DEPAKIN : farmaco antiepilettico, uso e indicazioni

Depakin: per cosa si utilizza?

Il Depakin (noto come valproato) è un farmaco commercializzato nel nostro Paese che viene utilizzato principalmente per trattare l’epilessia.

Si usa per l’epilessia generalizzata (e più nello specifico per attacchi di tipo tonico, misto, clonico, mioclonico e atonico) e per l’epilessia parziale (che può essere semplice, complessa o secondariamente generalizzata).

Questo farmaco viene usato anche per combattere delle sindromi specifiche e nel trattamento di episodi di mania a cui si lega un disturbo bipolare.

In molti casi viene utilizzato come anticonvulsante, ma anche come stabilizzatore dell’umore.

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Tale terapia ha bisogno di essere proseguita per i pazienti che hanno avuto una buona risposta ad un altro farmaco, ossia il valproato utilizzato per le forme di mania acuta.

Passiamo di seguito a scoprire e modalità con cui il Depakin deve essere usato (incluso il dosaggio), le interazioni con gli altri farmaci, le controindicazioni e gli eventuali effetti collaterali.

Corretto dosaggio

Il Depakin è una forma farmaceutica granulata e a rilascio modificato facilmente fruibile da tutti grazie alla sua forma.

Tale farmaco è in grado di ridurre il picco di concentrazione garantendo una più regolare distribuzione della stessa all’interno di tutta la giornata, in modo da rendere di più in tutto l’arco delle 24 ore.

Per quanto attiene al dosaggio giornaliero consigliato, la sua determinazione varia in relazione a peso corporeo ed età di chi assume Depakin, ma bisogna tenere conto anche della sensibilità di ogni individuo al valprorato.

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In base alla quantità del principio attivo, le bustine da 50 mg sono di solito prescrivibili ai più piccoli.

In ogni caso, pur non essendoci una dose precisa suggerita, il range da tenere in considerazione è quello compreso fra i 40 e 100 mg al massimo, da stabilire in base alla risposta dell’organismo.

Mentre per quanto riguarda il numero di somministrazioni giornaliere si attesta a due, in modo da ripartire la dose.

depakin epilessia
Il Depakin è utilizzato principalmente per trattare l’epilessia, generalizzata o parziale

Corretto modo d’uso

Un consiglio per la sua corretta assunzione riguarda il cibo, da consumare prima del Depakin, così da ridurre eventuali problematiche gastrointestinali.

Bisogna tenere anche conto del fatto che il suo uso può portare ad una limitazione dei livelli di vitamina D, così come dell’acido folico e in alcuni casi del calcio.

E’ quindi opportuno fare dei test appositi con il medico in modo da integrare se necessario tali sostanze.

Per i pazienti che non sono trattati con ulteriori farmaci antiepilettici, il dosaggio necessita di un aumento per livelli successivi, in modo da raggiungere il quantitativo ottimale in una settimana.

L’aggiunta di un altro farmaco antiepilettico va effettuata in modo del tutto graduale, allo scopo di evitare sgradite conseguenze negative per la salute del paziente

In ogni caso la soluzione migliore è stabilire il corretto dosaggio dopo una valutazione fatta dal proprio medico.

DAL NOSTRO FORUM : discussioni su DEPAKIN

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio bisogna al più presto avvertire il medico e mettersi in contatto con la struttura ospedaliera più vicina.

I segni che testimoniano che si è utilizzato eccessivamente tale farmaco possono portare a:

  • coma con ipotonia muscolare
  • ipertensione
  • collasso circolatorio
  • disturbi cardiovascolari
  • compromissione della funzione respiratoria.

Inoltre sono possibili episodi di disturbi neurologici a sorpresa, con un maggior rischio di avere crisi epilettiche e mutamenti comportamentali.

Infine, in modo residuale si segnalano possibili casi di ipertensione intracranica dovuta principalmente al formarsi di un edema celebrale, che può avere conseguenze.

depakin medico
Questo farmaco va utilizzato sotto stretto controllo medico

Interazioni con il Depakin

Questo farmaco è in grado di potenziare l’effetto di altri psicotropi tipo gli antidepressivi, le benzodiazepine o i neurolettici.

