EPATITE B: sintomi, cause, trasmissione e cura

Che cosa è l’ epatite B ? Quali sono i sintomi e le possibili cause? Come viene trasmessa la malattia? In questo articolo cercheremo di rispondere con chiarezza ad alcune delle più comuni domande sull’infezione da virus HBV.

Epatite B: che cosa è

L’ epatite B è una malattia infettiva del fegato causata dal virus HBV che, se non accuratamente trattata, può portare a conseguenze gravissime. L’infezione può essere acuta, quindi di breve durata, oppure cronica e restare silente per decenni prima di manifestarsi con veemenza.

Se l’infezione da epatite B è acuta il sistema immunitario riesce solitamente a eliminare il virus in meno di sei mesi, anche nei casi più gravi, mentre se è cronica i tempi richiesti si allungano abbondantemente.

Quando il sistema immunitario non riesce a combattere il virus, l’infezione diventa permanente e può portare a gravi conseguenze come la cirrosi epatica o il tumore del fegato. Ciò avviene soprattutto quando l’infezione viene contratta entro i primi 5 anni di  vita, senza però manifestarsi.

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Se contratta in età adulta, le probabilità di riprendersi completamente nell’arco di qualche mese sono piuttosto alte, mentre se contratta da neonati o bambini le probabilità di sviluppare un’infezione cronica e latente da HBV crescono drasticamente.

Epatite B: i sintomi

I sintomi di epatite B appaiono dopo circa due o tre mesi dalla comparsa dell’infezione e possono essere, a seconda dei casi, lievi o gravi. Tra questi citiamo:

  • la perdita di appetito;
  • i dolori, soprattutto addominali;
  • la nausea e il vomito;
  • la debolezza e la stanchezza anche dopo sforzi di lieve entità;
  • l’itterizia, ossia l’ingiallimento della cute e del bianco degli occhi;
  • le urine scure.

Tuttavia nella maggior parte dei casi, soprattutto quando si manifesta in tenera età, l’infezione è del tutto asintomatica.

epatite B contagio
Il contagio dell’epatite B può avvenire sessualmente, attraverso il sangue e i fluidi del corpo

Epatite B: le possibili cause

Tra le possibili cause di infezione da epatite B rientrano:

  • i rapporti sessuali non protetti con più partner oppure con un soggetto già infetto;
  • la condivisione di siringhe infette, pratica comune tra i tossicodipendenti;
  • la condivisione della casa con chi ha un’infezione cronica da HBV;
  • i trattamenti di emodialisi nello stadio finale di una malattia renale;
  • i viaggi nelle zone con elevato tasso di infezione come l’Africa, il Sud-Est Asiatico e l’Europa Orientale;
  • qualsiasi lavoro che esponga un soggetto al contatto con il sangue umano.

Inoltre sono particolarmente a rischio di contrarre il virus da HBV i soggetti che hanno una malattia sessualmente trasmissibile, come la gonorrea e la clamidia.

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Epatite B
L’epatite B può essere trasmessa per via sessuale e anche attraverso il sangue

Epatite B: i pericoli

Chi è affetto da epatite B cronica è più esposto di altri al rischio di:

  • cirrosi epatica;
  • cancro al fegato;
  • insufficienza epatica, una condizione in cui vengono meno tutte le funzioni del fegato e che richiede necessariamente un trapianto;
  • infezione da epatite D che può essere contratta solo da chi è già stato infettato dal virus HBV;
  • problemi ai reni che possono condurre fino all’insufficienza renale;
  • vasculite, un’infiammazione dei vasi sanguigni che può causare ulteriori complicazioni.

Epatite B: come si trasmette

Il virus dell’ epatite B può essere trasmesso da una persona all’altra attraverso il sangue, l’urina, lo sperma e altri fluidi corporei, pertanto i modi più comuni per contrarre l’infezione sono:

  • i rapporti sessuali non protetti con un partner malato;
  • la condivisione di siringhe;
  • la puntura accidentale con un ago contaminato, un rischio cui sono esposti gli operatori sanitari ma anche più semplicemente chi entra in contatto con una siringa infetta abbandonata, ad esempio, sul prato di un parco cittadino;
  • la trasmissione da madre a figlio durante il parto.
Epatite B
L’epatite B cronica, non curata, può portare anche a conseguenze molto gravi

Epatite B: quando è opportuno fare l’esame

Il test dell’ epatite B va eseguito in caso di sintomi riconducibili all’infezione da HBV e qualora si sospetti di essere stati esposti in qualche modo al virus. Più nello specifico il test di screening dovrebbe essere effettuato regolarmente:

  • da chi vive con una persona malata di epatite B;
  • da chi ha avuto rapporti sessuali non protetti;
  • da chi riscontra dagli esami di routine concentrazioni anomale degli enzimi epatici;
  • dai bambini nati da madri con epatite B;
  • dalle persone sieropositive;
  • dai tossicodipendenti;
  • dagli immigrati che provengono da aree del mondo in cui l’ epatite B è piuttosto comune;
  • da chi ha uno o entrambi i genitori provenienti dalle zone più a rischio;
  • dalle persone in dialisi;
  • dalle donne incinte.

