CLENIL : farmaco anti asma, dosi, utilizzo, avvertenze

Clenil: di cosa si tratta?

Il Clenil, il cui principio attivo è conosciuto col nome di beclometasone è un corticosteroide appartenente alla categoria dei FAN, antinfiammatori steroidei.

E’ un farmaco da usare sotto prescrizione medica che, a seconda di dose e formulazione, viene usato per prevenire attacchi di asma in adulti e bambini con più di cinque anni d’età e per la rinite allergica.

Giova ricordare che non è indicato negli attacchi improvvisi e nelle emergenze respiratorie in quanto la sua azione non è immediata e si rischia quindi la morte.

E’ bene in quei casi specifici ricorrere a farmaci ad azione rapida che riporteranno subito la situazione nella norma rendendo pervie le vie aeree.

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E’ disponibile sia in soluzione pressurizzata per inalazioni sia in sospensione da nebulizzare per l’aerosol a seconda della patologia da trattare.

Clenil per aerosol

Clenil aerosol contiene Beclometasone Dipropionate come principio attivo e agisce sopprimendo sia le cellule infiammatorie sia il rilascio dei mediatori dell’infiammazione stessa.

In questa formulazione è utilizzato per il trattamento, il controllo, la prevenzione e il miglioramento della rinite allergica.

Tra gli effetti collaterali riscontrabili ricordiamo:

  • mal di testa
  • piressia
  • anafilassi
  • angioedema
  • eruzioni cutanee
  • orticaria
  • broncospasmo
  • epistassi
  • dolore e ulcerazioni nasali.

Prima di usare Clenil aerosol , è importante informare il medico circa gli eventuali altri farmaci assunti compresi prodotti da banco (ad es. vitamine, integratori a base di erbe, ecc.), allergie, malattie preesistenti e condizioni di salute attuali.

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Alcune condizioni di salute potrebbero infatti rendere l’organismo più suscettibile agli effetti collaterali del farmaco

E’ molto importante assumerlo nelle dosi giuste e secondo le modalità consigliate dal medico, dal farmacista o esposte sul foglietto illustrativo, in quanto il dosaggio si basa sulla attuale condizione da trattare.

Bisogna informare immediatamente il medico se la patologia persiste o peggiora.

E’ importante non superare la dose raccomandata e i pazienti devono essere attentamente monitorati in caso di cambiamenti della vista o in caso di aumento della pressione intraoculare o glaucoma.

Durante gravidanza e allattamento bisogna consultare il medico prima di utilizzare il Clenil.

Se state assumendo il farmaco potreste riscontrare sonnolenza, vertigini, ipotensione o mal di testa anche improvvisi, per questo motivo sarebbe preferibile non mettersi alla guida di veicoli.

Ovviamente mai fare uso di alcol in concomitanza con l’assunzione di questo o di qualunque altro corticosteroide. Esso infatti amplifica la sonnolenza, effetto avverso tipico di questi medicinali.

Nel caso doveste dimenticarvi di prendere il farmaco, assumetelo quando vi ricordate e se siete vicini all’ora di somministrazione della dose successiva passate a quella per evitare sovraddosaggi, riprendendo il programma correttamente.

clenil asma
Clenil viene usato per prevenire attacchi di asma in adulti e bambini

Clenil per inalazione

Il Clenil in soluzione pressurizzata per inalazione si utilizza principalmente nelle condizioni di broncostenosi e per trattare l’asma controllando l’evoluzione della patologia.

Oltre a ridurre l’infiammazione rende pervie le vie aree del paziente facilitando la respirazione e questo è il principale obiettivo nel trattamento delle patologie respiratorie.

I pazienti sotto trattamento con Clenil possono sperimentare seri effetti collaterali, tra cui:

  • nausea
  • perdita di appetito
  • peggioramento dell’asma
  • perdita di peso
  • difficoltà respiratorie
  • gravi eruzioni cutanee
  • irritazioni diffuse
  • intorpidimento
  • lividi
  • debolezza muscolare.

E’ di vitale importanza segnalare immediatamente l’eventuale presenza di questi effetti indesiderati al medico.

Bisogna tenere presente che i rischi sono dose dipendenti e possono aumentare esponenzialmente se si modifica o non si rispetta la dose raccomandata dal medico.

Effetti collaterali meno gravi e più comuni includono:

  • mal di testa
  • congestione
  • secchezza della bocca e della gola
  • ulcere alla bocca
  • sensazione di pressione al seno
  • mal di gola
  • tosse
  • voce più profonda
  • naso secco.

Anche se questi effetti collaterali sono meno gravi di altri, bisogna contattare il medico se diventano persistenti o aumentano di intensità.

I farmaci che possono interagire con Clenil dando effetti avversi includono

  • Mifeprex
  • amoxicillina
  • Biaxin (claritromicina)
  • eritromicina
  • miconazolo
  • Vaprisol
  • Telzir (fosamprenavir).

