LEVOFLOXACINA : antibiotico a largo spettro

La levofloxacina è un antibiotico che appartiene alla classe dei fluorochinoloni e che viene utilizzato per la cura delle infezioni batteriche di lieve o di moderata entità (come la sinusite, la bronchite, le infezioni urinarie, ecc.).

Scopriamo insieme come funziona, qual è la sua posologia e quali sono le eventuali controindicazioni e i possibili effetti collaterali.

La levofloxacina è un farmaco antibiotico appartenente alla categoria dei fluorochinoloni di terza generazione.

Questo medicinale viene impiegato per il trattamento di diverse infezioni causate dai batteri, come le seguenti:

  • sinusite
  • a carico dell’apparato respiratorio
  • del sistema urinario
  • a carico della prostata
  • della cute e del tessuto sottocutaneo (compresi i muscoli)

In taluni casi la levofloxacina viene somministrata per la prevenzione di una patologia polmonare denominata antrace o per ridurre la sintomatologia della medesima malattia.

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La posologia della levofloxacina

L’antibiotico in oggetto è commercializzato sotto forma di diverse formulazioni farmaceutiche, ciascuna delle quali prevede una certa posologia.

Le compresse da assumere per os vanno prese una o due volte al giorno; le dosi dipendono dall’entità dell’infezione e dal livello di sensibilità dell’agente patogeno all’antibiotico.

Anche la durata della terapia varia in base alla tipologia di infezione e va da un minimo di tre giorni a un massimo di quattro settimane (si pensi, ad esempio, a una infezione cronica della ghiandola prostatica).

La levofloxacina sotto forma di soluzione per infusione va somministrata una o due volte al dì tramite infusione endovenosa lenta.

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Anche in questo caso la dose dipende dal tipo e dall’entità dell’infezione oltreché dalla sensibilità del batterio al principio attivo.

levofloxacina cute
La levofloxacina viene impiegata per il trattamento di diverse infezioni causate dai batteri come quelle della cute

Composizione delle compresse della levofloxacina

Ciascuna compressa contiene 250 o 500 mg di  principio attivo (levofloxacina). Le altre sostanze in essa contenute sono le seguenti:

  • povidone
  • crospovidone
  • cellulosa microcristallina
  • magnesio stearato
  • silice colloidale anidra

Nell’involucro, invece, sono contenuti i seguenti eccipienti:

  • ipromellosa E5
  • talco
  • titanio diossido (E171)
  • macrogol 400
  • ferro ossido rosso (E172)
  • ferro ossido giallo (E172)

Principali controindicazioni della levofloxacina

Levofloxacina, come qualsiasi altro antiobiotico di tipo chinolonico, non deve essere assunta da coloro che risultano ipersensibili al suo principio attivo o a o a uno degli eccipienti in essa contenuti.

Non possono, inoltre, sottoporsi a trattamento a base di levofloxacina i seguenti soggetti:

  • coloro che hanno sofferto di epilessia
  • pazienti con problemi alla vista
  • pazienti che hanno sofferto di tendiniti associate a terapie a base di antibiotici chinolonici
  • bambini e adolescenti
  • gestanti
  • donne che stanno pianificando una gravidanza
  • donne che allattano al seno il proprio bebè

Si rammenta, inoltre, che questo antibiotico va assunto con cautela dai pazienti che presentano particolari problemi cardiaci (come, ad esempio, la sindrome del QT lungo).

Inoltre la somministrazione di levoflaxicina  deve essere monitorata dal medico curante nel caso in cui il soggetto abbia funzioni renali alterate.

Ad ogni modo, qualora sorgano dubbi in merito all’assunzione di questo antibiotico è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico curante o al farmacista di fiducia.

La levofloxacina viene impiegata per il trattamento di diverse infezioni causate dai batteri come la cistite

DAL NOSTRO FORUM : discussioni su levofloxacina

Principali effetti collaterali della levofloxacina

Dagli studi clinici effettuati è emerso che le reazioni avverse associate all’assunzione di levofloxacina o a uno degli antibiotici appartenenti alla medesima categoria, sono per lo più a carico di:

  • apparato digerente (come dissenteria o vomito)
  • sistema nervoso centrale (si pensi, ad esempio a cefalea e capogiri)
  • apparato cardiaco (sindrome del QT lungo),
  • regolazione del metabolismo del glucosio.

Altri effetti collaterali segnalati dagli utilizzatori sono i seguenti:

  • episodi di fotosensibilità
  • problemi ai tendini
  • allergie della pelle
  • disturbi a carico del fegato (si pensi, ad esempio, all’aumento degli enzimi epatici).

Nel caso in cui abbia luogo uno degli effetti collaterali indicato (o anche un altro tipo di reazione avversa) in seguito alla somministrazione dell’antibiotico in oggetto, è opportuno parlarne immediatamente con il proprio medico, il quale deciderà se è il caso o meno di sospendere il trattamento.

Ricordiamo infine che è anche possibile segnalare gli eventuali effetti collaterali della levofloxacina al seguente indirizzo web: www.agenziafarmaco.gov.it.

In tal modo si contribuirà ad aumentare il livello di sicurezza del farmaco stesso.

Possibili interazioni con altri farmaci

Prima di assumere levofloxacina è sempre opportuno comunicare al proprio medico curante le eventuali terapie farmacologiche cui si è sottoposti, al fine di evitare di alterare l’efficacia del farmaco.

Ricordiamo che le sostanze che possono diminuire l’efficacia dell’antibiotico in oggetto sono le seguenti:

  • sali di ferro
  • farmaci antiacidi
  • sucralfato

A sua volta la levofloxacina può ridurre l’azione dei seguenti medicinali:

  • la ciclosporina, che viene utilizzata per la prevenzione di eventuali reazioni di rigetto determinate dai trapianti di organo;
  • il warfarin, un anticoagulante che viene impiegato per la terapia e la prevenzione delle malattie trombotiche;
  • i farmaci finalizzati a prolungare l’intervallo QT.
levofloxacina sinusite
La levofloxacina viene impiegata per il trattamento di diverse infezioni causate dai batteri come la sinusite

Cosa fare in caso di sovradosaggio

Tutti gli effetti collaterali che abbiamo segnalato nel paragrafo precedente, ovviamente, possono manifestarsi con maggiore intensità in caso di sovradosaggio della levofloxacina.

In particolare è possibile che si manifestino:

  • episodi convulsivi
  • stato mentale di confusione
  • vertigini
  • nausea
  • bruciori di stomaco
  • sensazione di svenimento
  • tremore
  • disturbi cardiaci (aritmie).

Nel caso in cui si assuma una dose eccessiva di questo antibiotico è necessario informare il proprio medico o recarsi nella struttura sanitaria più vicina.

Nel caso in cui il paziente dimentichi di assumere una dose di levofloxacina, può prenderla appena se ne ricorda, a meno che non sia già ora della successiva somministrazione

In nessun caso va assunta una dose doppia per sopperire alla dimenticanza.

Conservazione e scadenza del medicinale

Come qualsiasi altro medicinale, anche la levofloxacina va tenuta fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

Questo farmaco, lo ricordiamo, non prevede particolari condizioni di conservazione.

La levofloxacina non deve essere somministrata se è stata superata la data di scadenza riportata sulla confezione di vendita, tenendo presente che essa si riferisce all’ultimo giorno del mese.

È opportuno infine non gettare la levofloxacina nell’acqua di scarico e/o nei rifiuti domestici; per i rifiuti sanitari, infatti, esiste una speciale normativa che prevede particolati modalità di smaltimento.

È possibile richiedere informazioni in tal senso al farmacista di fiducia.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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