Pressione alta o ipertensione: sintomi cause e cure

Che cosa è la pressione alta? Quali sono i sintomi e le possibili cause? Esiste una terapia efficace? In questo articolo cercheremo di rispondere con chiarezza ad alcune delle più comuni domande sull’ipertensione.

Pressione alta: cos’è e valori di riferimento

L’ipertensione o pressione alta è una condizione caratterizzata da un’elevata pressione del sangue nelle arterie, che interessa circa il 20% della popolazione adulta, in particolare dei paesi industrializzati. Solo in Italia si contano più di 10 milioni di persone che soffrono di ipertensione.

Trattandosi di un disturbo che può mettere seriamente a rischio la salute di chi ne soffre, è fondamentale non sottovalutarla poiché può danneggiare cuore, vasi sanguigni, reni e altri organi importanti. Tuttavia, essendo una condizione clinica per lo più asintomatica, può capitare di soffrirne per anni senza saperlo. Proprio per questo motivo è importante misurare la pressione regolarmente, anche se si è convinti di stare bene.

In termini numerici si può parlare di ipertensione o pressione alta se la pressione è superiore a 120/80 mmHg, eccezion fatta per chi soffre di diabete o di patologie renali croniche. In questi casi si può parlare di ipertensione a partire dai 130/80 mmHg. Inoltre i valori sono diversi nei bambini e negli adolescenti.

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Pressione alta: sintomi

Nella maggior parte dei casi i soggetti che soffrono di pressione alta non manifestano alcun sintomo, altri invece, soprattutto nei casi di ipertensione a uno stadio avanzato, manifestano cefalea, capogiri e sanguinamenti dal naso.

Pressione alta: cause

Se l’ipertensione primaria tende a svilupparsi gradualmente nell’arco degli anni senza una causa specifica, l’ipertensione secondaria tende invece a comparire all’improvviso determinando un ulteriore aumento della pressione rispetto all’ipertensione primaria. Tra le principali cause di questo improvviso incremento della pressione rientrano:

  • i problemi renali;
  • i tumori delle ghiandole surrenali;
  • le malformazioni cardiache congenite;
  • l’uso di alcuni farmaci, dalla pillola anticoncezionale agli analgesici da banco;
  • il sovrappeso o l’obesità, in quanto maggiore è il peso, maggiore è la quantità di sangue che circola nei vani sanguigni con conseguente aumento della pressione sulle pareti delle arterie;
  • la sedentarietà (chi ha uno stile di vita sedentario ha una frequenza cardiaca maggiore);
  • il tabagismo, non solo perché il fumo incrementa temporaneamente la pressione sanguigna, ma anche perché le sostanze contenute nelle sigarette danneggiano le pareti delle arterie, che quindi si restringono;
  • l’abuso di alcool che con l’andare del tempo può danneggiare il cuore;
  • l’uso di droghe, come la cocaina e le anfetamine;
  • una dieta ricca di sodio;
  • la carenza di potassio;
  • elevati livelli di stress;
  • alcune patologie croniche che possono aumentare il rischio di ipertensione come l’ipercolesterolemia, il diabete, le malattie renali e le apnee notturne;
  • la gravidanza, anche se solo in alcuni casi.
Pressione alta ipertensione
La pressione alta può causare l’infarto

Tra i fattori di rischio per ipertensione vanno inoltre annoverati:

  • l’ereditarietà;
  • la razza, giacché la pressione alta è molto più frequente tra i neri;
  • l’età in quanto l’ipertensione aumenta con l’invecchiamento.

Tuttavia sebbene sia più frequente tra gli uomini adulti e le donne in menopausa, l’ipertensione oggigiorno non risparmia neanche i bambini e i giovani, sia perché provocata da problemi renali o cardiaci, sia per lo stile di vita errato fatto di dieta sbilanciata, sedentarietà e brutti vizi.

