BORSITE : cause, sintomi, cure e rimedi

Borsite: che cos’è

La borsite è un processo infiammatorio della borsa sierosa di un’articolazione.

Nel momento in cui si manifesta, il movimento del tendine interessato risulta difficoltoso e doloroso.

La borsa sierosa è un sacco contenente liquido sinoviale. Essa è collocata nelle zone delle articolazioni in cui si verifica, a causa del movimento, una certa frizione.

Le borse sierose infatti si trovano nelle sedi in cui i tendini transitano su determinati punti ossei.

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In una situazione di normalità, il movimento di un arto, determinato da quello di muscoli e tendini è garantito proprio dalla presenza di un liquido sieroso che agevola lo scorrimento.

Grazie alla lubrificazione della zona interessata, i fenomeni di sfregamento vengono notevolmente ridotti. Ne consegue che la funzione delle borse è di formare una sorta di cuscinetto che impedisce l’attrito tra ossa e tendini.

Nel corpo umano esistono diverse sacche sinoviali in cui si possono originare fenomeni infiammatori riconducibili alla borsite.

Le sedi in cui più di frequente si verifica la borsette sono:

  • spalla
  • gomito
  • ginocchio
  • anca
  • femore
  • tallone
  • base dell’alluce
borsite ginocchio
La borsite al ginocchio, più comunemente nota come ginocchio della lavandaia, è molto comune tra gli sportivi

Tipologie

Le borsiti più frequenti sono quelle che interessano le seguenti articolazioni

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  • Ginocchio: è denominata anche prerotulea o più volgarmente “ginocchio della lavandaia”.
    La borsite al ginocchio è causata dall’infiammazione della borsa sierosa prepatellare.
    Questo stato infiammatorio in genere è causato da traumi ripetuti dovuti all’inginocchimento su superfici rigide.
    Un’altra causa sono i colpi violenti al ginocchio, responsabili di emorragie interne della borsa che in questo modo si infiammano, dando origine a una borsite acuta traumatica.
    Occorre precisare che alcuni sport come il calcio, la pallavolo, il rugby, la lotta e la ginnastica artistica possono favorire l’insorgenza di questa patologia.
    Per questo è importante proteggersi con ginocchiere imbottite.
  • Spalla: è nota come subtropicale o subdeltoidea.
    La borsite alla spalla è una delle cause più frequenti di dolore di questa articolazione.
    I soggetti più colpiti sono tutti coloro che compiono regolarmente e ripetutamente movimenti delle braccia che comportano un sollevamento: tennisti, lanciatori e sollevatori di peso.
    La borsa subacromiale è collocata tra muscolo sovraspinoso, deltoide e processo acromiale della scapola.
    Di solito si infiamma dopo un trauma, che nei casi più gravi può provocare anche il versamento di sangue all’interno della sacca.

Altre tipologie

  • Gomito: è l’infiammazione della borsa sinoviale posizionata nei pressi dell’olecrano dell’ulna.
    Le principali cause di borsite al gomito sono:
    traumi
    pressioni prolungate
    particolari forme di artrite
    infezioni provocate da ferite, lesioni e punture d’insetto.
  • Trocanterica: questa borsite interessa una o più borse sinoviali dell’epifisi prossimale del femore.
    Le cause sono prevalentemente di natura meccanica e possono essere di origine genetica o traumatica. In genere l’infiammazione si manifesta con rossore, gonfiore e dolore.
    Per evitare la cronicizzazione è necessario intervenire tempestivamente e sottoporre il paziente a una cura farmacologica.
    Di solito infatti non è necessario intervenire chirurgicamente. Il problema infatti tende a risolversi nel giro di poche settimane.
    Per quanto riguarda infine le recidive, è interessante sapere che in genere si manifestano in soggetti che presentano difetti funzionali genetici.

Soggetti a rischio

Le borsiti colpiscono soprattutto gli uomini di età compresa tra i venti e i cinquantanni, periodo coincidente anche con lo svolgimento di attività fisica e lavorativa più intense.

borsite gomito
La borsite al gomito è piuttosto fastidiosa e impedisce anche i movimenti più elementari

Sintomi

I sintomi variano a seconda della zona interessata dal processo infiammatorio.

I segni più comuni sono dolore, gonfiore e rigidità. Il dolore di solito è maggiore in fase di palpazione e movimento.

La borsite batterica si manifesta anche con eritema cutaneo. Nel caso in cui la borsite è originata da un trauma si possono manifestare versamenti di sangue che si palesano esternamente con ecchimosi ed ematomi.

Cause

Le cause più comuni della borsite sono per lo più di natura traumatica (lavoro, sport), infettiva, infiammatoria e reumatica (artrite, patologie reumatiche, sclerodermia e gotta).

Indubbiamente la causa principale di questo processo infiammatorio è generata da movimenti ripetitivi caratterizzati da un’eccessiva pressione.

Per questo, le sedi in cui più frequentemente insorge la borsite sono il gomito e il ginocchio.

La spalla è un’altra sede tipica della borsite, quando il soggetto svolge quotidianamente attività che impiegano e sollecitano molto questa articolazione.

Diagnosi

Gli esami diagnostici di routine per individuare una borsite sono soprattutto di tipo strumentale.

In genere il primo controllo a cui viene sottoposto un soggetto che lamenta questa patologia è l’ecografia, perché permette lo studio dei tessuti molli della zona.

