PIERCING : quando farlo, quali rischi comporta

Piercing, di cosa si tratta e come viene praticato

Il piercing si effettua perforando una qualsiasi parte del corpo con un ago cavo, praticando un foro in entrata e in uscita e inserendo poi un anello, una barra di metallo o un orecchino.

Prima di forare la pelle la parte viene disinfettata e lasciata asciugare.

Si tratta di una delle tante forme di body art come il tattoo, ma presenta comunque dei rischi legati alla salute.

Per questo motivo è bene affidarsi a dei professionisti autorizzati prima di farsi fare il piercing e assicurarsi che vengano rispettate tutte le norme di sicurezza.

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Dove può essere praticato

Il piercing può essere effettuato in varie zone del corpo, comunemente sull’orecchio, all’ombelico, sulla lingua, sul naso, sui capezzoli.

Sull’orecchio

Viene praticato con una pistola perforante, di solito usa e getta, e può essere praticato anche da un gioielliere.

Si tratta dell’unica forma di piercing in cui viene utilizzata la pistola perforante.

Sull’ombelico

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La parte viene disinfettata e forata con un ago cavo, di solito sopra l’ombelico; dopo viene inserito un anello o una piccola barra di metallo.

Sulla lingua

In questo caso la lingua viene bloccata per tenerla ferma, poi viene forata e inserita una barra con una sfera metallica a vite per ogni estremità.

Lingua e bocca sono zone molto delicate e che richiedono cure attente per scongiurare il rischio di infezioni e fastidi. Ecco le norme da seguire:

  • Risciacquare la bocca o la lingua dopo aver mangiato, sempre.
  • In fase di guarigione evitare di condividere oggetti come tazze e posate.
  • Evitare alimenti irritanti e acidi a favore di quelli ricchi di vitamine che favoriscono una rapida guarigione delle ferite.
  • Fare attenzione ai segnali di infezione, come gonfiore, rossore, parte dolente, cattivo odore e formazione di pus.
piercing lingua
Per effettuare il piercing la lingua viene bloccata per tenerla ferma, poi viene forata

Cosa fare dopo

Per tre giorni dopo averlo effettuato bisogna mantenere la zona asciutta il più possibile e lavarsi le mani prima di toccarlo.

Non bisogna utilizzare alcuna soluzione diversa da quella disinfettante, in quanto aumenta il rischio di incorrere in un’infezione.

Cosa fare se è in corso un’infezione

Ci si accorge dell’infezione perché la zona diventa rossa e gonfia e al tatto fa male.

In alcuni casi si possono formare degli ascessi con fuoriuscita di pus giallo. In questo caso, soprattutto se sopraggiunge la febbre, bisogna rivolgersi al medico immediatamente per evitare conseguenze più gravi.

Alcune volte può bastare una pomata antibiotica o assumere antibiotici per bocca.

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Piercing, possibili rischi

Indipendentemente dal tipo di piercing sussistono alcuni rischi da tenere presenti.

Il piercing è una ferita aperta e, come tale, può essere soggetta a infezione.

L’infezione si manifesta con ascessi, gonfiore della parte, febbre: è un’nfezione curabile con antibiotici.

Solo in alcuni casi il medico consiglia di togliere completamente il piercing.

Il piercing deve rimanere in loco per diversi mesi durante i quali si possono formare cicatrici che possono causare per lo più un danno estetico.

A volte può verificarsi una sorta di rigetto del piercing da parte dell’organismo che cerca di respingerlo causando la foratura della pelle e una possibile infezione.

Un altro dei possibili rischi è legato al fatto che l’attrezzatura utilizzata possa non essere stata sterilizzata correttamente. In questo caso si incorre nel rischio di malattie trasmesse per via ematica come l’epatite.

piercing ombelico
A volte può verificarsi una sorta di rigetto del piercing da parte dell’organismo

Alcune zone particolarmente a rischio

Lingua

Il piercing alla lingua può causare fratture ai denti e danni alle gengive, parlare diventa difficile e sussiste il rischio di soffocamento.

Si rischia inoltre il danneggiamento dei nervi della lingua. Altri problemi possono includere la perdita del gusto, la difficoltà nel mangiare e una sensazione di intorpidimento.

Sopracciglio

Sebbene il sopracciglio possa sembrare una zona a basso rischio di danni, in realtà il piercing in questa zona potrebbe, se non eseguito correttamente, danneggiare i nervi responsabili  del movimento delle palpebre.

Come prendersene cura

L’anello o la barra utilizzata per il piercing devono rimanere in loco se non si vuole ottenere la chiusura del foro.

Buona norma per evitare fastidi e irritazioni è disinfettare la zona.

Se si tratta della lingua si può utilizzare un collutorio antibatterico e una volta guarita la ferita si deve tenere pulita spazzolando la lingua ogni sera.

Occorre fare attenzione allo sfregamento di vestiti oppure di altri oggetti, cinture per esempio, sul piercing se fatto all’ombelico.

Bisogna evitare di frequentare luoghi a rischio di infezione come le piscine, almeno finché la ferita non guarisce.

Quando fa male, cosa fare?

Se il piercing fa male per diverso tempo può essere in corso un’infezione.

In caso contrario basta assumere un comune antidolorifico.

Da tenere presente che i piercing più dolorosi sono quelli fatti nella cartilagine superiore dell’orecchio: l’importante è disinfettare spesso la zona con acqua ossigenata e lavare bene sotto la doccia.

Quando non farlo

  • Se è in corso un’irritazione cutanea, tagli o abrasioni nella zona da forare.
  • Se si è affetti da patologie come emofilia, diabete, patologie autoimmuni o disturbo autoimmune che potrebbe ostacolare la guarigione della ferita.
  • Sconsigliato il piercing se si è in gravidanza o si ha intenzione di avere un bambino, soprattutto se il piercing a cui ci si vuole sottoporre è all’ombelico oppure ai capezzoli.
piercing sopracciglio
Il piercing richiede cura e attenzioni per ridurre rischi e, anche se non è per la vita, può lasciare antiestetiche cicatrici

Alcune considerazioni

Prima di sottoporsi al piercing è opportuno informarsi sui rischi e sulle possibili complicanze nonchè sui piercer professionisti.

Tenere presente che il piercing richiede cura e attenzioni per ridurre rischi e che, anche se non è per la vita, può comunque lasciare antiestetiche cicatrici e dare problemi soprattutto per la zona in cui è praticato.

Scegliere quindi con cura la zona dove farsi inserire l’anello o la barra di metallo chiedendo informazioni ad un esperto sui rischi a cui è esposta quella zona e sui problemi che può dare nella vita quotidiana.

Un piercing alla lingua, per esempio, può creare alterazioni nel gusto, difficoltà nel mangiare e nel parlare, difficoltà e disagi che vanno attentamente tenuti in conto.

Se si è donatori di sangue con un piercing o un tattoo fatti nell’ultimo periodo, alcune associazioni non accettano donazioni perché queste pratiche potrebbero trasmettere malattie per via ematica non ancora conclamate.

I tempi di guarigione della ferita sono diversi a seconda della zona su cui si vuole effettuare il piercing: per esempio ai lobi dell’orecchio ci vogliono 6-8 settimane per guarire.

Sulla cartilagine dell’orecchio invece ci vogliono da 4 mesi ad 1 anno.

Alcune zone inoltre sono soggette a infezioni più di altre: considerare anche questo aspetto prima di sottporsi ad un piercing.

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Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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