PROCESSIONARIA: rischi per l’uomo e per il cane

La processionaria (Thaumetopoea pityocampa) è una falena della famiglia Thaumetopoeidae.

A volte collocata nel genere Traumatocampa, la processionaria è una delle specie più distruttive di pini e cedri in Asia centrale, nell’Africa settentrionale e nei Paesi dell’Europa meridionale. I peli urticanti delle larve del bruco causano reazioni nocive negli esseri umani e negli altri mammiferi, specialmente nei cani.

Le larve della processionaria si nutrono degli aghi di pini e alcune altre specie di di conifere. In gran numero possono defogliare gravemente gli alberi, indebolendoli e rendendoli più suscettibili all’attacco da altri parassiti, malattie o stress ambientali causati dalla siccità o dall’umidità eccessiva.

Questi insetti prendono il nome dalla loro abitudine distintiva di muoversi in processioni e, purtroppo, rappresentano un pericolo per la salute pubblica in quanto sono ricoperti da una peluria che contiene una proteina urticante o irritante chiamata taumetopoeina.

La peluria della processionaria può essere trasportata dal vento e giungere a contatto con persone e animali, spesso cani, provocando dolorose irritazioni cutanee e rash e, in alcuni casi, reazioni allergiche molto gravi.

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La processionaria (Thaumetopoea pityocampa) è una falena della famiglia Thaumetopoeidae ed è una delle specie più distruttive di pini e cedri

Ciclo di vita della processionaria

Sebbene la maggior parte delle falene processionarie viva solo un anno, alcune presenti ad altitudini o aree più settentrionali possono sopravvivere per più di due anni.

Le falene adulte posano le loro uova sulle cime dei pini e, dopo la cova, la larva si nutre con gli aghi di pino mentre progredisce attraverso cinque fasi di sviluppo.

Intorno all’inizio di aprile, i bruchi lasciano i nidi in fila, in una specie di processione,  scavano buche sotterranee ed emergono alla fine dell’estate.

Le uova sono poste in corpi cilindrici che vanno da 4 cm a 5 cm di lunghezza.

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Origine e distribuzione della processionaria

La processionaria è originaria della regione mediterranea, del Nord Africa e in alcune aree del Medio Oriente e dell’Europa meridionale.

Probabilmente come risposta al cambiamento climatico, la processionaria molto di recente sta espandendo il suo territorio di riproduzione; si ritiene, infatti, che la presenza della processionaria in Paesi lontani da quelli originari sia associata a pupe trasportate nel terreno di coltura o su piante infestate.

Il cambiamento climatico è ritenuto il fattore primario responsabile del successo dello stabilimento della falena in altre zone.

Alberi a rischio di processionaria

Gli alberi di pino (alberi del genere Pinus) sono più suscettibili all’attacco della processionaria, con particolari specie particolarmente prese di mira:

  • austriaco (Pinus nigra)
  • Aleppo (P. halepensis)
  • Canaria (P. canariensis)
  • marino (P. pinaster)
  • Monterey o radiata (P. radiata)
  • scozzese (P. sylvestris)
  • di pietra (P. pinea)
  • cedro Atlas (Cedrus atlantica)
  • larice europeo (Larix decidua).
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Gli alberi di pino (alberi del genere Pinus) sono più suscettibili all’attacco della processionaria

Sintomatologia della presenza della processionaria nella vegetazione

La falena processionaria del pino può provocare una completa defogliazione degli aghi in presenza di un elevato livello di infestazione. Altrimenti i nidi formati dai bruchi in gennaio sono i segni più evidenti della presenza della falena.

Le falene, in particolare, si alimentano di aghi di notte durante l’inverno, quando c’è una presenza minore di movimento di persone e animali.

Precauzioni per la salute

Nelle zone interessate da processionaria bisogna prendere alcune semplici precauzioni per ridurre al minimo i rischi per la salute per se stessi e per i propri animali domestici e bestiame:

COSA NON FARE:

  • Toccare o avvicinarsi ai nidi o ai bruchi
  • Lasciare che i bambini tocchino o si avvicinino ai nidi o ai bruchi
  • Lasciare che gli animali tocchino o si avvicinino ai nidi o ai bruchi
  • Provare a rimuovere nidi o bruchi.

COSA FARE:

  • Insegnare ai bambini a non toccare o avvicinarsi ai nidi o ai bruchi
  • Allenare o trattenere gli animali domestici dall’avvicinarsi
  • Consultare un medico o un farmacista per la prescrizione di trattamenti farmaceutici per il sollievo da irritazioni cutanee dopo un possibile contatto con la processionaria
  • Chiamare un numero di emergenza medica o consultare tempestivamente un medico in caso di grave reazione allergica
  • Consultare un veterinario nel caso in cui il proprio animale domestico o il bestiame sia stato gravemente colpito
  • Consultare un esperto di controllo dei parassiti per rimuovere le infestazioni dagli alberi.

Rischi per la salute nell’essere umano

I rischi maggiori dovuti al contatto con la processionaria:

  • irritazione della pelle ed eruzioni cutanee con prurito intenso
  • irritazione e arrossamento degli occhi, con sviluppo di congiuntivite e in rari casi, cecità e gravi reazioni infiammatorie
  • problemi di respirazione con irritazione grave delle vie respiratorie ingestione della peluria che include vomito, vertigini, febbre, prurito costante e malessere generale.

È un pericolo per gli esseri umani, animali domestici e bestiame (in particolare cani e cavalli che tendono a fiutare o masticare l’erba che cresce intorno alla base degli alberi dove è presente la processionaria).

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La processionaria è molto pericolosa, specialmente per i cani

Ogni bruco o larva ha circa 700.000 peli tossici che rimangono attivi e presenti nella vegetazione per un periodo dai cinque ai sette anni e vengono diffusi dal vento.

Generalmente, eventuali problemi di salute si verificano attraverso un contatto diretto con nidi o larve di processionaria e attraverso un contatto indiretto con i peli urticanti presenti in correnti d’aria.

I peli sono invisibili all’occhio umano e si posano sulla pelle e su qualsiasi tessuto, divenendo molto difficili da asportare, pertanto possono rimanere sugli indumenti per molto tempo.

Soggetti maggiormente a rischio

Tutti coloro che presenziano in spazi pubblici all’aperto nei pressi degli alberi infetti sono a rischio di contatto con la processionaria: joggers, sportivi, escursionisti, passanti, e così via.

Per quanto riguarda gli animali, in particolare cani e cavalli sono a rischio.

La processionaria è di recente scoperta, per cui la diffusione non ha raggiunto proporzioni epidemiche. Tuttavia in alcune parti dell’Europa, dove risulta essere un grave problema, le comunità hanno avuto effetti sulla salute abbastanza pericolosi, tanto da stilare delle norme di precauzione.

Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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