La radiografia è invece prescritta quando si rivela necessario indagare sulla presenza di depositi calcifici.

La risonanza magnetica invece è utilizzata nei casi in cui esistono dubbi diagnostici e si rivela quindi necessario approfondire.

L’aspirazione è una tecnica che prevede l’estrazione del liquido presente nella borsa al fine di sottoporlo a esami chimici e culturali.

La diagnosi serve anche a individuare la natura della borsite, che può essere infiammatoria o settica, al fine d’impostare una corretta terapia.

Trattamento

La terapia di base prevede un approccio multiforme. Prima di tutto è bene tenere l’articolazione a riposo.

Molto utili anche gli impacchi con il ghiaccio, perché il freddo riduce il gonfiore e il dolore tramite l’intorpidimento della parte.

Ogni applicazione richiede almeno quindici minuti di posa e il ghiaccio non deve mai entrare in contatto diretto con la pelle. Meglio avvolgerlo in un asciugamano o in telo.

In genere si consiglia di tenere l’arto sollevato in fase di riposo e utilizzare un bendaggio compressivo.

L’aspirazione del liquido presente all’interno della sacca si rivela anch’esso molto efficace per alleviare dolore e gonfiore.

Ai suddetti rimedi il più delle volte è necessario abbinare poi l’iniezione di farmaci a base di cortisone e antinfiammatori.

Fanno eccezione i casi di borsite settica, che richiedono la somministrazione di antibiotici, per contrastare i batteri responsabili: stafilococchi e streptococchi.

borsite spalla
La borsite alla spalla colpisce le persone che utilizzano l’articolazione nella pratica sportiva o, lavorando, per sollevare pesi

Prevenzione

Per evitare l’insorgenza o la recidiva della borsite è necessario adottare alcune tecniche preventive:

  • non fare pressione sui gomiti quando si è alla scrivania
  • non sollevare pesi eccessivi
  • usare imbottiture quando ci si inginocchia
  • fare riscaldamento prima di qualsiasi attività sportiva
  • mantenere un adeguato peso corporeo
  • evitare movimenti ripetuti per tempi prolungati.

Rimedi naturali

I rimedi della nonna da utilizzare in caso di borsite sono davvero molti. Molti non sanno infatti che anche il caldo ha effetti benefici sulla borsite.

Trascorsi due giorni dalla comparsa dei sintomi della borsite acuta e o in ogni momento di quella cronica, gli impacchi caldi si rivelano utili a migliorare la circolazione e contrastare rigidità e infiammazione.

Basta inumidire un panno con acqua calda e posizionarlo sulla parte, lasciando agire almeno un quarto d’ora per due volte al giorno.

Il massaggio, da non praticare in caso di borsite settica, serve per ridurre i sintomi dolorosi, riducendo rigidità e gonfiore.

Si possono utilizzare a questo scopo olii naturali (oliva, cocco, senape, sesamo), che devono essere massaggiati delicatamente sulla parte almeno due volte al giorno, dopo averli scaldati.

Terminato il massaggio, applicare un asciugamano caldo per dieci minuti. In natura sono presenti altri olii naturali con cui praticare massaggi terapeutici.

L’olio di noce moscata ad esempio è utile per trattare il dolore, perché possiede proprietà analgesiche e antinfiammatorie.

Stesso discorso per quanto riguarda l’olio di menta.

Altri rimedi naturali

Gli impacchi caldi all’olio di ricino, da praticare almeno tre-quattro volte a settimana, sono utili per sfiammare la parte e agevolare il movimento dell’arto.

Per prepararli è sufficiente immergere un panno in olio di ricino, applicarlo sull’articolazione e coprire il tutto con pellicola trasparente. In seguito posizionare una borsa dell’acqua calda e lasciare agire almeno mezz’ora. Risciacquare l’olio residuo con abbondante acqua tiepida.

Lo zenzero è conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche e stimolanti sulla circolazione. In caso di borsite può essere utilizzato per preparare degli impacchi.

Basta avvolgere tre o quattro cucchiai di zenzero grattugiato in una garza, legarla e immergerla in acqua calda per trenta secondi. Una volta raffreddata, applicare sulla parte e lasciare agire per dieci minuti, fino a tre volte al giorno.

Si può anche utilizzare l’olio di zenzero per praticare dei massaggi oppure preparare una tisana facendo bollire un cucchiaio di zenzero fresco per dieci minuti in quattrocento millilitri di acqua, assumendone due tazze al giorno.

Gli impacchi all’aceto sono un altro rimedio classico a cui ricorrere in caso di borsite. Per prepararli servono un asciugamano, mezzo bicchiere di aceto di mele e un cucchiaino di miele.

Miscelate le due sostanze, si deve immergere il panno nella soluzione e applicarlo sulla zona infiammata, lasciando in posa per almeno quindici minuti.

Da non sottovalutare neppure l’alimentazione. In caso di borsite infatti può rivelarsi utile consumare più magnesio, minerale indispensabile per il corretto funzionamento di ossa, articolazioni e legamenti.

I cibi più ricchi di questo elemento sono le banane, le lenticchie, l’avena e gli spinaci.

In caso d’intolleranze a uno o più di questi alimenti è sempre possibile assumerlo sotto forma di integratori.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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