Quindi è sempre consigliabile effettuare un monitoraggio clinico e correggere il dosaggio se necessario.

Esso comporta anche un aumento delle concentrazioni di tipo plasmatiche di fenobarbital e ciò può portare alla sedazione in particolar modo per i più piccoli.

Per questo nei primi 15 giorni dell’assunzione del farmaco bisogna verificare se il trattamento combinato porta a questa conseguenza ed eventualmente procedere a una diminuzione delle dosi di fenobarbital.

Anche la combinazione con determinati livelli di primidone può portare alla sedazione, che tuttavia scompare a lungo andare.

Attenzione anche all’interazione con la fenitoina.

Il valproato, in questo caso, può portare ad avvertire i sintomi del sovradosaggio, per questo il monitoraggio clinico è importante per riportare il dosaggio ai valori pre uso del Depakin e non creare problematiche di salute al paziente.

Infine, questo farmaco può portare a un incremento della tossicità di zidovudina se entra in interazione con quest’ultima, per questo bisogna avere una particolare attenzione in questo caso.

Viceversa si sottolinea che il Depakin non fa diventare inefficace la pillola anticoncezionale e può essere utilizzato in combinazione con:

Bisogna porre particolare attenzione quando lo si utilizza in combinata con una dose di lamotrigina.

depakin gravidanza
Il Depakin può avere effetti negativi sul feto

Quali sono le controindicazioni relative all’uso del Depakin?

Ci sono dei casi specifici in cui Depakin non deve essere preso, in particolare se un paziente soffre di:

  • epatite cronica o acuta
  • ipersensibilità al principio attivo del farmaco o ad uno qualunque degli eccipienti
  • disordini di coagulazione
  • grave epatopatia.

Inoltre è bene sapere che per quanto riguarda i bambini con età minore o uguale a 3 anni questo tipo di farmaco e in generale tutti quelli contenenti acido valproico sono sconsigliabili come terapia, salvo casi eccezionali.

Le donne in età fertile devono essere adeguatamente informate in relazione ai rischi associati alla gravidanza per l’assunzione di tale farmaco.

Esso possiede infatti un alto potenziale teratogeno, che può creare problemi allo sviluppo in neonati esposti in utero al valproato.

In particolare le donne che stanno pianificando una gravidanza dovrebbero evitarne l’uso a favore di altri farmaci meno invasivi, da prendere su suggerimento del medico.

Questo medicinale deve essere attentamente conservato ad una temperatura non superiore ai 25 gradi, non deve essere refrigerato e non bisogna esporlo all’umidità o a fonti di calore che possano danneggiarlo.

Effetti indesiderati che possono scaturire dal suo utilizzo

Gli effetti indesiderati che possono presentarsi a seguito dell’uso di Depakin riguardano molti aspetti, a partire dalle eventuali patologie congenite, di tipo genetico o familiare, di cui il paziente può soffrire.

Poi ci sono le patologie gastrointestinali e in particolare è molto comune il presentarsi di:

  • nausea, con possibilità di vomito
  • stomatite
  • dolori avvertiti all’altezza dell’addome
  • diarrea.

Un altro possibile effetto collaterale riguarda le patologie endocrine, che, anche se non molto comuni, possono attenere al formarsi di acne, alopecia e virilismo.

Si possono verificare anche disturbi del metabolismo attinenti anche alla nutrizione: comunemente si presenta l’iponatriemia, la perdita di peso o di appetito o viceversa il suo aumento.

Ulteriori eventuali effetti negativi riguardano le patologie che affliggono il sistema nervoso.

In particolare si verificano:

  • tremore
  • movimenti particolarmente lenti
  • contrazioni muscolari
  • capogiri
  • mal di testa
  • memoria particolarmente carente.

Ancora vi è la possibilità di interessamento sui tumori benigni, maligni e anche quelli non specificati (anche se raramente) come polipi e cisti.

Vanno segnalati anche disturbi psichiatrici, come ad esempio:

  • stato confusionale
  • allucinazioni
  • aggressività
  • agitazione
  • irritabilità
  • confusione.

Infine, c’è la possibilità che si presentino patologie come l’anemia o la trombocitopenia.

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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