DIVERTICOLI: complicanze al colon e cure

I diverticoli sono delle estroflessioni sacciformi, ovvero delle erniazioni che si possono formare a livello degli strati che compongono la parete intestinale, in qualsiasi suo punto:

  • duodeno
  • digiuno
  • ileo
  • vescica.

Queste estroflessioni, anche se possono interessare tutto l’apparato intestinale, si formano principalmente a livello del colon.

In particolare, la zona più comunemente colpita è quella del colon distale, ovvero il sigma, dove la formazione dei diverticoli è favorita a causa di una pressione elevata e di uno strato muscolare debole.

La presenza di diverticoli dà origine alla diverticolosi o, nella forma più grave, alla malattia diverticolare.

I diverticoli possono essere isolati o, più comunemente, presenti in numerose quantità. Solitamente raggiungono numeri elevati che si aggirano intorno alle centinaia.

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Diverticolosi, diverticolite, malattia diverticolare

La presenza di diverticoli nel colon determina una particolare condizione anatomica che prende il nome di diverticolosi, ma che è asintomatica per il paziente.

Per malattia diverticolare si intendono, invece, gli aspetti clinici associati alla presenza dei diverticoli, quindi segni e sintomi tipici della patologia.

La diverticolite, infine, è una complicanza della malattia diverticolare che comporta uno stato flogistico dei diverticoli ed insorge in circa il 10-15% dei pazienti affetti da diverticolosi.

La diverticolosi è una patologia relativamente comune, la cui epidemiologia dipende da diversi fattori, quali:

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  • Età
  • Razza
  • Condizione socio-economica.

La reale provenienza di questa patologia è difficile da determinare, in quanto, più dell’80% dei pazienti resta asintomatico per tutta la vita.

Per cui, la forma più frequente di diverticolosi è proprio quella asintomatica, che ha una altissima incidenza sugli over 85, con un netto incremento a partire dai 60 anni.

L’incidenza della patologia aumenta nettamente con l’età; si stima che circa il 5% della popolazione colpita dalla diverticolosi abbia un’età inferiore ai 40 anni mentre, negli ultrasettantenni la percentuale arriva al 50-60%.

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La presenza di diverticoli nel colon determina una particolare condizione anatomica che prende il nome di diverticolosi, ma che è asintomatica per il paziente

Diffusione della diverticolosi

La diverticolosi interessa più frequentemente i Paesi occidentali e industrializzati; essa viene infatti definita come la “malattia del mondo Occidentale” perché è molto diffusa negli Usa, in Europa, in Australia, mentre in Africa e in Asia è piuttosto rara.

Molto probabilmente il motivo di questa differente frequenza potrebbe essere legato alle abitudini alimentari ed allo stile di vita di queste popolazioni.

Infatti, alcuni studi hanno evidenziato che anche in Giappone si è avuto un incremento sostanziale della malattia che ha quasi raggiunto del tutto i numeri presenti nei Paesi occidentali; questo proprio in concomitanza con l’occidentalizzazione del Paese.

Un’altra ipotesi, che non esclude la precedente ma che la integra, è che la malattia sia dovuta anche a fattori genetici.

Non vi sono differenze legate al sesso, anche se, l’infiammatoria dovuta alla presenza di diverticoli risulta più frequente nella donna.

Cause dei diverticoli

Le nette differenze di distribuzione della diverticolosi osservabili in aree geografiche diverse hanno suggerito che l’alimentazione potesse giocare un ruolo centrale nella patogenesi della malattia.

Il motivo principale è dovuto alla scarsa presenza di fibre all’interno di un’alimentazione poco equilibrata.

In effetti, una dieta povera di fibre sembra essere un fattore di rischio di grave entità per la formazione dei diverticoli.

Questo principalmente avviene perché in presenza di scarsa quantità di fibre si formano delle feci poco voluminose, che determinano un aumento della pressione all’interno del lume intestinale.

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Pare che la presenza di diverticoli sia più frequente nella donna che nell’uomo

L’aumento della pressione favorisce la formazione di ernie a livello dei tessuti muscolari che si trovano nelle zone più deboli della parete intestinale.

Altre cause di diverticoli sono rappresentate da disordini della motilità del colon che possono indurre la formazione dei diverticoli per due motivi:

  • Incrementano la tensione parietale, quindi si ha un aumento della pressione all’interno del lume del colon;
  • Rallentano il transito delle feci che quindi permangono più a lungo all’interno del colon, diventando sempre più disidratate e meno voluminose.

Malattia diverticolare: prevenzione e trattamento

La prevenzione per la malattia diverticolare si basa principalmente su un una serie di consigli alimentari da seguire per evitare la formazione dei diverticoli.

Il principio cardine su cui si basa la prevenzione è dunque quello di adottare un regime alimentare ricco di fibre.

Una dieta di questo tipo, infatti, non solo previene la formazione dei diverticoli, ma è anche in grado di ridurre il rischio di complicanze associate alla patologia.