DAL NOSTRO FORUM : discussioni su CLENIL

clenil glaucoma
L’uso di Clenil è sconsigliato a chi soffre di glaucoma

Trattamento

Come abbiamo precedentemente accennato il Clenil viene utilizzato come trattamento di mantenimento primario in pazienti con sintomi persistenti di asma bronchiale cronica e nei pazienti asmatici le cui condizioni richiedono un trattamento anti infiammatorio.

L’uso regolare e continuo per via inalatoria:

  • controlla l’infiammazione cronica delle vie aeree
  • ne diminuisce l’iperresponsività
  • previene i sintomi dell’asma
  • riduce la frequenza delle esacerbazioni
  • riduce i ricoveri ospedalieri per attacchi acuti.

Studi clinici conclamati hanno dimostrato e confermato che l’uso di Clenil ha ridotto sensibilmente la mortalità nei pazienti di tutte le fasce d’età, affetti da qualsiasi tipologia di asma.

E’ importante iniziare in maniera precoce il trattamento con corticosteroidi nelle forme croniche anche se lievi.

In questo modo si evitano cambiamenti strutturali irreversibili nelle vie aeree derivanti da infiammazione non controllata.

Un miglioramento nel controllo dei sintomi è già percettibile dopo due giorni dall’inizio del trattamento con Clenil.

La riduzione dell’iperresponsività delle vie aeree avviene gradualmente nell’arco di settimane o mesi a seconda della gravità della malattia e della dose giornaliera di corticosteroide inalata.

Sebbene i successi siano assolutamente in percentuale maggiore, esistono purtroppo dei pazienti che non riescono a normalizzare la loro condizione nonostante anni di trattamento.

Beclometasone: quando non va usato

Ovviamente non si può assumere il Beclometasone se si è allergici ai corticosteroidi in generale, al farmaco in sé o ad uno dei suoi eccipienti.

Per assicurarsi di poterlo utilizzare è importante rivolgersi al proprio medico curante informandolo di qualunque infezione si abbia avuto o se si è affetti da:

La somministrazione cronica di corticosteroidi sistemici a donne in gestazione ha mostrato un calo del peso del neonato alla nascita e un leggero aumento dell’incidenza di parti prematuri.

Per questo motivo è preferibile evitarlo salvo i casi di emergenza in cui sia prescritto direttamente dal medico.

I neonati le cui madri sono state trattate con dosi massicce di corticosteroidi inalatori durante la gravidanza devono essere monitorati per segni di ipoadrenalismo.

Non è noto se il farmaco passi o meno nel latte materno, ma è improbabile che i corticosteroidi inalati raggiungano quantità significative nel siero.

Tuttavia non è consigliabile allattare se si è in fase di cura.

La terapia inalatoria con Clenil si è rivelata preziosa nella gestione dell’asma nei pazienti pediatrici.

La Food and Drug Administration (FDA) americana insieme ai suoi comitati consultivi considera questi prodotti sicuri ed efficaci nei bambini, se usati secondo le loro linee guida sull’etichettatura e sotto controllo medico continuo.

Tuttavia alcuni studi clinici hanno dimostrato che i corticosteroidi inalatori possono causare una riduzione della velocità di crescita di circa un centimetro all’anno nei bambini in cura con dosi massicce di Clenil.

clenil aerosol
Clenil viene utilizzato principalmente sotto forma di aerosol

Inalatore: precauzioni

Il paziente deve essere ben formato sull’utilizzo corretto dell’inalatore e per ridurre la possibilità di sviluppare un’infezione da lievito, occorre insegnargli a sciacquare immediatamente la bocca con acqua dopo aver usato il beclometasone.

Non si deve mai lavare il dispositivo inalatore e lasciarlo bagnato ma si deve pulire il boccaglio con un panno asciutto e pulito almeno una volta alla settimana.

Per i più piccoli esistono dei dispositivi che indicano anche le dosi rimaste per essere sicuri di averne sempre abbastanza.

Occorre ricordarsi di portare con sé un eventuale farmaco per le emergenze, in quanto il beclometasone non agisce abbastanza in fretta per porre fine ad un attacco asmatico.

Come tutti i cortisonici, anche questo farmaco non può essere interrotto all’improvviso ma è consigliabile scalare la dose pian piano per evitare problemi.

Effetti collaterali

Tra le reazioni avverse più frequenti al Beclometasone ricordiamo:

  • Respiro sibilante, sensazione di soffocamento ed altri problemi respiratori
  • Peggioramento dei sintomi dell’asma
  • Macchie bianche o piaghe all’interno della bocca o sulle labbra
  • Visione offuscata, a tunnel, dolore agli occhi o sensazione di vedere una sorta di alone intorno alle luci
  • Segni di infezione come febbre, brividi, dolori muscloari, vomito
  • Peggioramento della stanchezza
  • Mancanza di energia
  • Frequente stato di debolezza
  • Astenia
  • L’insorgenza di micosi a livello delle mucose è molto frequente e solitamente evitabile istruendo i pazienti a sciacquare la bocca subito dopo l’inalazione del farmaco.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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