GIORNI FERTILI : calcolo e ormoni coinvolti

La donna, durante il suo ciclo biologico mensile, che normalmente dura 28 giorni, alterna giorni fertili e non, diverse fasi ognuna delle quali è regolata da meccanismi di controllo endocrini.

I giorni fertili, in particolare, sono quei giorni del ciclo mestruale durante i quali è possibile far avvenire un concepimento.

Di solito i giorni fertili, nel corso di un ciclo regolare, sono circa 6 e corrispondono a quei giorni che precedono la fase dell’ovulazione.

Analizziamo nel dettaglio le varie fasi del ciclo mestruale e come queste sono regolate.

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La temperatura basale vaginale aumenta dopo la fase dell’ovulazione, in seguito a un aumento dei livelli di progesterone

Ormoni coinvolti nella regolazione del ciclo mestruale

Il ciclo mestruale di una donna è costituito da una serie di eventi molto complessi e regolati da diversi organi.

Innanzitutto, tutte le fasi del ciclo mestruale sono sotto uno stretto controllo ormonale.

La produzione di determinati ormoni è regolata da stimoli provenienti dal sistema nervoso centrale.

Gli ormoni agiranno sugli organi bersaglio che si prepareranno ai vari eventi che caratterizzano le singole fasi.

Tipi di ormoni coinvolti

Gli organi coinvolti nei meccanismi che si trovano alla base del ciclo mestruale sono:

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  • L’ipotalamo: fa parte del sistema nervoso centrale ed è una struttura del cervello che si trova tra i due emisferi cerebrali.
    La funzione dell’ipotalamo nel regolare il ciclo mestruale è quella di sintetizzare un ormone, l’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH).
    Questo ormone viene secreto dall’ipotalamo in maniera pulsatile e agisce sui recettori presenti a livello dell’ipofisi, stimolando a sua volta la secrezione delle gonadotropine da parte di quest’ultima.
  • L’ipofisi: detta anche ghiandola pituitaria, è una ghiandola endocrina che si trova alla base del cranio.
    Essa è strutturalmente e funzionalmente divisa in ipofisi anteriore, o adenoipofisi, e ipofisi posteriore, o neuroipofisi.
    Quando l’ormone di rilascio delle gonadotropine sintetizzato a livello ipotalamico, interagisce con i recettori delle cellule dell’adenoipofisi, queste vengono stimolate a secernere due ormoni, l’FSH o ormone follicolo-stimolante e l’LH, o ormone luteinizzante.
    Questi due ormoni, che nel loro insieme prendono il nome di gonadotropine, a loro volta agiscono sulle ovaie.
  • Le ovaie: sono delle ghiandole che si trovano ai lati dell’utero.
    Esse hanno sia il ruolo di produrre le cellule uovo, sia quello di sintetizzare due importanti ormoni che intervengono nella regolazione del ciclo mestruale.
    Le ovaie vengono indotte a secernere altri due ormoni fondamentali, gli estrogeni ed il progesterone.
    Saranno proprio questi ad intervenire nelle varie fasi del ciclo.
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I giorni fertili sono quei giorni del ciclo mestruale durante i quali è possibile far avvenire un concepimento

Ciclo mestruale: le prime due fasi

Il ciclo mestruale, come già accennato, è un periodo di 28 giorni circa che si ripete ciclicamente nella donna in età fertile.

Esso è costituito da diverse fasi che, fondamentalmente, possono essere classificate in:

  • Fase follicolare: è la prima parte del ciclo che inizia il primo giorno dopo la mestruazione.
    Essa viene così denominata in quanto durante questa fase si ha la crescita dei follicoli.
    Il follicolo è costituito da un ovocita circondato da uno strato di cellule, dette appunto follicolari.
    Di tutti i follicoli che si formano, soltanto uno arriverà a completa maturazione e verrà perciò definito come follicolo dominante.
  • Ovulazione: si ha nel momento in cui il follicolo dominante completa il suo processo di maturazione e comincia a produrre un ormone, l’estradiolo.
    L’estradiolo stimola il rilascio di un altro ormone, l’ormone luteinizzante (LH), che permette la maturazione della cellula uovo contenuta nel follicolo ovarico.
    Nel momento in cui la parete cellulare del follicolo si rompe, l’ovocita maturo viene liberato.
    A questo punto, l’ovocita è pronto per essere fecondato.
    La cellula uovo, infatti, riesce a sopravvivere per circa 24 ore, durante le quali può essere fecondata all’interno delle tube di Falloppio.
    Se la fecondazione non avviene l’ovocita si disgrega e viene eliminato.

