CONTRAMAL : analgesico oppioide, ecco come funziona

Esistono delle patologie in cui si può avere a che fare con un’esperienza di dolore davvero intenso, per il quale non c’è rimedio blando che tenga.

In tali frangenti, solo un farmaco dalle buone proprietà analgesiche può alleviare o eliminare la sensazione di sofferenza.

Ecco perché, come regola generale, sarebbe bene cercare di utilizzare i farmaci solo quando si rivelano strettamente necessari, evitando, in questo modo, fenomeni di assuefazione e di resistenza.

Tra i farmaci da utilizzare con molta cautela, sotto monitoraggio e controllo medico, vanno annoverati gli analgesici oppiodi, tra cui figura Contramal.

In questo articolo forniremo informazioni dettagliate su che cos’è Contramal, in quali patologie può tornare utile, come assumerlo, per chi non è indicato, quali sono le precauzioni da adoperare durante il suo utilizzo e quali sono i possibili effetti collaterali che provoca.

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Che cos’è Contramal: perché si usa e a cosa serve

Contramal è un farmaco ascrivibile alla categoria degli antidolorifici oppioidi.

Agendo sugli stimoli nervosi del dolore (cioè sul sistema nervoso centrale: cellule del midollo spinale e del cervello) può risultare molto simile, negli effetti, ad alcune sostanze stupefacenti.

Non necessita però di prescrizione medica specifica per stupefacenti, anche se la ricetta, in questo caso, può essere utilizzata una volta sola.

Lo si nelle circostanze in cui il paziente si trova a dover fronteggiare un dolore di media o alta intensità.

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Viene impiegato con successo, tra le altre patologie, nel trattamento di:

  • mal di denti provocato da ascessi o gravi infezioni
  • alcuni tipi di lombalgie e osteoartriti
  • nevralgia del trigemino
  • coliche renali
  • coliche biliari

In generale trova applicazione in tutti i casi in cui si presenti afflizione fisica di una certa entità, soprattutto media o grave.

Si utilizza inoltre nella fase post operatoria, dopo interventi chirurgici o dopo interventi diagnostici mediamente invasivi, anche nei soggetti che mal tollerano gli analgesici non oppioidi e gli effetti gastrolesivi dei Fans.

contramal mal di schiena
Contramal è utilizzato con successo nel caso di lombalgia acuta

Qual è il suo principio attivo? Ecco come agisce

Il principio attivo di Contramal è il tramadolo cloridrato.

Sviluppato per la prima volta come farmaco legale negli Anni ’70 del Novecento dalla casa farmaceutica tedesca Grunenthal Gmbh, non è altro che un oppioide sintetico.

Strutturalmente è molto simile alla codeina e alla morfina.

Non solo si comporta come inibitore della sensazione dolorosa all’interno del Sistema Nervoso Centrale, ma inibisce anche la ricaptazione della noradrenalina.

Questo significa che la sua assunzione facilita un maggior rilascio della serotonina, con conseguente pericolo molto alto di assuefazione.

La sensazione di piacere dovuta alla scomparsa del dolore che si verifica dopo l’assunzione di tramadolo è infatti immediata, e caratterizza un discreto rischio di assuefazione e dipendenza.

Proprio per i motivi legati al rilascio della serotonina, negli anni passati è stato ipotizzato che il tramadolo potesse essere impiegato anche come antidepressivo e come ansiolitico.

Con la codeina ha in comune poi la via di metabolizzazione (all’interno del fegato a metaboliti più forti).

Come si presenta e come si assume?

Contramal è un farmaco reperibile esclusivamente nelle farmacie ed è disponibile in diverse forme:

  • capsule da 50 mg
  • compresse da 100, 150 e 200 mg a rilascio prolungato
  • gocce orali da 100 mg/ml
  • soluzione orale con erogatore 100 mg/ml
  • soluzione iniettabile 50 mg/1 ml e 100 mg/2 ml

Per il dosaggio è assolutamente necessario seguire alla lettera le indicazioni del medico o del farmacista, e non fare mai da sé.

Di solito si procede con il dosaggio più basso, aumentandolo via via qualora non dovesse far effetto sul dolore.

Di solito si assumono una o due capsule da 50 mg ogni 4/6 ore, mentre per le gocce si va dalle 20 alle 40 gocce ogni 4/6 ore, stando attenti a non superare le 160 gocce al giorno.

Il tramadolo fa effetto velocemente, così come viene smaltito, soprattutto nella versione iniettabile: il picco plasmatico viene raggiunto dopo 45 minuti dall’assunzione.

contramal mal di denti
Il farmaco è molto utile anche nel combattere il mal di denti

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Ci sono casi in cui non deve essere usato?

