CARBONE VEGETALE contro GAS e GONFIORI INTESTINALI

Carbone vegetale: cosa è

Il carbone vegetale si presenta come una polvere di colore nero priva di odore e priva di sapore. Non si scioglie in acqua né in altri solventi organici.

Secondo le direttive della FAO, si può considerare carbone vegetale il prodotto ottenuto dalla carbonizzazione di sostanze vegetali come legno, torba, noci di cocco e altri frutti a guscio, residui di cellulosa.

Il carbone vegetale per uso medico e nutrizionale si chiama “carbone vegetale attivato” ed è un prodotto ottenuto in modo molto simile al carbone vegetale classico.

Per ricavare il carbone vegetale attivato, si scalda il normale carbone in un ambiente ricco di gas, in modo che il carbone includa il gas al suo interno diventando molto poroso.

La struttura “a schiuma” del carbone vegetale attivato è alla base delle sue proprietà depuranti: 1 grammo di carbone vegetale attivato ha al suo interno una superficie di circa 500 mq.

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CARBONE VEGETALE : a cosa serve e quando usarlo

Grazie alla sua eccezionale porosità, il carbone vegetale attivato è una trappola fisica per molti elementi chimici e per le particelle e i microorganismi con cui viene in contatto, ma riesce anche ad intrappolare acqua e gas al suo interno.

Ad esempio, si usano filtri di questo tipo di carbone per pulire l’acqua dalle impurità in modo naturale. Se usato come integratore alimentare si consiglia un dosaggio giornaliero di 1,3-2 grammi al giorno.

Questo tipo di carbone vegetale ha diversi usi legati alla salute e al benessere umano; i principali sono:

1. Trattamento dei gas (meteorismo e aerofagia):

grazie alla sua struttura porosa è in grado di assorbire i gas presenti nel tratto digerente.  Risulta particolarmente utile nel controllo delle conseguenze dell’aerofagia: chi ha una difficoltà a masticare e deglutire, spesso inghiotte molta aria, gonfiando lo stomaco.

Il carbone vegetale è utilissimo nel ridurre il gonfiore poiché intrappola l’aria.

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Lo stesso vale nel tratto dell’intestino: quando la pancia è tesa e gonfia a causa dell’eccessiva produzione di gas, il carbone vegetale attivo assorbe i gas e attira i batteri, che possono essere una delle cause del meteorismo.

Per le sue proprietà antibatteriche e per la sua capacità di catturare i gas, è indicato come sollievo per i sintomi intestinali della sindrome del colon irritabile: aiuta infatti a diminuire il gonfiore ed è utile anche nei periodi in cui ci siano frequenti episodi di diarrea (si veda sotto).

Carbone Vegetale
Carbone Vegetale, benessere quotidiano

2. Cura dell’avvelenamento

il carbone vegetale attivato è usato per la cura di avvelenamenti acuti, ma in alcuni casi non è efficace.

Con la sua struttura porosa, intrappola all’interno le tossine e impedisce che il corpo le assorba lungo il tratto digerente. Uno dei casi più comuni di avvelenamento è quello da funghi: dopo aver assunto il carbone attivo, la terapia anti veleno prevede che si assuma un purgante salino.

I purganti salini funzionano per osmosi, attirando acqua all’interno dell’intestino ed effettuano quindi un buon lavaggio, smaltendo il carbone attivo e il veleno velocemente.

Tuttavia, in alcuni casi, non è efficace nell’assorbire i veleni, per esempio quelli a base di sali di ferro ed è altrettanto inefficace contro il cianuro, quindi è importante sapere qual è il tipo di tossina assunta per sottoporsi alla pulizia col carbone.

3. Trattamento della diarrea

il carbone vegetale ha anche un’ottima capacità di assorbire i liquidi, quindi è ottimo nel trattamento sintomatico della diarrea.

Il carbone intrappola al suo interno l’acqua in eccesso che si trova nell’intestino quando si ha la diarrea, dando maggiore consistenza alle feci e ritardando lo stimolo ad andare in bagno.

Il beneficio è immediato e senza controindicazioni, salvo rispettare le dosi raccomandate dal medico, in modo da evitare una successiva stitichezza.

4. Trattamento dell’alito cattivo

il carbone vegetale può essere usato con successo per migliorare l’alitosi.

L’alito cattivo ha numerose cause e un’azione combinata di carbone attivo per pulire il cavo orale e per trattare il tubo digerente può risultare molto efficace.

Per ottenere i risultati migliori, si assume il carbone come integratore quotidiano e lo si aggiunge al dentifricio durante il lavaggio dei denti. Si mette il dentifricio sullo spazzolino e si versa un po’ di polvere per coprire il dentifricio, poi si lava normalmente.

È possibile anche semplicemente bagnare le setole e passarle nella polvere di carbone e quindi lavare i denti solo col carbone vegetale.

5 Proprietà antibatteriche e antivirali

il carbone attivo viene assunto per bocca e ha la capacità di raccogliere quasi tutto quello che incontra nel suo spostamento all’interno del tubo digerente.

Ha un’azione anche antibatterica e antivirale, poiché ingloba meccanicamente virus e batteri presenti nello stomaco e nell’intestino.

