ACIDO FOLICO gravidanza. L’assunzione di questa sostanza fin dall’inizio della gestazione è fondamentale nello sviluppo corretto del feto. L’acido folico, vitamina del gruppo B, evita l’insorgenza di malformazioni al tubo neurale che possono portare alla morte l’embrione oppure a compromettere per sempre la sua vita fuori dall’utero. In genere l’integrazione di acido folico viene fatta dal momento in cui la donna si rende conto di essere in dolce attesa fino al terzo mese di gravidanza. Tuttavia sarebbe opportuno iniziare ad assumere quotidianamente acido folico già quando si programma l’arrivo di una gravidanza poiché l’inizio della formazione del tubo neurale è tempestiva.
Che cos’è l’acido folico e perché assumerlo in gravidanza
L’acido folico, chiamato talvolta vitamina B9 o folato, non viene prodotto dall’organismo ma può essere assunto solamente mediante l’alimentazione oppure con appositi integratori di sintesi. Viene elaborato dalla flora batterica intestinale e assorbito dopodiché viene inviato al fegato nel quale viene stoccato e conservato fino al momento del bisogno. Il fabbisogno quotidiano di un adulto in salute e senza problemi di assorbimento è di 0,2 mg.
L’acido folico è fondamentale nella prevenzione di alcune importanti malformazioni neonatali, soprattutto di quelle a carico del tubo neurale che poi darà origine al midollo spinale e al cervello. Per tale ragione la donna in gravidanza ha bisogno di assumere un quantitativo doppio di acido folico ovvero 0,40 mg.
I folati svolgono un ruolo primario nella corretta replicazione del DNA ma anche nella sintesi delle proteine. E’ particolarmente necessario per tutti quei tessuti destinati a prolificarsi e differenziarsi come appunto quelli embrionali.
L’acido folico però non solo è fondamentale per la nascita di un bambino ben formato ma contribuisce a prevenire in maniera attiva malattie difficili poi da risolvere una volta che si manifestano. Abbassa i livelli di omocisteina, un aminoacido che viene generalmente abbinato agli infarti e a tutte le malattie cardiovascolari.
Carenza di acido folico
Gli effetti della carenza di acido folico durante le primissime fasi della gravidanza possono essere a dir poco devastanti sul feto. Il rischio di malformazioni è altissimo e il tubo neurale, struttura di fondamentale importanza, potrebbe non svilupparsi in maniera corretta. In tal caso è probabile che si possa creare un problema di spina bifida o addirittura di anacefalia. Oltre a queste gravi conseguenze se ne possono verificare alte quali il ritardo nella crescita all’interno dell’utero, lesioni placentari ma anche un parto prematuro o un peso scarso del bambino alla nascita.
Ecco un elenco di quello che può accadere al feto in caso la madre non assuma abbastanza acido folico durante i primi mesi di gestazione:
- Difetti del tubo neurale (DTN)
- Spina bifida
- Anacefalia
- Ritardo nella crescita intrauterina
- Parto prematuro
- Scarso peso alla nascita
- Lesioni placentari
Anche negli adulti un quantitativo insufficiente di folati assunti mediante una dieta poco equilibrata possono causare numerosi problemi come ad esempio l’insorgenza dell’anemia megaloblastica.
Se una donna in età fertile ha una familiarità con problematiche legate al tubo neurale o sono affette da diabete di tipo mellito, epilessia o da un’obesità importante, dovranno essere monitorate costantemente da parte degli operatori sanitari perché potrebbero avere la necessità di assumere un quantitativo maggiore di acido folico se paragonato a quello necessario per le donne gravide in stato con salute normale.