Ciclo mestruale: le seconde due fasi

  • Fase luteinica: dopo l’ovulazione vi è la fase luteinica, durante la quale il follicolo vuoto che conteneva l’ovocita ormai fuoriuscito si trasforma in corpo luteo.
    Anche il corpo luteo comincia a produrre degli ormoni, estrogeni e progesterone, per circa due settimane.
    Il progesterone, in particolare, serve a preparare l’utero ad accogliere la cellula uovo eventualmente fecondata.
    Se l’ovocita viene fecondato, infatti, attraverserà le tube di Falloppio per raggiungere l’utero dove avverrà l’impianto circa 6-12 giorni dopo l’ovulazione.
  • Mestruazione: è l’ultima fase del ciclo. Essa avviene quando la cellula uovo non viene fecondata.
    In questo caso, il corpo luteo viene riassorbito, determinando l’arresto della sintesi del progesterone.
    Di conseguenza, l’endometrio che si stava inspessendo per permettere l’impianto dell’ovocita fecondato, comincia a sfaldarsi ed i residui vengono espulsi all’esterno attraverso il canale vaginale.
    Questa fase completa il ciclo mestruale che ripartirà poi con una nuova fase follicolare.

Giorni fertili

Com’è possibile calcolare i giorni fertili durante un ciclo mestruale?

La cosa non è molto semplice, in quanto, non tutti i cicli hanno la stessa durata e, soprattutto, quando il ciclo è irregolare il calcolo diventa più complesso.

Innanzitutto, bisogna dire che le varie fasi del ciclo non hanno tutte la stessa durata. Esse si distinguono prevalentemente in:

  • variabile: la prima fase, ovvero quella follicolare è detta fase variabile del ciclo mestruale.
    La sua durata, infatti, può cambiare durante ogni ciclo, sia in quelli regolari sia in quelli irregolari.
  • fissa: La fase luteinica, invece, ha una lunghezza fissa che può andare da una durata minima di 10 giorni ad una massima di 16 giorni.
    La maggior parte delle donne con ciclo regolare ha una fase luteinica con una durata pari a 14 giorni.

In presenza di un ciclo regolare, caratterizzato quindi da una durata di 28 giorni con una fase luteinica pari a 14 giorni, i giorni fertili, ovvero quelli durante il quale ci sarà la possibilità di concepire, sarà il periodo compreso tra la seconda e la terza settimana del ciclo. Ovvero, il periodo che va da una settimana prima dell’ovulazione ad una settimana dopo.

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Il calcolo dei giorni fertili non è molto semplice, in quanto non tutti i cicli hanno la stessa durata

Giorni fertili: calcolo

Esistono diversi metodi che ci possono permettere di capire quando ci troviamo nella fase ovulatoria e, dunque, quali sono i giorni fertili durante il nostro ciclo mestruale:

  • Osservazione delle secrezioni vaginali: normalmente, la fuoriuscita dell’ovulo dal suo follicolo è accompagnata dalla produzione di un muco vaginale denso e trasparente.
    I giorni in cui si può constatare la presenza di questo muco vaginale e fino a circa 5 giorni dopo la sua scomparsa, sono i giorni fertili del ciclo.
  • Misura della temperatura basale vaginale: aumenta dopo la fase dell’ovulazione, in seguito a un aumento dei livelli di progesterone.
    Essa può essere misurata ogni mattina per valutarne eventuali oscillazioni da riportare su di un grafico. I giorni fertili vanno dal primo della mestruazione fino a 5 giorni dopo l’aumento della temperatura basale.
    Questo metodo non è di facile applicazione, in quanto potrebbe risultare non veritiero.
  • Utilizzo di stick ovulatori: esistono dei semplici stick acquistabili in farmacia e di facile utilizzo che danno un’indicazione precisa dei giorni fertili in base al calcolo del periodo dell’ovulazione.
    Sono il metodo più veloce, semplice ed efficace per il monitoraggio dei giorni fertili.
  • Monitoraggio ecografico dell’ovulazione: per la valutazione dell’ovulazione si può effettuare una serie di ecografie nelle varie fasi del ciclo per tenere sotto controllo la fase ovulatoria e calcolare in questo modo i giorni fertili.
    Questo metodo è molto dispendioso e richiede l’intervento di un medico.

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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