Avvertenze nell’uso del carbone attivo durante altre terapie: poiché il carbone vegetale ha una grande capacità di assorbire le sostanze chimiche rendendole inefficaci quando le isola al suo interno, ci sono dei casi in cui il beneficio del suo effetto va valutato.

Se si usa il carbone attivo durante una terapia orale, è possibile che il carbone assorba il principio attivo del farmaco rendendolo meno efficace.

Se si assume carbone vegetale è bene informare il medico che deve prescrivere la terapia, in modo da farsi consigliare circa una temporanea sospensione dell’integrazione del carbone oppure scegliendo un farmaco con un principio attivo immune all’azione assorbente del carbone.

Normalmente è possibile prendere il carbone attivo lasciando trascorrere circa due ore prima di assumere i farmaci.

Altri usi del carbone vegetale

Il carbone vegetale è utilizzato anche al di fuori dell’ambito medico ed è un dispositivo dagli usi più disparati in diversi settori. Per quanto riguarda l’uso di carbone attivo possiamo citare alcuni esempi interessanti:

Il pane nero: in nutricatrice, il pane nero è un alimento consigliato perché oltre a fornire i nutrienti del pane normale, contiene carbone vegetale nell’impasto e consumandolo si ottengono tutti i benefici del carbone vegetale normalmente assunto come integratore o come rimedio per i problemi intestinali.

La porzione di carbone per ottenere il pane nero è di 10-15 grammi per ogni kg di farina, quindi per assicurarsi un buon apporto di carbone ne va consumata almeno una fetta da 100 grammi al giorno.

Il carbone vegetale infatti non ha odore ed è insapore, quindi non altera il gusto del pane o degli altri prodotti da forno.

Può essere cotto senza perdere le sue proprietà, poiché è esso stesso il prodotto finale di una combustione a temperature molto alte (fra i 500 e i 600 gradi) e non teme degradazione se esposto al calore del forno (solitamente fino ai 250 gradi).

La depurazione dell’acqua potabile e degli acquari: filtri al carbone attivo possono venire utilizzati per filtrare e depurare l’acqua del rubinetto o degli acquari.

Per filtrare l’acqua sono disponibili filtri industriali appositi, ma è possibile costruire un filtro semplice e molto efficiente anche a casa in caso di necessità.

Se si ha bisogno di purificare l’acqua del rubinetto per esigenze mediche o semplicemente per un maggiore benessere, basta mettere un cucchiaio di carbone vegetale attivato all’interno di un calzino o un gambaletto e “incappucciare” l’uscita del rubinetto.

Il filtro va fissato con un elastico in modo che rimanga all’imboccatura del rubinetto quando si fa scorrere l’acqua. Dopo un minuti di risciacquo del carbone attivo, durante il quale l’acqua sarà annerita per la polvere superficiale del carbone, il flusso diventerà limpido e salubre.

Lo stesso si può fare negli acquari. Qui il calzino va annodato e sciacquato un paio di minuti sotto l’acqua corrente e poi va posizionato all’interno del vano della pompa: in poche ore l’acqua sarà cristallina.

Gli esami medici: per alcuni esami medici in cui sia necessario osservare gli organi del tratto digerente, viene prescritta una preparazione del paziente col carbone attivo.

Il carbone pulisce le cavità interne da aria e acqua in eccesso, in modo che siano ben visibili.

Carbone vegetale come sbiancante naturale dei denti: il carbone vegetale assorbe gran parte delle sostanze con cui viene a contatto, purificando i denti durante il lavaggio, è anche uno sbiancante perché, oltre ad un’igiene chimica e batteriologica profonda, la sua consistenza ruvida rimuove fisicamente la placca dai denti, riportandoli in pochi lavaggi ad un colore più chiaro, fino a mettere completamente in luce lo smalto pulito.

Carbone vegetale per la cura pelle: il carbone vegetale è molto usato nella detersione profonda della pelle.

È disponibile nelle saponette per la sua capacità esfoliante per la pelle del viso o del corpo, a seconda della grana.

È usato anche nella produzione di maschere detox: a differenza dell’argilla, che può lasciare la pelle che “tira”, il carbone vegetale purifica la pelle senza disidratarla eccessivamente.

È inoltre consigliato in caso di pelle irritabile e in caso di acne e brufoli.

Proprietà anti-odore e purificazione dell’aria: il carbone attivo è utilizzato anche nel trattamento dell’aria.

È presente in alcuni filtri degli impianti di areazioni domestici ed è molto usato negli impianti di purificazione dell’aria negli autoveicoli.

Le sue proprietà purificanti sono così spiccate che viene utilizzato anche nei filtri di alcuni tipi di maschere antigas.

Per Approfondire:

http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:VO-dRewqkfkJ:faolex.fao.org/docs/texts/ita2759.doc+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it

http://www.fao.org/docrep/x5555e/x5555e07.htm#6.4.2 production of activated charcoal

http://www.fao.org/ag/agn/jecfa-additives/specs/Monograph1/Additive-486.pdf

http://www.antonio.licciulli.unisalento.it/Corso_Ceramici/relazioni/carbone_attivo.pdf

http://www.webmd.com/vitamins-supplements/ingredientmono-269-activated charcoal.aspx?activeingredientid=269&

http://www.earthclinic.com/cures/breath.html

http://www.maind.it/document/lg_odori.pdf

Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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