CONNETTIVINA : farmaco ad azione cicatrizzante

La connettivina, il cui principio attivo è l’acido ialuronico, produce una efficace azione cicatrizzante.

Questo farmaco, pertanto, viene  impiegato per il trattamento di ferite, lesioni, ustioni ed ulcerazioni della pelle.

Scopriamo nel dettaglio come funziona la connettivina, qual è il corretto dosaggio e quali sono le eventuali controindicazioni e i possibili effetti collaterali.

La connettivina è una preparazione farmaceutica per uso topico a base di acido ialuronico, ovvero un polisaccaride biologico (glicosaminogiicano) che rappresenta uno dei componenti fondamentali del tessuto connettivo dell’essere umano.

Questa sostanza, infatti, svolge una preziosa azione riparatrice e rigeneratrice in caso di ferite e di lesioni a carico della pelle, prevenendo, tra l’altro, la comparsa di eventuali infezioni cutanee.

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La connettivina, ne consegue, viene utilizzata in caso di graffi, abrasioni, escoriazioni, eritemi solari e lievi ustioni al fine di accelerare il processo di guarigione.

In caso di ustione o di eritema solare, ad esempio, l’applicazione del farmaco in oggetto favorirà la produzione di nuove cellule e nel contempo produrrà una efficace azione lenitiva.

La connettivina, d’altra parte, risulta particolarmente utile anche nel caso di irritazioni cutanee causate da agenti climatici (vento, sole, freddo), da sostanze chimiche, da sfregamento o da trattamento radioterapico.

Questo preparato, inoltre, può essere molto utile anche in caso di ragadi al seno, ovvero i piccoli tagli e le abrasioni piuttosto dolorosi che compaiono sul capezzolo (ad esempio nelle prime settimane di allattamento, nel caso in cui il bambino non si attacca correttamente).

La connettivina viene anche impiegata per la cura di ulcere cutanee e delle piaghe da decubito allo stadio iniziale.

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Ricordiamo che la connettivina può essere acquistata in farmacia senza la prescrizione obbligatoria del medico curante.

connettivina eritema
La connettivina è molto utile in caso di eritema solare

Posologia e modalità d’uso della connettivina

La connettivina, può essere somministrata in vari modi, in quanto è disponibile in commercio in diversi formati, ovvero:

  • Crema in tubo da 15 grammi o da 100 grammi
  • Gel in tubo da 30 grammi
  • Garze impregnate da 2mg: confezione da 10 garze impregnate sterili (dimensioni: 10×10 centimetri)
  • Spray cutaneo: flacone da 20 ml di soluzione.
  • Garze impregnate da 4 mg: confezione da 10 garze impregnate sterili (dimensioni: 10×20 centimetri)
  • Garze impregnate da 12 mg: confezione da 5 garze impregnate sterili (dimensioni: 20×30 centimetri)

La crema e il gel a base di connettivina vanno distribuiti in maniera uniforme sull’area interessata; la lesione, l’ustione o l’abrasione vanno completamente coperte.

Per una applicazione più pratica e veloce, è possibile servirsi di una garza sterile.

Il farmaco può essere utilizzato fino a tre volte al dì, ovvero ogni 9 ore circa.

Per quanto riguarda le garze impregnate, si consiglia di applicarle due o più volte al dì, in base all’entità e all’ampiezza della ferita da trattare.

È opportuno che l’utilizzatore tocchi il meno possibile il medicamento: a tal fine si consiglia di prendere la garza con le dita alle sue estremità.

Una volta applicate le garze è necessario procedere con il bendaggio dell’area cutanea interessata.

Nel caso di connettivina sotto forma di spray cutaneo, è necessario nebulizzare la soluzione in maniera uniforme sulla ferita da disinfettare e curare.

Si raccomanda di spruzzare la soluzione mantenendo una distanza di circa 10 centimetri dalla lesione.

A prescindere dal formato di connettivina, è sempre opportuno, prima di ogni applicazione, detergere, disinfettare e asciugare in maniera accurata la ferita, al fine di prevenire eventuali infezioni.

Si rammenta infine che il medicinale in oggetto va utilizzato fino alla completa cicatrizzazione della ferita.

connettivina acido ialuronico
Il principio attivo del farmaco è l’acido ialuronico, componente fondamentale della pelle

Principali controindicazioni della connettivina

Non devono utilizzare connettivina coloro che sono ipersensibili o allergici al suo principio attivo, ovvero l’acido ialuronico.

Il medicamento in oggetto, lo ricordiamo, può essere utilizzato dalle gestanti e dalle donne che allattano il proprio bebè al seno.

Va detto inoltre che la connettivina non incide minimamente sulla capacità del soggetto di guidare un mezzo di trasporto o di utilizzare macchinari che richiedono una presenza vigile.

Principali effetti collaterali della connettivina

La connettivina non produce reazioni avverse di tipo sistemico.

In alcuni casi tuttavia sono stati segnalati effetti collaterali di tipo locale di lieve entità che si sono risolti in breve tempo e in maniera spontanea.

L’uso della connettivina, tuttavia, soprattutto se si protrae per un periodo di tempo lungo, può dare luogo a episodi di sensibilizzazione.

Ad ogni modo, si rammenta che per ridurre al minimo la possibilità di effetti collaterali, è opportuno attenersi alle istruzioni riportate nel bugiardino che si trova all’interno della confezione di vendita.

Qualora si presentassero reazioni avverse, si consiglia sempre di consultare quanto prima il proprio medico curante o il farmacista di fiducia.

Per rendere connettivina un farmaco più sicuro si raccomanda infine di comunicare eventuali reazioni avverse al sistema nazionale di segnalazione al seguente indirizzo internet: www.agenziafarmaco.gov.it.

connettivina ustione
La connettivina è efficace anche in caso di ustioni

Interazioni con altri farmaci

È stato dimostrato che il contestuale utilizzo di acido ialuronico con altri antibiotici e altri medicamenti topici non dà origine a episodi di interazione.

Si raccomanda tuttavia di non utilizzare contemporaneamente disinfettanti che contengono sali di ammonio quaternario in quanto l’acido ialuronico rischia di precipitare in loro presenza.

Sovradosaggio di connettivina

Un utilizzo prolungato del farmaco in oggetto può dare luogo a episodi di sensibilizzazione.

In questo caso si raccomanda di sospendere subito il trattamento a base di connettivina e di consultare il proprio medico di fiducia.

Conservazione e scadenza della connettivina

Come qualsiasi altro medicinale, anche la connettivina va tenuta lontana dalla vista e dalla portata dei bambini.

Essa, inoltre, deve essere conservata in un luogo caratterizzato da temperatura inferiore a 30 °C. È opportuno, infine, conservare il farmaco nella confezione integra.

La connettivina non va usata dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezione di vendita, tenendo conto che essa fa riferimento all’ultimo giorno del mese.

Anche la connettivina, come del resto qualsiasi altro farmaco, non va gettata nell’acqua di scarico e/o nei contenitori per la spazzatura domestici.

A tal proposito si rammenta che è sempre bene chiedere al proprio farmacista qual è il modo corretto per smaltire i prodotti farmaceutici, come previsto dalla normativa vigente.

Questa misura comportamentale, lo ricordiamo, è fondamentale per la tutela dell’ambiente.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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