In caso di quasi certa esposizione al virus HBV, si consiglia di rivolgersi immediatamente al medico in quanto un trattamento preventivo può ridurre il rischio di infezione. Superate le 24 ore si dovrà invece procedere con tutte le cure del caso.

Epatite B: test e diagnosi

Esistono diversi tipi di test, alcuni per diagnosticare l’infezione da epatite B e altri per verificare la gravità dell’infezione e gli eventuali danni causati al fegato.

Alla prima categoria appartengono:

  • il test per determinare se è possibile trasmettere il virus (HBsAg). Un risultato negativo significa che molto probabilmente non siete infetti;
  • il test per determinare l’immunità da HBV (anti-HBs). Un test positivo significa che non siete infetti né contagiosi perché naturalmente immuni oppure protetti da vaccino;
  • il test per determinare se si ha avuto o si ha attualmente un’infezione da epatite B (anti-HBc). In questo caso i risultati possono essere un po’ ambigui. Se il test è positivo è possibile che abbiate un’infezione cronica e contagiosa, ma anche che siate in fase di guarigione da una grave infezione. Per comprendere questo esame è fondamentale confrontarlo con i risultati degli altri test.

Alla seconda categoria appartengono invece:

  • il test per determinare la probabilità di diffusione del virus. Se il risultato è positivo esistono alte probabilità di diffondere il virus, in caso contrario invece le probabilità si riducono radicalmente;
  • il test per stabilire la quantità di HBV DNA nel sangue. In sostanza questo esame monitora la carica virale ed è utilissimo per verificare come procede la terapia antivirale adottata;
  • il test per misurare la funzionalità epatica e l’entità del danno causato dall’infezione;
  • la biopsia, ovvero la rimozione di un campione di tessuto epatico per eseguire le analisi di laboratorio che mostreranno l’entità dei danni subiti dal fegato e aiuteranno a determinare il trattamento più indicato.

Epatite B: cura e terapia

In caso di epatite B acuta l’infezione tenderà a risolversi spontaneamente, pertanto l’intervento del medico si rivela necessario più che altro per ridurre i sintomi e prescrivere ulteriori esami per verificare che il virus sia stato definitivamente sconfitto.

In caso di epatite B cronica il medico procede con la prescrizione di farmaci antivirali in grado di combattere il virus e limitare la sua capacità di danneggiare il fegato, mentre nei casi più gravi l’unica soluzione possibile è un trapianto di fegato.

Infine nei casi in cui si ha la certezza di essere stati esposti al virus HBV è possibile abbattere il rischio di contrarre l’epatite B ricorrendo a un’iniezione di  immunoglobuline anti-epatite, a patto però che si agisca entro 24 ore dal momento in cui si è entrati in contatto con il virus. Dunque non temporeggiate e rivolgetevi subito al medico.

Epatite B: le precauzioni

Fortunatamente esistono alcune precauzioni per ridurre il rischio di contrarre il virus HBV. La più efficace è indubbiamente il vaccino per l’ epatite B che consiste in 3 iniezioni nell’arco di 6 mesi l’una dall’altra e che può essere somministrato a tutti, inclusi i bambini dai 3 mesi in poi.

Inoltre è buona regola prediligere rapporti sessuali protetti o comunque con partner non a rischio, evitare di utilizzare siringhe già usate e porre particolare cautela nel fare piercing e tatuaggi.

Nei casi in cui il virus dell’ epatite B sia già in circolo è fondamentale prendere determinate precauzioni per proteggere gli altri, quindi si consiglia di:

  • mettere al corrente il partner della propria condizione;
  • avere rapporti sessuali sempre protetti;
  • non condividere aghi e siringhe e neanche spazzolini e rasoi;
  • non donare il sangue.

Le donne incinte dovranno invece informare il medico di avere l’ epatite B in modo che il bambino riceva le cure adeguate fin dalla nascita.

Fonti:

http://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/hepatitis-b/basics/definition/con-20022210

http://www.my-personaltrainer.it/fegato/epatite-b.html

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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