Cominciamo col dire che non bisognerebbe mai assumere Contramal se si è allergici al tramadolo cloridrato o ad uno degli eccipienti presenti in questo farmaco.

Tra questi vi sono:

  • cellulosa microcristallina e titanio diossido nelle capsule
  • saccarosio, glicerolo, potassio sorbato nelle gocce orali
  • lattosio nelle compresse.

Questo rimedio farmacologico non è adatto poi a coloro che stanno assumendo alcuni tipi di antidepressivi (Mao inibitori).

Se proprio occorre utilizzare il tramadolo, sarà necessario far trascorrere almeno due settimane dall’ultima assunzione dell’antidepressivo.

Altre controindicazioni riguardano l’epilessia e le terapie di disintossicazione da alcune droghe.

Nel caso della disintossicazione da eroina, ad esempio, il tramadolo non può essere considerato alla stregua del metadone.

Esso, infatti,non possiede, a differenza di quest’ultimo, proprietà di soppressione dei sintomi provocati dall’astinenza da morfina e suoi derivati.

Non va assolutamente usato in caso di intossicazione acuta da alcool, ipnotici, psicofarmaci o altri analgesici di tipo oppioide.

Altre avvertenze: quando va usato con cautela

Aggiungiamo qui che Contramal può essere prescritto dal medico con molta precauzione:

  • nei casi di dipendenza da alcool, mantenendosi su un dosaggio bassissimo e per periodi di tempo molto limitati
  • quando i pazienti soffrono di malattie epatiche o nefrologiche
  • se si hanno problemi di respirazione
  • se si sono presentati episodi di aumento di pressione del cranio, conseguenza di un trauma.

Per quanto riguarda invece donne in stato di gravidanza o in allattamento, è bene sottolineare che, nel primo caso, anche se non sono molte le informazioni sul tramadolo e la gravidanza, sarebbe meglio chiedere volta per volta consiglio al proprio medico.

Lo stesso si dica per l’allattamento, in quanto piccole dosi di tramadolo passano attraverso il latte materno.

I pazienti anziani sopra i 75 anni, poi (prima di quella soglia di età, infatti, non sono state segnalate anomalie, a meno che non si soffra di patologie epatiche o nefrologiche) dovranno attenersi alle dosi più basse prescritte via via aumentate.

Un’avvertenza, infine, per coloro che intendano mettersi alla guida di veicoli durante la somministrazione di Contramal: il farmaco provoca sonnolenza e vertigini, soprattutto se assunto in concomitanza con alcool ed altri analgesici.

Sarebbe dunque bene astenersi dalla guida fino a quando il medicinale non ha esaurito l’intero suo effetto.

contramal droga
Contramal non deve essere assunto assolutamente da soggetti che si stanno disintossicando dalle droghe

Provoca effetti collaterali? 

Come per tutti i farmaci, anche per Contramal i principali effetti indesiderati sono stati testati con studi specifici su un campione esemplificativo di persone prima di essere messo in commercio.

Le reazioni riportate possono essere classificate, nel senso della frequenza, come:

  • molto comuni (più di 1 persona su 10 le riferisce)
  • comuni (1 persona su 10)
  • non comuni (1 su 100)
  • rare (1 persona su mille)
  • molto rare (1 persona su 10mila)

Molto comuni si sono, ad esempio rivelate nausea e vertigini, così come i capogiri.

Segnalati da parecchi pazienti (effetti comuni) anche mal di testa, vomito, secchezza delle fauci, stitichezza, sudore copioso e stanchezza.

Non comuni, invece, gli effetti sull’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, palpitazioni, collassi).

Decisamente rari e molto rari sono gli effetti legati al sistema immunitario (reazioni allergiche da shock anafilattico), bradicardia, attacchi epilettici e convulsioni, così come tutti i disturbi psichiatrici e neurologici.

Con quali sostanze interagisce?

Abbiamo già detto dell’interazione del Contramal con gli antidepressivi Mao inibitori.

Occorre aggiungere che il tramadolo presenta diverse altre interazioni.

Se ad esempio lo si utilizza con il warfarin (principio attivo tecnicamente noto come “anticoagulante coumarinico“) si possono avere episodi di sanguinamento.

Allo stesso modo, l’uso concomitante con i principali antidepressivi e antipsicotici può determinare un accentuarsi di episodi convulsivi.

Altre interazioni si hanno con alcuni analgesici di tipo oppioide (come codeina o morfina), anche se utilizzati solo come sedativi per la tosse.

L’effetto incrociato, in questi casi, potrebbe provocare assopimento o astenia molto pronunciata.

L’effetto analgesico del tramadolo può inoltre essere limitato e depotenziato dalla contemporanea assunzione di carbamazepina oppure di ondansetron, utilizzati rispettivamente per prevenire gli attacchi epilettichi e per contrastare la nausea.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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