Il grano saraceno tra le farine alternative
Mangiare sano ed evitare malattie dovute alla cattiva alimentazione è diventata oggi una priorità per molti.
Son sempre di più, infatti, le persone che ricercano cibi naturali e privi di pesticidi che possano in qualche modo sostituire quelli industriali o geneticamente modificati.
Questo ha spinto la ricerca a ritrovare pietanze, farine e affini non toccati dall’industria chimica del cibo e ancora meglio di provenienza biologica e soprattutto dall’alto potere nutritivo. Tra questi rientra il grano saraceno.
Quest’ultimo in realtà è anche conosciuto come un finto cereale, perché è una pianta a tutti gli effetti che ha fiori e appartiene alla famiglia delle Poligonacee.
È un vegetale del quale esistono numerose specie, tutte annuali, che crescono raggiungendo la piena maturità nell’arco di quattro mesi.
Non fa parte della famiglia delle graminacee, ma nonostante questo proprio per il suo impiego nel ciclo alimentare è paragonato erroneamente ai cereali.
La ricerca di nuovi alimenti e la riscoperta delle tradizioni hanno portato nuovamente in auge il grano saraceno, che fino a qualche anno fa era finito nel dimenticatoio e considerato un alimento di serie B.
Oggi, grazie alla ricerca e alla rivalutazione di alcuni cereali, il grano saraceno ha superato la prova essendo un grande alleato della salute e un alimento principe della dieta mediterranea.
Grano saraceno: un po’ di storia
In Italia questa pianta era usata già nel Medioevo e sono molte le ricette, soprattutto dell’area Nord del Paese, che la vedono come protagonista.
Il grano saraceno, infatti, ha questo nome perché era usato per preparare il pane per i “pagani” ma la sua denominazione scientifica e Fagopyrum esculentum, che letteralmente vuol dire frumento di faggio.
Oggi questo pseudo grano è stato rivalutato dall’industria del bio, soprattutto perché è totalmente privo di glutine, è questo lo rende particolarmente adatto a chi soffre di celiachia e intolleranze in genere.
Tuttavia è sempre buona abitudine eseguire delle prove di tollerabilità prima di mangiare un alimento nuovo, soprattutto se si è soggetti allergici.
Spesso non si sa di essere intolleranti ad alcuni cibi ed è buona prassi sottoporsi a test per l’intolleranza e fare le prove antiallergiche prima di approcciarsi a una dieta nuova.
Il grano saraceno, la tradizione culinaria italiana e la cucina del Nord
In cucina il grano saraceno trova il suo impiego in svariati piatti, soprattutto quelli legati alla tradizione regionale della Valtellina (i famosi pizzoccheri), ma con questa farina si prepara anche la polenta saracena o Taragna.
Il suo impiego, soprattutto nei Paesi orientali, è associato alle zuppe, dove il grano saraceno è cotto con verdure e carne.
Essendo una farina particolarmente duttile, viene anche adoperata per la preparazione di paste, dolci e biscotti.
Ideale anche per fare crespelle, pane e pizza, è utilizzato anche non macinato, cotto in chicchi e solitamente utilizzato le per zuppe.
In quest’ultima versione è necessario lavare bene i chicchi di grano e cuocerli in abbondante acqua per circa venti minuti.
Dai più è anche conosciuto anche come grano nero e da questo cereale si produce una farina scura capace di sostituire in tutto e per tutto le classiche “0” e “00”.
Grano saraceno: come si coltiva
Freddo e umido due alleati che non disturbano la crescita del grano saraceno. E’ una pianta molto resistente, una dote non da poco perché è possibile coltivare il grano saraceno anche in luoghi freddi e con alto tasso di umidità.
Il grano saraceno è originario dell’Asia, ma oggi si produce in quantità industriali soprattutto in Russia.
La sua resistenza alle temperature basse lo rende particolarmente adattabile a qualsiasi tipo di clima.
I chicchi, una volta raggiunta la maturazione, sono essiccati e trasformati in farina.
Il grano saraceno è utilizzato per preparare impasti e pani ma la sua lievitazione è notevolmente poco spessa, per cui si ottengono pagnotte basse altamente digeribili, che una volta cotte, si riducono notevolmente di volume.
Allergie ed eccessivo consumo
Come anticipato poco sopra, il grano saraceno ha un basso contenuto di glutine e quindi è adatto alle persone che soffrono di celiachia, ma non è privo di allergeni.
