MONURIL : indicazioni d’uso, dosi e precauzioni

Monuril : indicazioni

Il Monuril è un farmaco antibatterico a base di fosfomicina che viene utilizzato in particolare per il trattamento delle infezioni urinarie e, più in particolare, delle cistiti.

Per comprarlo è necessario richiedere la ricetta del medico.

Si tratta di un medicinale che costa circa 14 euro ed è mutuabile, il che vuol dire che può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale.

Il Monuril è utilizzato maggiormente dalle donne che hanno la necessità di trovare una soluzione alla cistite nel giro di breve tempo.

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Vale la pena di mettere in evidenza, comunque, che se si ha a che fare con una cistite è opportuno eseguire un antibiogramma per sapere come trattare il problema.

Monuril : posologia

La fosfomicina fa parte di un gruppo di medicinali che prendono il nome di agenti microbici urinari e permette di trattare e curare le infezioni acute che sono provocate da germi.

Il Monuril deve essere assunto sempre seguendo le indicazioni del proprio medico: nel caso in cui si abbiano dei dubbi in proposito, non si deve esitare a consultare un dottore o un farmacista.

Il trattamento non deve essere interrotto prima della durata stabilita dal medico, o si rischia di non ottenere i risultati desiderati.

L’assunzione di Monuril  prevede di far sciogliere in 50 millilitri di acqua (mezzo bicchiere) il contenuto di una bustina, mescolandolo fino a quando non si scioglie del tutto e bevendolo subito.

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Al posto dell’acqua, che dovrebbe essere preferibilmente fredda, si può ricorrere a un’altra bevanda.

Monuril
Monuril indicazioni e precauzioni

Il Monuril deve essere assunto a stomaco vuoto, dopo aver vuotato la vescica, meglio se prima di andare a dormire.

Per quel che riguarda il dosaggio, per gli adulti e per i ragazzi sopra i dodici anni è sufficiente una bustina da 3 grammi al giorno, da assumere in una somministrazione unica, per il trattamento delle infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie.

Nel caso in cui il farmaco debba essere assunto per la prevenzione delle infezioni del tratto urinario nelle manovre diagnostiche trans uretrali e negli interventi chirurgici, è necessario ricorrere a due dosi da 3 grammi assunte come segue:

  • la prima bustina tre ore prima
  • la seconda bustinaventuno ore dopo l’intervento (cioè a distanza di ventiquattro ore dalla prima).

I sintomi clinici, nella maggior parte dei casi, svaniscono dopo due o tre giorni, ma è possibile che dopo il trattamento persistano alcuni sintomi locali.

Nell’eventualità in cui ciò succeda, non vuol dire che la terapia non abbia avuto effetto, ma semplicemente che già in precedenza erano in corso dei processi infiammatori.

Per quel che riguarda il dosaggio nei bambini tra i sei e i dodici anni, non si deve andare oltre una bustina da 2 grammi, sempre in una somministrazione giornaliera unica.

Nei casi più impegnativi dal punto di vista clinico, per i pazienti allettati, per gli anziani e per le persone che hanno a che fare con infezioni ricorrenti si può ricorrere a dosi superiori, ma solo su precisa prescrizione di un medico.

Il modo ideale di assumere il Monuril sarebbe quella di prenderlo la sera, dopo aver fatto pipì, sciogliendolo in una tisana rilassante o in una tazza di camomilla.

La somministrazione del Monuril prima di andare a letto, infatti, consente di mantenere nella vescica una concentrazione di antibiotico più a lungo.

Monuril : precauzioni e contro-indicazioni

Il Monuril non deve essere assunto dalle pazienti che:

  • sono sottoposti a emodialisi
  • hanno delle difficoltà a urinare
  • problemi gravi ai reni
  • hanno mostrato sintomi di allergia alla fosfomicina o agli altri componenti del farmaco.

Inoltre, prima di prendere il Monuril è necessario chiedere un consulto al proprio dottore, soprattutto nei seguenti casi:

  • allattamento
  • gravidanza
  • se in passato si è avuto a che fare con sintomi di reazioni allergiche alla fosfomicina.

In presenza di reazioni allergiche come shock anafilattico o anafilassi, il trattamento deve essere sospeso subito ed è necessario contattare con tempestività un medico.

La tempestività è importante perché si tratta di reazioni che in teoria possono addirittura far rischiare la vita.

Occorre rivolgersi a un dottore, inoltre, se il Monuril  provoca diarrea, con o senza sangue, più o meno persistente, anche a distanza di molte settimane dal trattamento.

