CRANBERRY : difensore naturale delle vie urinarie

Il cranberry o mirtillo rosso americano è una pianta officinale utilizzata fin dall’antichità per combattere le infezioni a carico delle vie urinarie.

Scopriamo nel dettaglio come agisce e cosa ne pensa la medicina ufficiale.

Cranberry: le principali caratteristiche  

Il mirtillo rosso americano o cranberry o Vaccinium macrocarpon è una pianta che appartiene alla famiglia delle Ericacee ed è tipica del Nord dell’America.

Il suo fiore è di colore bianco perlato o rosa tenue e presenta la tipica forma a campana.

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Il frutto, piuttosto piccolo e di colore rosso, è ricco di polpa e presenta un gusto acidulo.

Rispetto al mirtillo che si coltiva in Europa, il cranberry ha un sapore più aspro, per cui viene spesso combinato con frutti dal gusto dolce, come, ad esempio, le mele.

Viene anche combinato con delle erbe, che, tra l’altro, sono in grado di potenziarne le proprietà (si pensi, ad esempio, alla malva o all’uva ursina).

Il cranberry, che produce tutta una serie di effetti benefici sull’organismo, si può assumere come integratore alimentare per os sotto forma di succo oppure di capsule.

Questo frutto, in effetti, sin dal tempo degli indiani veniva utilizzato per il trattamento delle infezioni del tratto urinario, per curare le piccole ferite e per contrastare lo scorbuto.

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cranberry cistite
Tra le numerose infezioni batteriche che il cranberry è in grado di contrastare vi è anche la cistite

Proprietà del cranberry

Il cranberry ancora oggi è molto utilizzato, sia da solo, sia in combinazione con altri prodotti fitoterapici, per la prevenzione di eventuali infezioni di origine batterica a livello urinario.

Va detto tuttavia che, malgrado l’ampio utilizzo di questo prodotto, esso non ha ancora ottenuto il placet della medicina ufficiale.

In particolare essa ha concluso che allo stato attuale mancano le evidenze scientifiche per poter affermare che il cranberry sia da annoverare tra gli integratori finalizzati a prevenire le infezioni batteriche delle vie urinarie.

Tuttavia trattandosi di un integratore sicuro e privo di effetti collaterali, è possibile consigliarne l’uso in soggetti sani.

Non dovrebbe essere utilizzato come farmaco di prima linea per prevenire le infezioni recidivanti e croniche, essendo gli antibiotici comprovatamente efficaci in tal senso.

Altre proprietà del cranberry

Eppure esistono numerose ricerche che testimoniano l’efficacia antibatterica del cranberry.

Esso, infatti, oltre a svolgere una preziosa azione di difesa contro i radicali liberi, rappresenta la soluzione ideale per prevenire e contrastare infezioni recidivanti e croniche.

In particolare nel 2004 è stata condotta una ricerca denominata “Cranberries for preventing urinary tract infections”.

Il team di studiosi, composto da Jepson RG e Mihaljevic L, Craig J., ha preso in considerazione quattro gruppi campione.

I primi due sono stati utilizzati per confrontare gli effetti del succo di mirtillo rosso versus placebo.

Gli altri due sono stati utilizzati per confrontare gli effetti del mirtillo rosso in capsule versus placebo.

In effetti questa ricerca ha messo in luce che il cranberry, diversamente dal placebo, è in grado di ridurre la ricomparsa dell’infezione batterica a distanza di dodici mesi.

Va detto inoltre che non sono state rilevate sostanziali differenze tra l’efficacia delle capsule e del succo di cranberry.

Inoltre, in entrambi i casi, non sono stati notate particolari reazioni avverse negli utilizzatori.

Ricordiamo infine che non è stato tuttavia stabilita con esattezza la posologia e la durata del trattamento a base di mirtillo rosso americano al fine di ottenere i risultati sperati.

cranberry proprieta
Oltre a svolgere una preziosa azione di difesa contro i radicali liberi, il cranberry previene e contrasta infezioni recidivanti e croniche

Perché il cranberry neutralizza i batteri delle vie urinarie?

In un primo momento gli studiosi ritenevano che l’azione antibatterica del cranberry fosse sostanzialmente dovuta alla sua capacità di acidificare le urine.

Da studi successivi, invece, è emerso che l’azione antimicrobica dipenderebbe dalla capacità del cranberry di ostacolare l’adesione dei batteri alle pareti dell’epitelio urinario.

Una capacità dovuta alla presenza in esso di proantocianidine A.

Tuttavia, il mirtillo rosso americano non è egualmente efficace nella rimozione dei batteri che hanno già aderito alle cellule della mucosa vescicale.

La sua azione benefica, ne consegue, è per lo più di tipo preventivo.

Cranberry: l’alleato imbattibile contro la cistite

Tra le numerose infezioni batteriche che il cranberry è in grado di contrastare vi è anche la cistite, una terribile nemica delle donne in età fertile.

Essa, lo ricordiamo, può essere causata da diversi batteri, il più noto dei quali è l’Escherichia coli, che aderisce alle pareti della vescica determinando una serie di problemi:

  • minzione frequente
  • bruciore o sensazione dolorosa quando si espelle il flusso urinario
  • eventuale presenza di emazie

Il cranberry, come detto in precedenza, contiene proantocianidine A, ovvero dei polifenoli.

Essisono in grado di ostacolare l’adesione dei batteri alla mucosa della vescica, evitando in tal modo la loro proliferazione e il conseguente sviluppo dell’infezione.

Un nuovo impiego medico per il cranberry?

È stato ipotizzato che l’attività antiadesiva del succo di mirtillo rosso americano possa essere utile anche per prevenire e trattare altre tipologie di infezioni.

Ad esempio potrebbe contribuire a impedire l’adesione ai denti dei microrganismi patogeni che causano la formazione della placca dentale.

Allo stesso modo, potrebbe ostacolare l’azione dell’Helicobacter pylori, il pericoloso batterio che può provocare la gastrite e l’ulcera peptica.

cranberry integratore
Si ritiene che il cranberry possa impedire l’adesione ai denti dei microrganismi che causano la formazione della placca

Ulteriori benefici del cranberry

Il mirtillo rosso americano è in primo luogo un prezioso antiossidante, ovvero è in grado di proteggere le cellule dell’organismo dai radicali liberi.

Ciò è possibile in quanto esso contiene una serie di composti fenolici monomerici e polimerici: prevenendo il danno ossidativo, esso produce anche un’azione protettiva nei confronti del sistema cardiovascolare.

Ma il mirtillo rosso fa bene al cuore anche per altri motivi: esso, infatti, stimola la produzione di collagene e, di conseguenza, rende più toniche le pareti dei vasi sanguigni, prevenendo la formazione di pericolosi coaguli.

D’altra parte il cranberry, essendo ricco di antocianine è anche un toccasana per gli occhi: esso, infatti, riesce a migliorare la visione in situazioni di bassa illuminazione (si pensi, ad esempio, alla visione notturna o a quella crepuscolare).

Infine, il succo di mirtillo rosso americano è anche un prezioso alleato del sistema digerente.

Gli indiani d’America, infatti, lo utilizzavano per tutelare lo stomaco e l’intestino dai processi infiammatori, oppure per il trattamento di gastriti e di ulcere.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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