ALOPECIA da stress o malattia autoimmune?

L’alopecia è un comune disturbo autoimmune che spesso comporta una perdita di capelli imprevedibile e interessa una vasta percentuale di persone al mondo.

La condizione può influenzare chiunque, indipendentemente dall’età e dal genere, anche se la maggior parte dei casi si verifica prima dell’età di 30 anni.

La parola “alopecia” deriva dal greco antico e si traduce approssimativamente come “malattia delle volpi”, per via delle volpi che cambiano la loro pelliccia due volte all’anno e vuole indicare un tipo di perdita di capelli a chiazze, in zone circoscritte.

Una su cinque persone con alopecia possiede un familiare che soffre della stessa condizione; l’alopecia si sviluppa improvvisamente nel giro di pochi giorni e, purtroppo, ci sono poche prove scientifiche a riguardo dello stress come causa primaria.

I pazienti affetti da alopecia che hanno una perdita minore di capelli, spesso, hanno un recupero spontaneo e completo, senza la necessità di un trattamento.

- Advertisement -

Non esiste alcuna cura per eliminare l’alopecia.

Che cosa è l’alopecia

L’alopecia è una condizione comune di eziologia indeterminata, caratterizzata da aree circoscritte, non congestionate, generalmente asimmetriche di calvizie sul cuoio capelluto, sopracciglia e parti della barba.

Nella maggior parte dei casi, i capelli cadono in piccole quantità e per la maggior parte delle persone, la perdita dei capelli è relativa ad un paio di ciocche, anche se in alcuni casi può essere più estrema.

Infatti, a volte può portare alla completa perdita dei capelli (alopecia totale) o, in casi estremi, alla perdita dei peli sull’intero corpo (alopecia universale).

- Advertisement -

L’alopecia è considerata una malattia autoimmune, dove il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule del corpo anziché batteri dannosi estranei a esso.

In caso di alopecia, il sistema immunitario attacca i follicoli piliferi causando infiammazione, che porta alla perdita dei capelli.

alopecia donne
L’alopecia può colpire in misura identica tanto gli uomini quanto le donne

Cause di alopecia

La condizione si verifica quando i globuli bianchi attaccano le cellule nei follicoli piliferi, causando la loro riduzione e il rallentamento della produzione di capelli.

Alcuni studi medici non sono sicuri del motivo per cui questi cambiamenti si verificano, ma sembra che il fattore genetico sia coinvolto nell’alopecia, per via della probabilità maggiore che questa condizione si verifichi in un paziente che ha un familiare con la stessa malattia.

Altre ricerche hanno scoperto che molte persone con una storia familiare di alopecia hanno anche una storia personale o familiare di altri disturbi autoimmuni, come l’atopia (disturbo caratterizzato dalla tendenza ad essere “iperallergico”), tiroidite e vitiligine.

Nonostante ciò, non ci sono prove scientifiche certe per sostenere che l’alopecia sia causata da stress.

I casi estremi, però, possono potenzialmente innescare la condizione, ma i più recenti punti di ricerca sono direzionati verso una causa genetica.

Sintomi dell’alopecia

Il sintomo primario dell’alopecia è la perdita di capelli irregolare.

Alcune zone di capelli o peli sul mento o sul corpo cominciano a cadere, soprattutto dal cuoio capelluto. Qualsiasi zona di crescita dei capelli può essere influenzato, anche la barba e le ciglia.

La perdita dei capelli può essere improvvisa, sviluppandosi in pochi giorni o in un periodo di poche settimane. Ci può essere prurito o bruciore nella zona prima della perdita dei capelli.

I follicoli piliferi non vengono distrutti e, quindi, i capelli possono ricrescere se l’infiammazione svanisce.

I pazienti affetti da alopecia che hanno una perdita minore di capelli, spesso, hanno un recupero spontaneo e completo, senza la necessità di un trattamento.

Circa il 30% degli individui che sviluppano l’alopecia hanno una condizione che si estende o diventa un ciclo continuo di perdita di capelli e ricrescita.

Più o meno la metà dei pazienti recupera i capelli entro un anno, ma molti di loro hanno più di un episodio costante.

Circa il 10% delle persone continuerà a sviluppare alopecia totale o universale nel corso della propria vita.

