TRANEX : farmaco antiemorragico, dosi e indicazioni

Tranex è un farmaco utilizzato per la profilassi e il trattamento delle emorragie.

Scopriamo nel dettaglio come funziona, qual è la sua posologia e quali sono le eventuali controindicazioni e gli effetti collaterali.

Il tranex, il cui principio attivo è l’acido tranexamico, è un medicinale appartenente al gruppo di farmaci denominati antiemorragici, antifibrinolitici, aminoacidi.

In particolare esso viene utilizzato sia nei soggetti adulti che nei bambini (a partire da un anno di età), per arrestare il sanguinamento, promuovendo la formazione di tessuto finalizzata a sigillare i vasi sanguigni danneggiati.

L’azione antiemorragica dell’acido tranexamico risiede nella sua capacità antifibrinolitica,che inibisce la formazione di plasmina.

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Quest’ultimo enzima, lo ricordiamo, è di cruciale importanza nel controllo del processo di coagulazione del sangue, poiché favorisce la dissoluzione del tappo.

In particolare esso viene impiegato nelle seguenti circostanze:

  • aumento patologico del flusso mestruale;
  • sanguinamento gastrointestinale;
  • episodi emorragici alle vie urinarie, in seguito a operazioni chirurgiche a carico della ghiandola prostatica o a procedure chirurgiche alle vie urinarie;
  • trattamento chirurgico a carico di orecchie, naso o gola;
  • interventi estesi (ad esempio al cuore o all’addome);
  • procedure chirurgiche di tipo ginecologico (ad esempio per limitare l’entità delle emorragie post-partum);
  • sanguinamenti causati dalla terapia a base di farmaci anticoagulanti (terapia trombolitica).

Il tranex può essere acquistato in farmacia presentando la prescrizione del proprio medico curante (ricetta ripetibile).

Composizione farmaceutica del tranex

Ogni fiala di tranex da 5 mL contiene una soluzione limpida e incolore, in cui sono presenti:

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  • acido tranexamico mg 500 (principio attivo del medicinale)
  • acqua bidistillata sterile q.b. a mL 5

Il tranex, inoltre, è disponibile anche in capsule da 250 e da 500 mg.

tranex sangue
Il tranex, il cui principio attivo è l’acido tranexamico, viene utilizzato per arrestare il sanguinamento

Posologia del tranex

Per la profilassi degli episodi emorragici la dose di tranex raccomandata è la seguente:

  • tra i 500 e i 1000 mg al dì, in caso di assunzione orale
  • 500 mg al dì in caso di somministrazione parenterale (lenta iniezione in vena)

In caso di sanguinamenti in atto, le dosi possono salire fino a 3 grammi al giorno.

La posologia sopraindicata si riferisce a soggetti adulti, ma deve essere in ogni caso valutata dal medico curante in base alle specifiche condizioni cliniche del paziente.

Nei pazienti anziani non è necessario aggiustare il dosaggio, a meno che essi non siano affetti da insufficienza renale. In tal caso è necessario stabilire la dose del farmaco alla luce di risultati di uno specifico esame del sangue che riferisce il valore della creatinina sierica.

Se a essere sottoposto a terapia è un bambino, è necessario che il dosaggio sia stabilito dallo specialista, in seguito alla valutazione del singolo caso; generalmente il dosaggio viene calcolato in base al peso corporeo del piccolo paziente.

Ricordiamo, infine, che il tranex viene assorbito molto bene a livello intestinale, raggiungendo la massima concentrazione nelle due ore successive all’assunzione.

L’acido tranexamico, inoltre, presenta una biodisponibilità compresa tra il 30 e il 50% della dose di tranex somministrata.

tranex anticoagulanti
Il tranex non è indicato per i soggetti che seguono una terapia anticoagulante orale

Controindicazioni del tranex

Non possono assumere il farmaco antiemorragico in oggetto le seguenti categorie di pazienti:

  • allergici al suo principio attivo o agli eccipienti in esso contenuti;
  • affetti da difetti della coagulazione del sangue;
  • affetti da “coagulopatia da consumo”, ovvero coagulazione intravascolare disseminata;
  • che soffrono di disturbi renali;
  • che hanno sofferto di convulsioni.

É inoltre opportuno contattare il proprio medico di fiducia, qualora si noti la presenza di sangue nell’urina: in tal caso, infatti, è possibile che abbia avuto luogo una ostruzione delle vie urinarie.

Qualora la terapia a base di tranex venga effettuata per un lungo periodo di tempo potrebbero verificarsi disturbi della visione dei colori; in tal caso è necessario sospendere il trattamento e consultare il proprio medico.

Proprio in virtù di questa possibile reazione avversa, coloro che si sottopongono a terapia antiemorragica dovrebbero effettuare regolarmente delle visite oftalmologiche di controllo.

Qualora emergano disturbi patologici a carico degli occhi (in particolar modo malattie della retina), è necessario che lo specialista valuti se è il caso o meno di proseguire la terapia a base di tranex.

In caso di gravidanza o di allattamento al seno in corso, è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia, prima di iniziare il trattamento a base di tranex.

DAL NOSTRO FORUM : discussioni su TRANEX

Interazioni del tranex con altri farmaci

È sempre opportuno, prima di iniziare la terapia a base di tranex, segnalare al medico o al farmacista se si stanno assumendo altri medicinali, non esclusi quelli che non necessitano di prescrizione medica come:

  • vitamine
  • sali minerali
  • medicamenti fitoterapici
  • integratori alimentari.

In particolare bisogna fare attenzione se i farmaci assunti sono:

  • antifibrinolitici, ovvero medicinali che favoriscono il processo coagulativo del sangue;
  • trombolitici, ovvero medicinali che prevengono la coagulazione del sangue;
  • contraccettivi ormonali per uso orale.
tranex chirurgia
Il tranex è utilizzato in chirurgia ma anche nelle profilassi domestiche e deve essere assunto sotto controllo medico

Sovradosaggio di tranex: cosa fare?

Nel caso in cui il paziente abbia assunto una una dose eccessiva di tranex, ovvero superiore a quella indicata sul foglietto illustrativo o raccomandata dal medico curante, è possibile che si verifichi un abbassamento di pressione transitorio. In tal caso è necessario segnalare l’accaduto al medico o al farmacista.

Effetti collaterali del tranex

Come tutti i medicinali, anche il tranex può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.

Gli effetti avversi più comuni (ovvero quelli che possono interessare un paziente su 10) sono i seguenti:

Tra gli effetti collaterali meno comuni (ovvero quelli che possono colpire da 1 a 10 pazienti su 1000) segnaliamo il rash cutaneo.

Tra gli effetti avversi rari, la cui frequenza non è stata stabilita con esattezza, segnaliamo i seguenti:

  • abbassamento della pressione sanguigna, soprattutto se l’iniezione viene effettuata troppo celermente
  • formazione di trombi
  • convulsioni
  • visione alterata dei colori e altri disturbi visivi
  • reazioni allergiche

Qualora si manifestino delle reazioni avverse, anche se non sono riportate sul foglietto illustrativo presente nella confezione di vendita, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia o al farmacista.

Inoltre è possibile comunicare la comparsa di eventuali effetti collaterali direttamente al sistema nazionale di segnalazione, collegandosi al seguente sito.

Scadenza e conservazione del tranex

Prima di assumere il tranex, è necessario assicurarsi che non sia stata superata la data di scadenza riportata sulla confezione di vendita.

Questo farmaco non necessita di alcuna condizione particolare di conservazione.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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