In tal caso, inoltre, non bisogna assumere farmaci antiperistaltici che inibiscono la motilità intestinale.

Monuril : effetti indesiderati

Anche il Monuril, come qualsiasi altro farmaco, può far scaturire degli effetti indesiderati:

  • vertigini
  • mal di testa
  • nausea
  • diarrea
  • dispepsia (forte sensazione di ripienezza accompagnata da acidità di stomaco)
  • vulvovaginite (infiammazione della vagina e della vulva).

Nel momento in cui ci si rende conto di avere a che fare con uno o più di questi effetti, è necessario contattare il proprio medico.

Vi sono, poi, degli effetti indesiderati meno comuni, che in genere si presentano in non più dell’1% delle persone che assumono il Monuril:

  • dolori addominali
  • vomito,
  • sensazione di affaticamento al formicolio (la cosiddetta parestesia),
  • prurito
  • eruzione cutanea,
  • comparsa di vescicole rossastre all’orticaria.

Infine, ci sono effetti indesiderati ancora più rari, da non sottovalutare:

  • disturbi della visione
  • tachicardia (con un aumento della velocità del battito del cuore)
  • superinfezioni da batteri resistenti
  • asma
  • anemia aplastica (che consiste in un calo del numero di globuli rossi)
  • dispnea (con problemi respiratori),
  • flebiti (con la comparsa di trombi nelle vene),
  • broncospasmo (con difficoltà evidenti nella respirazione),
  • ipotensione (cioè pressione bassa),
  • angioedema e gonfiori,
  • problemi del fegato (con un aumento temporaneo delle transaminasi),
  • aumento del numero delle piastrine
  • aumento dei leucociti eosinofili.

Monuril : sovradosaggio e rimedi

Nel caso in cui si assuma una quantità di Monuril superiore rispetto al necessario, è necessario contattare urgentemente un farmacista o un medico.

Il sovradosaggio, comunque, richiede che il principio attivo venga espulso per via urinaria, il che vuol dire che bisogna assumere liquidi in maniera adeguata.

Tra i sintomi che si possono riscontrare a proposito di un eventuale sovradosaggio, si segnalano:

  • problemi di udito,
  • perdita dell’equilibrio,
  • calo della percezione del gusto
  • sapore metallico.

Nel caso in cui ci si dimentichi di prendere il Monuril, non bisogna commettere l’errore di provare a compensare assumendo una dose doppia la volta successiva.

Semplicemente, se ci si è scordati di assumere la dose del medicinale è consigliabile prenderla non appena ci si ricorda, mentre se ormai è vicino il momento dell’assunzione successiva non si deve raddoppiare la dose.

Come sempre, in caso di dubbi o problemi è meglio chiedere il consulto del proprio medico.

Monuril : interazioni con altri medicinali

Prima di assumere il Monuril è necessario chiedere al proprio medico informazioni a proposito di interazioni con altri farmaci.

Occorre sapere, in particolare, che l’assorbimento orale di fosfomicina viene ridotto nel caso di somministrazione in contemporanea del metoclopramide, che è un principio attivo che viene utilizzato per evitare il vomito.

Gli stessi effetti ridotti, si possono verificare con medicinali che aumentano la motilità dello stomaco e dell’intestino.

Possono inoltre causare la riduzione della concentrazione di fosfomicina nelle urine e nel plasma, la concomitante somministrazione di:

Mentre sono stati segnalati diversi casi di incremento dell’attività del Monuril a causa degli antagonisti della vitamina K in molti pazienti che sono stati trattati con antibiotici.

Il Monuril è in grado, a volte, di alterare i risultati degli esami del sangue che vengono eseguiti per verificare il tempo di coagulazione.

Per quel che riguarda le interazioni con gli alimenti, va segnalato che l’assorbimento del Monuril può essere ritardato da alcuni cibi.

Proprio per questo motivo, il medicinale deve essere assunto almeno due o tre ore dopo aver mangiato o – ancora meglio – a stomaco vuoto.

Uno dei sintomi tipici della cistite, in effetti, è rappresentato dal bisogno di andare a urinare con una certa frequenza: così, di giorno si rischierebbe, andando a urinare di frequente, di non far rimanere la sostanza all’interno della vescica per il tempo necessario.

Dopo poco più di due ore si raggiungono i picchi di concentrazione nelle urine, nell’ordine dei 3000 mcg per ml, ma l’azione del medicinale viene prolungata fino a 48 ore di distanza dalla sua assunzione.

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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