Questa pianta, nonostante offra numerosi benefici alla salute, in alcuni casi può causare fenomeni allergici anche gravi come rinite, asma e orticaria.
Essendo un vegetale che produce fiori, a esso possono essere associate anche tutte quelle patologie legate all’intolleranza ai pollini.
Nei chicchi di grano saraceno è presente anche l’acido fitilico, che riduce l’assorbimento di sali minerali, calcio e magnesio.
Dalle analisi cliniche è rilevata nel grano saraceno anche la presenza di tannino: questi composti, quando sono assunti in quantità elevate, riducono la capacità di assorbimento delle proteine.
Inoltre l’abuso di grano saraceno potrebbe provocare fagopirismo, che è un vero e proprio avvelenamento da grano saraceno che solitamente colpisce gli animali ma anche spessissimo l’uomo e che sostanzialmente è dovuto alla presenza di fagopirina nel grano.
La malattia in sostanza consiste in una dermatite, quindi una malattia cutanea che rende i tessuti fotosensibili provocando eritemi e prurito.
Si cura solitamente con antiinfiammatori specifici evitando l’esposizione al sole.
Il grano saraceno a tavola, alleato del nostro organismo
Il grano saraceno è un alimento ricco e benefico e moderni studi hanno dimostrato un suo ruolo significativo nella riduzione del colesterolo.
In realtà è una pianta poco digeribile ma è proprio questa sua caratteristica che la rende particolarmente ricca di steroli che diminuiscono il colesterolo nel sangue.
Altri studi hanno dimostrato che il grano saraceno ha componenti benefici che aiutano a combattere sia il diabete sia l’ipercolesterolemia e in particolar modo la fragilità venosa e l’ipertensione.
Questo è dovuto al suo alto contenuto di fibre che aiutano a mantenere in piena attività l’organismo difendendolo da attacchi esterni, grazie anche all’alta presenza di antiossidanti che svolgono una funzione antivirale e anticancro.
Ricco di minerali, è considerato dal punto di vista nutrizionale un grande alimento, ma la sua vera essenza è nella quantità elevata di vitamine del gruppo B e E.
Uso cosmetico del grano saraceno
Il grano saraceno per le proprietà poco sopra descritte si presta anche a un utilizzo in cosmesi.
Di solito è utilizzato per preparare maschere per il volto macinando i grani della pianta.
I benefici anche in questo caso sono molti e, secondo la preparazione e con l’aggiunta di olii e altre materie, possiamo ottenere dei validi cosmetici naturali esfolianti e nutrienti, utili a mantenere la nostra pelle sana e luminosa.
Ottimo anche per rinvigorire la pelle secca o per dare un tocco di luminosità ai capelli.
In erboristeria poi esistono numerose case di prodotti estetici che utilizzano il grano saraceno come elemento principe e soprattutto come valido coadiuvante per la fragilità venosa.
Grano saraceno, il finto cereale che non gonfia e non fa ingrassare
Il grano saraceno è un ottimo alimento, indicato per tutte le persone che desiderano seguire una dieta povera di zuccheri e grassi e allo stesso tempo avere tutti i nutrimenti necessari per condurre una vita sana.
Questo finto cereale è adatto principalmente a questo scopo perché ha un basso indice glicemico e in soli cento grammi di prodotto dà un apporto calorico pari a 314.
Inoltre, avendo un basso livello di fermentazione e quindi di agenti lievitanti, non gonfia e si presta particolarmente a chi desidera seguire una dieta alimentare, perché sazia e allo stesso tempo non comporta i fastidi tipici dei pani e delle farine comuni.
Grano saraceno e dieta povera di grassi
Allo stesso modo, una dieta povera di grassi e una corretta attività fisica, unite a un’alimentazione a base anche di grano saraceno, aiutano a perdere peso e a mantenersi in forma correttamente senza danneggiare il nostro organismo.
Importante è anche e soprattutto rivedere spesso le nostre abitudini alimentari e cercare di apportare le dovute modifiche e soprattutto alternare spesso i cibi, preferendo le proteine e riducendo al minimo i grassi.
Inserire il grano saraceno nella nostra dieta è una mossa azzeccata, ma va ricordato che non è possibile seguire una dieta monotematica ed è sicuramente necessario evitare il fai da te, chiedendo sempre l’aiuto di un medico nutrizionista per le diete alimentari associate alla perdita di peso.
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