Autismo : cosa è
- danni a carico dell’interazione sociale del soggetto
- dello sviluppo delle competenze linguistiche e di comunicazione
- in combinazione con comportamenti ripetitivi rigidi e chiusi.
A causa della vastità dei sintomi, questa condizione è stata recentemente definita disturbo dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD)
Questo disturbo copre un’ampia sintomatologia, tra cui principalmente deficit di abilità comportamentali e vari livelli di compromissione.
L’ autismo varia di gravità: da una semplice disabilità che limita di poco le attività quotidiane ad una disabilità devastante che può richiedere, anche, un istituto.
- comportamenti ripetitivi,
- movimenti del corpo stereotipati,
- reazioni insolite,
- resistenza al cambiamento della routine,
- comportamenti aggressivi o autolesionistici.
Alcuni soggetti con autismo sono cognitivamente compromessi ad un livello di gravità.
Il deterioramento cognitivo più classico è caratterizzato da ritardi in tutte le aree di sviluppo, con sviluppo irregolare delle competenze.
In particolare, l’ autismo è strettamente connsesso a problemi in determinate categorie, che comprendono:
- la capacità di comunicare e di relazionarsi con gli altri,
- deficit socio-comunicativi
- alterazioni comportamentali.
I sintomi di questa patologia, solitamente appaiono durante i primi tre anni di vita e alcuni bambini mostrano già segni fin dalla nascita.
In altri casi, lo sviluppo sembra essere normale in un primo momento e scatenare sintomi improvvisamente intorno ai 18/36 mesi di età.
L’ autismo è quattro volte più comune nel sesso maschile che in quello femminile e non esistono fattori caratteristici, relativi allo sviluppo della patologia.
Autismo: i sintomi
- movimenti ripetitivi e tic
- evitare il contatto fisico
- evitare il contatto con gli occhi
- sviluppo della comunicazione ritardato
- comunicazione ripetuta di determinati vocaboli o brevi frasi
- incapacità di far fronte a piccoli cambiamenti in una routine quotidiana
- interazione limitata o assente con i coetanei.
Autismo nei neonati
- non guarda negli occhi
- non risponde ai richiami dei genitori
- non parla fino ad un anno di età
- non risponde al proprio nome
- non sorride o non ha altri comportamenti di reazione caratteriale.
Altri sintomi dell’autismo
Altri sintomi del disturbo dello spettro autistico riguardano, soprattutto, problemi fisici.
Tra questi:
- il cattivo coordinamento di determinati esercizi,
- pessimo controllo della coordinazione tra occhio e mano,
- stitichezza
- sonno agitato.
Alcuni bambini, inoltre, sviluppano crisi epilettiche, e disturbi alimentari noti con il nome di Pica, ossia la tendenza a mangiare qualsiasi cosa.
Autismo: gli effetti
- la mancanza di un contatto visivo,
- l’imbarazzo nelle situazioni sociali,
- la mancanza di segnali sociali
- la mancata presenza di emozioni.
Inoltre, i bambini che ne sono affetti, possono avere un’intelligenza normale o superiore alla media, ma con difficoltà a relazionarsi e con varie problematiche legate all’intelligenza, alla comprensione e all’autonomia.
Autismo: le cause
- la sindrome di X fragile o Martin Bell,
- la sclerosi tuberosa,
- la sindrome congenita
- la fenilchetonuria non trattata.
Non esiste, però, un solo gene identificato come quello dell’ autismo, bensì tende ad esserci un vero e proprio modello genetico riferito questa patologia o disabilità correlate, presente in molte famiglie.
Alcuni bambini possono nascere con una sensibilità all’ autismo, ma i fattori di rischio e la cause, sono ancora sconosciute.
Autismo: la diagnosi
- ricerca di problematiche legate alle interazioni sociali
- disfunzioni nella comunicazione
- ricerca di intervalli di tempo limitati e ripetitivo riguardanti determinati interessi, comportamenti e attività.
Autismo: i trattamenti
- comunicazione efficace,
- interazioni con altre persone
- aiutare ad evitare comportamenti negativi o antisociali,
- rafforzamento positivo a livello psicologico,
- autoaiuto
- formazione delle abilità sociali tese a migliorare il comportamento e la comunicazione.
- risperidone
- aripiprazolo,
- metilfenidato,
- fluoxetina
Questi possono aiutare una determinata sintomatologia, ma è necessaria una stretta osservazione del paziente da parte del medico in modo da monitorarne la risposta.