In particolare, quella che viene consigliata è la fibra insolubile di frutta e verdure che è risultata essere la più efficace.

Il consiglio è quello di consumare ogni giorno almeno 2 porzioni di frutta e 3 porzioni di verdure crude o cotte.

In caso di presenza di diverticoli diagnosticata, si consiglia di evitare di ingerire i semi presenti in frutta ed ortaggi ed evitare di consumare frutti in cui non è possibile eliminare la porzione di fibra “compatta”.

I semi, infatti, possono rimanere indigeriti e intrappolati all’interno dei diverticoli, determinando la comparsa di stati infiammatori.

Quindi si sconsigliano alimenti come:

  • Fichi;
  • Fragole;
  • Lamponi;
  • Ribes;
  • More;
  • Kiwi;
  • Melograno;
  • Fagiolini;
  • Semi di girasole;
  • Nocciole;
  • Mandorle.

Complicanze della diverticolosi

La diverticolosi, se non curata o diagnosticata in tempo, può determinare l’insorgenza di gravi complicanze.

Secondo alcuni studi, i fattori di rischio predisponenti alle complicanze da diverticoli sono:

  • Uso di farmaci antinfiammatori ad azione non steroidea (i cosiddetti FANS, come l’aspirina ad esempio);
  • Dieta povera di fibre;
  • Vita sedentaria.

Una delle principali complicanze è la diverticolite, che interessa circa il 15-20% dei pazienti affetti da diverticolosi.

La diverticolite è un’infiammazione dei diverticoli, causata dallo sfregamento delle feci e dalla proliferazione batterica sulla parete intestinale.

Questi fenomeni causano abrasione delle mucose che rivestono il colon e possono dare origine a perforazione.

A seconda della gravità dello stato infiammatorio si possono distinguere:

  • Microperforazioni, che causano ascessi localizzati;
  • Macroperforazioni, che invece risultano essere più gravi, in quanto la perforazione in questi casi può addirittura estendersi a livello degli organi circostanti portando alla formazione di fistole e peritonite.

Sintomi della diverticolite

I sintomi tipici della diverticolite sono:

  • Dolori alla parte bassa dell’addome;
  • Febbre;
  • Alterazione improvvisa dei processi di defecazione, con alternanza di stipsi e diarrea;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Laucocitosi.

Terapia della diverticolite

La terapia per la diverticolite può essere di varia natura a seconda della gravità dell’infiammazione.

Nei casi meno gravi non è richiesta l’ospedalizzazione e il paziente potrà assumere un farmaco antibiotico per combattere l’eventuale infezione e proliferazione batterica associata alla patologia.

Inoltre, egli dovrà seguire una particolare alimentazione, a base di cibi liquidi come:

  • Latte;
  • Yogurt;
  • Succhi e centrifugati di frutta;
  • The e tisane;
  • Brodi vegetali;
  • Purea e passati di verdura.

Evitare, invece, l’assunzione di carni.

Dopo i primi 2-3 giorni, si potranno constatare alcuni miglioramenti e passare ad una dieta semi-liquida a base di alimenti frullati o tritati.

Quando la diverticolite è invece complicata, oltre che dai diverticoli, dalla presenza di fistole, ascessi o peritonite, è necessario il ricovero in ospedale

Il paziente verrà alimentato per via parenterale, in modo da permettere all’intestino un completo riposo.

Anche in questo caso, il paziente dovrà sottoporsi a terapia antibiotica e, attraverso eventuali drenaggi si avrà l’eliminazione di ascessi estesi.

Nei pazienti che sviluppano peritonite l’unica terapia possibile è l’intervento chirurgico.

Una dieta povera di fibre sembra essere un fattore di rischio di grave entità per la formazione dei diverticoli, con la formazione di feci poco voluminose

Diverticoli e tumore al colon

Secondo gli studi, non esiste una correlazione diretta tra la presenza di diverticoli e l’insorgenza del tumore al colon, Tuttavia, i pazienti affetti da diverticoli hanno una maggiore probabilità di sviluppare la malattia.

Questo perché entrambe le patologie, diverticolosi e cancro al colon, possono insorgere in seguito ad abitudini alimentari scorrette ed a sedentarietà.

Inoltre, le due patologie possono essere facilmente confondibili tra esse, in quanto alcune avvisaglie come ad esempio la presenza di piccoli sanguinamenti, sono un campanello d’allarme per entrambe le malattia.

Per questo, non bisogna mai ignorare la presenza di questi sintomi precoci che vanno sempre indagati a fondo.

Diverticolosi: diagnosi

La diagnosi per la diverticolosi si può effettuare mediante colonscopia, che diventa però controindicata se si è di fronte ad una diverticolite acuta, in quanto potrebbe perforare le ernie.

In questi casi, dunque, è possibile effettuare in alternativa un esame radiologico. Anche la TAC può essere utilizzata come strumento di diagnosi per la diverticolite e per l’eventuale riscontro di altre gravi patologie, ad esempio il cancro al colon.

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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