Pressione alta: conseguenze

Se non curata per negligenza o perché semplicemente si ignora di soffrirne, la pressione alta può provocare:

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  • danni alle arterie con conseguente infarto, ictus cerebrale o altre complicazioni;
  • aneurisma, una dilatazione patologica della parete di un vaso sanguigno, generalmente un’arteria, che può rompersi determinando un abbondante sanguinamento che mette in pericolo la vita del paziente;
  • insufficienza cardiaca;
  • malfunzionamento dei reni;
  • gravi problemi di vista per via dell’ispessimento, restringimento ed eventuale rottura dei vasi sanguigni degli occhi;
  • disturbi cognitivi (problemi di memoria e apprendimento)

Pressione alta: diagnosi, cura e terapia

In caso di sospetta ipertensione il medico procede solitamente alla prescrizione delle analisi di routine (elettrocardiogramma ed esami del sangue e delle urine) per togliersi ogni dubbio circa le condizioni di salute del paziente. Sebbene non esista una cura definitiva per l’ipertensione, i pazienti affetti da questa condizione possono facilmente tenerla sotto controllo e condurre una vita del tutto normale. In che modo? Cambiando abitudini alimentari, migliorando il proprio stile di vita e, in alcuni casi, assumendo specifici farmaci.

Quando la dieta e l’esercizio fisico non bastano per abbassare la pressione sanguigna, si rivela necessaria la terapia farmacologica, che nei casi in cui il disturbo non sia dovuto a fattori come la gravidanza, l’uso della pillola anticoncezionale, il fumo o il consumo di droghe, dura per tutta la vita. La terapia consiste nella somministrazione quotidiana di farmaci antiipertensivi (le dosi e la combinazione variano da soggetto a soggetto). Qualora l’ipertensione fosse causata da medicinali assunti per curare altre patologie, sarà compito del medico aggiustare il dosaggio o trovare una terapia alternativa.

Infine ricordiamo che le visite mediche di controllo sono fondamentali per accertarsi che l’ipertensione sia davvero sotto controllo e non porti a conseguenza ben più gravi.

Pressione alta: consigli pratici per tenerla sotto controllo

Modificare il proprio stile di vita può essere utile per prevenire l’ipertensione o per tenerla sotto controllo in caso di pazienti già in terapia con farmaci antiipertensivi. Per farlo è opportuno mettere in pratica qualche utile consiglio, nello specifico:

  • seguire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e derivati del latte a basso contenuto di grassi;
  • preferire una dieta povera di sodio, sostituendo per quanto possibile il sale da cucina con le spezie. Per evitare problemi sono sufficienti 1500 mg di sale al giorno;
  • prediligere alimenti ricchi di potassio;
  • ridurre al minimo il consumo di grassi saturi;
  • ridurre l’apporto di caffeina, non superando le 3 dosi giornaliere consigliate. Tuttavia, poiché ognuno è diverso da un altro, si consiglia di misurare la pressione sanguigna dopo 30 minuti dall’assunzione di una tazzina di caffè. Se la pressione resta inalterata si può bere il caffè tranquillamente;
  • praticare una regolare attività fisica. Si consiglia di fare almeno 30 minuti di movimento al giorno preferendo le attività aerobiche;
  • mantenere il peso forma, in quanto può fare la differenza anche un dimagrimento di soli 2 o 3 kg;
  • ridurre al massimo lo stress con tecniche di rilassamento e respirazione. In questo caso la meditazione, lo yoga e le arti marziali si rivelano vincenti;
  • migliorare la qualità del sonno;
  • non fumare;
  • non esagerare con gli alcolici;
  • non drogarsi;
  • considerare sempre il quadro generale di salute, poiché la pressione alta può essere spia di un’altra patologia, ma anche dell’uso di determinati farmaci o del consumo eccessivo di alcuni alimenti, come la liquirizia.

Per approfondire ancora:

http://www.farmacoecura.it/malattie/pressione-alta-sintomi-cause-rimedi/
http://www.my-personaltrainer.it/ipertensione/ipertensione.html
http://www.corriere.it/salute/cardiologia/cards/ipertensione-8-consigli-tenerla-sotto-controllo-naturalmente-o-quasi/mantenere-peso-salutare_principale.shtml

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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