BIANCOSPINO : la pianta amica del cuore e dei nervi

Il biancospino è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Rosaceae: essa è molto apprezzata per la sua azione cardioprotettiva (regola infatti la frequenza dei battiti cardiaci, tiene sotto controllo la pressione e previene l’aterosclerosi) e la sua azione antiossidante.

Inoltre il biancospino è molto utile anche per placare eventuali stati di nervosismo e agitazione.

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questo prezioso rimedio naturale.

Le principali caratteristiche del biancospino

Il biancospino (nome botanico Crataegus oxyacantha quando ci si riferisce alla specie selvatica o Crataegus monogyna se si vuole indicare la specie comune) è un piccolo albero che cresce spontaneamente nelle regioni di Europa, Asia e America, caratterizzate da clima temperato.

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Nel nostro Paese, ad esempio, questo piccolo albero è diffuso su tutto il territorio nazionale.

In passato il biancospino veniva impiegato a scopo ornamentale per adornare gli altari, soprattutto in occasione dei matrimoni.

Nell’antica Roma questa pianta arbustiva veniva celebrata nel mese di maggio, mentre in epoca medievale il biancospino veniva collocato al centro delle piazze cittadine e attorno a esso si effettuavano rituali propiziatori.

biancospino integratore
Il biancospino può essere assunto sotto forma di tisana, di tintura madre o di estratto secco, che possono essere acquistati in erboristeria

Tutte le proprietà del biancospino

ll biancospino, noto anche come pianta del cuore, contiene diverse sostanze in grado di conferirgli un potere cardioprotettivo e antiossidante.

In particolare ricordiamo che le parti aeree, ossia le foglie e i fiori, sono ricche di flavonoidi, dei pigmenti vegetali che svolgono attività biologiche fondamentali per l’organismo.

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Essi, infatti, contrastano l’azione dei radicali liberi, prevenendo in tal modo l’invecchiamento cellulare, i processi infiammatori e le patologie a carico del sistema cardiovascolare.

Il biancospino, d’altra parte, contribuisce alla salute del cuore anche perché inibisce l’aggregazione piastrinica e favorisce la dilatazione delle coronarie, migliorando in questo modo l’afflusso del sangue e riducendo la pressione.

Ne consegue che il rimedio fitoterapico in oggetto è indicato ai soggetti affetti da ipertensione di grado lieve o moderato, soprattutto se essa è determinata da fattori di origine nervosa.

Ma non finisce qui. I principi attivi del biancospino, infatti, sono anche in grado di regolare la frequenza cardiaca e di prevenire nei soggetti anziani gravi patologie come l’angina pectoris o l’infarto del miocardio.

Queste sostanze, inoltre, migliorano la forza contrattile del cuore e svolgono anche una importante funzione sedativa.

In particolare la vitexina agisce come spasmolitico e come ansiolitico naturale.

In tal senso il biancospino rappresenta la soluzione ideale per i pazienti affetti da disturbi di ansia; esso, infatti, riduce l’emotività, il senso di angoscia e di paura e contribuisce a contrastare l’insonnia.

Infine questa pianta produce anche un effetto antimicrobico, antivirale e citotossico.

Come agisce il biancospino

Le proprietà cardioprotettive e cardiotoniche del biancospino sono dovute alle proantociandidine.

Si tratta di una molecola, presente in diverse specie botaniche, che è in grado di aumentare il livello di permeabilità delle membrane cellulari nei confronti degli ioni calcio e di aumentare nel contempo le concentrazioni di adenosina monofosfato ciclico.

Tutto ciò determina una diminuzione dello spasmo delle arterie coronariche, un aumento della forza contrattile del miocardio e una significativa riduzione della resistenza vascolare periferica.

biancospino cuore
I principi attivi del biancospino sono anche in grado di regolare la frequenza cardiaca e di prevenire patologie come l’angina pectoris o l’infarto del miocardio

Modalità d’uso e posologia del biancospino

Il biancospino può essere assunto sotto forma di tisana, di tintura madre o di estratto secco, che possono essere acquistati in erboristeria.

In tal caso consigliamo di versare un cucchiaio raso di foglie e di fiori di biancospino in una tazza di acqua bollente.

Quindi lasciare in infusione per circa 10 minuti. Ricordiamo che l’infuso, prima di essere bevuto va filtrato con un apposito strumento.

Nel caso in cui si prenda il biancospino per contrastare l’ipertensione lieve o moderata, si consiglia di assumere la tisana a stomaco vuoto.

Nel caso in cui, invece, lo si prenda per placare stati di ansia e di nervosismo, è opportuno assumerla prima di andare a dormire.

Se si assume il biancospino sotto forma di tintura madre è consigliabile miscelarne 40 gocce in poca acqua e di assumere la soluzione ottenuta tre volte al dì.

Essa va somministrata lontano dai pasti e la sera prima di andare a dormire.

Se si assume il biancospino sotto forma di estratto secco la posologia è la seguente: circa 500-700 milligrammi da prendere una volta al dì a stomaco vuoto per un periodo di tempo pari a 6 settimane.

Ulteriori benefici del biancospino

Oltre alle proprietà cardiotoniche e rilassanti, il biancospino apporta benefici anche ad altri organi.

Esso, infatti, è in grado di migliorare il processo digestivo, soprattutto se gli eventuali disturbi sono legati a fattori nervosi.

In tal caso si consiglia di assumere 30 gocce di tintura madre un quarto d’ora prima dei pasti.

Il biancospino, inoltre, può essere utilizzato per ridurre le infiammazioni a carico del cavo orale; in questo caso la tisana di biancospino può essere utilizzata per effettuare risciacqui e gargarismi.

Infine il biancospino è anche un ottimo ricostituente: in questo caso si consiglia l’assunzione di due o tre tazze di infuso al giorno.

biancospino ansia
il biancospino è molto utile anche per placare eventuali stati di ansia, nervosismo e agitazione

Controindicazioni del biancospino

Il biancospino non presenta particolari controindicazioni né produce significative reazioni avverse.

Se ne sconsiglia tuttavia l’assunzione ai soggetti affetti da ipotensione.

Anche le gestanti e le donne che allattano al seno il proprio bebè non dovrebbero prendere questo rimedio fitoterapico.

Inoltre prima di somministrarlo ai bambini è opportuno sentire il parere di un pediatra.

Se in seguito all’assunzione si manifestano effetti collaterali, è consigliabile consultare immediatamente il proprio medico di fiducia.

Ulteriori controindicazioni si segnalano nel settore botanico: le piantagioni di biancospino possono danneggiare eventuali coltivazioni adiacenti di alberi da frutto.

Proprio per questo motivo in alcune aree del Nord Italia è stata vietata la semina di nuove piante di biancospino, in quanto si ritiene che esse veicolino il batterio Erinia amylovora.

Questo batterio non rappresenta un rischio per l’uomo ma è tuttavia responsabile di alcune patologie che colpiscono le piante da frutto.

Biancospino: le interazioni farmacologiche

Il biancospino può interferire con alcuni farmaci, come i seguenti:

  • gli anticoagulanti che prevengono la formazione di trombi ed emboli di origine trombotica, in quanto il biancospino può aumentare il rischio di sanguinamento;
  • i glicosidi cardioattivi, in quanto il biancospino ne aumenta l’attività;
  • gli antiaritmici;
  • la cisapride.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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