersi alle spalle un’infezione da mononucleosi.

Serve mantenere una dieta attenta, privilegiando determinati cibi ed evitando quelli deleteri.

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Consumare frutta e verdura aiuta a guarire dalla mononucleosi

DAL FORUM 

Dieta per guarire dalla mononucleosi

Per guarire dalla mononucleosi (così come per prevenirla) è fondamentale seguire una dieta dal regime efficace, selezionando con cura gli alimenti e facendo pasti di piccola entità, ma molto di frequente.

In alcuni casi si possono avere problemi ad ingoiare il cibo, ciò a causa del rigonfiamento e della presenza di placche nella gola.

In loro presenza è consigliabile mangiare alimenti morbidi e facili da deglutire, come ad esempio i cereali di tipo integrale e le verdure fresche o altri tipi di farinacei.

Uno dei capisaldi della dieta per sconfiggere la mononucleosi riguarda il consumo di una grande quantità di frutta e verdura.

La prima in particolare, in quanto ricca di acqua, zuccheri e minerali, riesce a conferire una dose energetica significativa e utile a combattere la spossatezza tipica di chi è stato colpito da mononucleosi.

Frutta e verdura

Per quanto riguarda le dosi di frutta e verdura, si consigliano cinque porzioni al giorno, con particolare attenzione all’assunzione della frutta color giallo e rossa, quest’ultima specialmente perché ricca di carotenoidi.

Positivi sono anche gli effetti sortiti dai pomodorini crudi, in quanto ricchi di licopene; mangiarli insieme all’insalata con olio extra vergine d’oliva è l’ideale, grazie all’assorbimento delle sue proprietà benefiche.

Inoltre per assumere un maggiore quantitativo di vitamina C, utile ad una risposta efficace ai virus, si consiglia di mangiare i kiwi, il prezzemolo, la lattuga, così come il peperoncino.

In questa dieta non devono mancare i carboidrati, con carne e pesce da alternare con uova, latticini e legumi.

Tutti questi componenti sono ricchi di zinco e ferro, ossia di minerali ideali per il sistema immunitario.

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Gli insaccati sono da evitare quando si soffre di mononucleosi

Carne e pesce

E’ una scelta giusta mangiare durante la dieta carni come quella rossa di vitello oppure quelle bianche, come ad esempio quella di tacchino o di pollo, magari abbinate a dei salutari legumi.

Positivi per l’organismo sono gli alimenti contenenti omega3 come nel caso del salmone, del tonno fresco, della trota oppure ancora dello sgombro o dell’amaranto.

Si prestano molto bene anche i pesci magri o semi grassi come nel caso delle alici, delle sarde o del merluzzo.

Risulta ottimo anche mangiare cibi che contengono un’elevata quantità di acqua e di potassio; fra questi rientrano il latte e lo yogurt (importanti in assenza di intolleranze alimentari), così come i frullati, i legumi e la pasta in brodo.

Al tempo stesso bisogna idratarsi con una frequenza significativa, bevendo molta acqua: in particolar modo quella oligominerale si può assumere in quantità abbondante.

In alcuni casi della malattia si rende necessaria un’integrazione alla dieta con gli alimenti elencati, si tratta dell’utilizzo di appositi integratori di potassio e vitamina C.

Questo serve a compensare il deficit vitaminico che si presenta quando, in accoppiata con la mononucleosi, si soffre di febbre alta.

Il suo utilizzo consigliabile prevede delle dosi da 500 milligrammi da assumere per 3 volte al giorno.

Tipologia di cibi da evitare per condurre una dieta anti mononucleosi

Una dieta equilibrata prevede degli alimenti da evitare accuratamente, e anche in questo caso la guarigione dalla mononucleosi passa attraverso alcune inevitabili rinunce.

Si tratta prima di tutto degli insaccati, ossia tutte le tipologie di salumi e di affettati, gli alimenti eccessivamente dolci oppure quelli sotto sale, le fritture di ogni genere.

Inoltre è doveroso limitare i cibi grassi, in particolar modo quelli ricchi di parecchi grassi saturi o cibi dotati di spezie troppo forti.

Sono da evitare anche le cotture al sangue (le costate e i filetti alla griglia), ma anche i carpacci o le cotture eccessivamente lunghe, come quelle della frittata.

Vanno evitati gli alimenti denominati in modo talvolta semplicistico come “cibo spazzatura”, ossia tutto ciò che viene servito nei tanti fast food, ovvero gli hamburger, gli hot dog e le fritture di vario tipo.

Vi rientrano anche cibi come le pizzette fritte, i calzoni e via discorrendo (sempre restando in questo ambito).

Da evitare accuratamente, perlomeno in presenza ancora di tracce residue di mononucleosi nel vostro organismo, anche quei cibi precotti o comunque già pronti, che si mangiano dopo essere stati scaldati in forno o al microonde, in quanto prive di principi e sostanze nutritive.

Bevande

Passando invece alle bevande, nella lista di quelle da depennare, sempre in ottica di una pronta guarigione, ci sono tutte le tipologie di alcolici, mentre è sicuramente consigliabile fare un uso limitato di bevande come il caffè o il tè.

Infine, meglio inserire nella black list degli alimenti da evitare anche i prodotti che presentano dolcificanti artificiali. Tutte queste attenzioni sono per tutelare il fegato, che la mononucleosi mette a dura prova, così come la milza e il sistema nervoso.

Ma c’è anche altro oltre al cibo da evitare assolutamente: si tratta del fumo delle sigarette. Queste potrebbero mettere in difficoltà l’apparato respiratorio durante l’infiammazione da mononucleosi.

Inoltre in generale chi non fuma è meno esposto a possibilità di essere contagiato, in quanto le sigarette sono veicolatori di saliva e quindi possono essere la causa di un contagio.

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I cibi ricchi di omega 3 sono indicati per la dieta di chi soffre di mononucleosi

Altre possibilità di cura per la mononucleosi

Infine va segnalata anche la possibilità di curare la mononucleosi ricorrendo ai farmaci, di varie tipologie e da assumere sempre sotto la supervisione del medico curante.

Si possono usare anche alcune particolari tipologie di erbe che, grazie alle loro proprietà, sono in grado di agevolare la guarigione da questa sgradevole infezione.

Tornando ai medicinali, si possono usare:

  • quelli in grado di combattere la manifestazione della mononucleosi associata a forti stati febbrili, come gli antipiretici o gli analgesici
  • quelli da utilizzare in presenza di ingrossamento della milza o epatite come i corticosteroidi
  • l’immunoglobulina e l’aciclovir.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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