ACIDO FOLICO: difetti del tubo neurale o DTN
Il tubo neurale è quella parte del feto che poi si svilupperà formando il cervello,il cranio e la spina dorsale con tutte le relative connessioni neuronali. Durante le prime settimane di vita del feto il tubo si chiude completamente ma se ciò non avviene il bambino potrebbe presentare gravi malformazioni congenite come l’anacefalia e la spina bifida. Queste malformazioni solitamente sono dovute a più fattori e sono il risultato di una combinazione ambientale e genetica associata però alla mancanza di acido folico. Al momento non è possibile prevedere se una donna darà alla luce un bambino affetto da DTN o meno dato che quasi la totalità delle madri che ha avuto un bambino con queste problematiche non aveva alcuna familiarità con le malformazioni a carico del tubo neurale.
La spina bifida è la malformazione che si presenta con più frequenza e comporta conseguenze del tutto diverse. Nei casi meno gravi è possibile risolvere il problema mediante specifici interventi chirurgici mentre altre volte la malformazione comporta gravi disabilità mentali e fisiche.
Si può verificare la difficoltà del controllo degli organi interni quali vescica e intestino, la paralisi degli arti inferiori ma anche l’idrocefalia. Il 90% dei bambini affetti da spina bifida sopravvivono fino all’età adulta. Invece, i soggetti affetti da anacefalia, presentano un cervello sviluppato solo in parte o totalmente assente. Purtroppo i bambini affetti da questo problema muoiono prima o poco dopo la nascita.
ACIDO FOLICO : come si assume e quando
E’ bene sapere che il tubo neurale si chiude completamente nel primo mese della gestazione, spesso quando la donna nemmeno sa di aspettare un bambino. Per questa ragione sarebbe necessario iniziare a prendere acido folico sottoforma di integratore almeno tre o quattro mesi prima del concepimento per evitare l’insorgenza di gravi malformazioni. Secondo un dato scientifico dei CDC statunitensi, assumere regolarmente acido folico prima della gestazione aiuta a prevenire fino al 70% delle malformazioni fetali.
Il fabbisogno minimo quotidiano della vitamina B9 difficilmente viene soddisfatto con l’alimentazione e soprattutto durante la gravidanza è indispensabile ricorrere a integratori di sintesi abbinati a una dieta ricca di alimenti che contengono naturalmente vitamina B9 e all’utilizzo di alimenti arricchiti in maniera artificiale.
Alimenti che contengono elevate percentuali di acido folico
L’acido folico è contenuto in alcuni alimenti sia di origine vegetale che animale. E’ però necessario ricordare che essendo questa sostanza una vitamina è termolabile e idrosolubile quindi dopo la cottura i suoi quantitativi contenuti negli alimenti si riducono drasticamente ma si disciolgono anche nelle acque di cottura.
- Verdure a foglia verde come senape, cime di rapa, broccoli e spinaci;
- Legumi come piselli e fagioli ma anche arachidi
- Asparagi
- Arance e succo di arancia appena spremuto
- Fragole
- Avocado
- Cereali integrali
- Papaia
- Melone
- Datteri
Come conservare l’acido folico negli alimenti
I folati si perdono facilmente durante la preparazione dei cibi. Ecco qualche consiglio per conservarne un maggior quantitativo.
- Cuocere le verdure e gli altri cibi ricchi di folati in una piccola quantità d’acqua;
- Quando bollite le verdure non buttate via l’acqua di cottura ma riadoperatela per preparare stufati, zuppe e minestre per recuperare le vitamine e i sali minerali disciolti;
- È preferibile cucinare le verdure arrosto, al vapore o grigliate per perdere meno folati
- Mai lasciare le verdure o altri alimenti immersi in acqua per un lungo periodo di tempo
Alimenti arricchiti con vitamina B9 – acido folico
In commercio sono facilmente reperibili prodotti alimentari arricchiti in maniera artificiale con acido folico. Solitamente sono i cereali da colazione, alcuni yogurt, ma anche altre tipologie di prodotti edibili. Le donne in gravidanza dovrebbero assumerli regolarmente per apportare all’organismo un sufficiente quantitativo di questa preziosa vitamina del gruppo B.
Inoltre è buona norma mangiare durante la giornata almeno cinque porzioni di frutta e verdura evitando di effettuare cotture prolungate e con molta acqua per non alterare il loro valore nutritivo.
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