L’alopecia può anche influenzare le unghie e talvolta questi cambiamenti sono il primo sintomo che la condizione è in grave sviluppo.

alopecia unghie
A volte le unghie dei soggetti colpiti da alopecia possono diventare ruvide e sottili

Ci sono alcuni piccoli segnali che possono verificarsi a tratti:

  • L’alopecia interessa sia gli uomini sia le donne allo stesso modo;
  • Appaiono macchie, linee bianche e puntini prima della caduta dei capelli;
  • Le unghie diventano ruvide e sottili;
  • I capelli perdono la loro lucentezza.

Ulteriori sintomi clinici includono:

  • Perdita di tutti i capelli del cuoio capelluto, spesso entro 6 mesi dalla comparsa dei primi sintomi;
  • Perdita di tutti i capelli del cuoio capelluto e del corpo;
  • Rigenerazione dei capelli bianchi nelle zone colpite da alopecia.

Test e diagnosi per l’alopecia

I medici di solito sono in grado di diagnosticare l’alopecia abbastanza facilmente esaminandone i sintomi.

Potrebbero esaminare il grado di perdita dei capelli e i peli provenienti dalle aree colpite con l’ausilio di un microscopio.

Se, dopo un esame clinico iniziale, il medico non è in grado di effettuare una diagnosi, può eseguire una biopsia cutanea. Se invece, si ha bisogno di escludere altre malattie autoimmuni, potrebbero essere necessari esami del sangue.

Poiché i sintomi dell’alopecia sono così distintivi, la diagnosi di solito è veloce e diretta.

Trattamenti per l’alopecia

Purtroppo, attualmente non esiste alcuna cura per l’alopecia, anche se ci sono alcune forme di trattamento che possono essere suggerite dai medici per aiutare la ricrescita dei capelli più rapidamente.

Il trattamento più comune di alopecia è l’uso di corticosteroidi, potenti farmaci antinfiammatori che possono sopprimere il sistema immunitario.

Questi possono essere somministrati tramite iniezioni locali (più comuni), applicazioni di pomate topiche o oralmente.

Altri farmaci che possono essere prescritti per promuovere la crescita dei capelli o influenzare il sistema immunitario includono Minoxidil, Anthralin, SADBE e DPCP.

Anche se alcuni di questi possono aiutare con la ricrescita dei capelli, non possono impedire la formazione di nuove formazioni di alopecia.

Alcuni pazienti si rivolgono a metodi di trattamento alternativi come l’agopuntura e l’aromaterapia, anche se ci sono poche prove a sostegno di questi trattamenti.

L’uso della fotochemioterapia è supportato da alcuni studi e presenta un’alternativa potenziale per i pazienti che non sono in grado o non vogliono usare terapie sistemiche o invasive.

alopecia universale
Circa il 10% delle persone colpite continuerà a sviluppare alopecia totale o universale nel corso della propria vita

Accorgimenti

Oltre al suo aspetto estetico, i capelli conferiscono un certo grado di protezione contro gli agenti esterni. I pazienti affetti da alopecia che perdono le qualità protettive dei capelli possono:

  • Usare la protezione solare se esposti al sole;
  • Indossare occhiali avvolgenti per proteggere gli occhi dal sole e dai detriti che le sopracciglia e le ciglia normalmente bloccano;
  • Utilizzare cappelli, parrucche e sciarpe per proteggere la testa dal sole o mantenerla al caldo;
  • Usare unguenti all’interno del naso per mantenere le membrane umide e proteggerle contro gli organismi normalmente intrappolati dai peli presenti nelle narici.

L’alopecia non è contagiosa, tuttavia, può essere difficile adattarvisi emotivamente. Per molte persone, infatti, l’alopecia è una malattia traumatica causata dalla perdita dei capelli.

Gruppi di sostegno e consulenza sono disponibili per i pazienti che ne sono affetti, per condividere le comuni reazioni psicologiche alla condizione.

L’alopecia è stata paragonata alla vitiligine, una malattia cutanea autoimmune dove l’organismo attacca le cellule prodotte da melanina, portando a macchie bianche.

La ricerca suggerisce che queste due condizioni possono condividere una patogenesi simile, con simili tipi di cellule immunitarie e citochine che sviluppano entrambe le malattie e i fattori di rischio genetici comuni.

Come tali, qualsiasi nuovo sviluppo nel trattamento o nella prevenzione di una delle due malattie può avere conseguenze per l’altro.

[bbp-single-tag id=1418]

Problemi con le analisi cliniche? Invia una domanda nel FORUM: è gratis
Risposta entro 24 ore

Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

Seguici sui social

749FansMi piace
16FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultimi articoli correlati