La resilienza psicologica si riferisce alla capacità di un individuo di resistere allo stress e ad eventuali disfunzioni e disturbi psicologici e psichiatrici non ancora manifestati.
Questa capacità di resistere psicologicamente si riferisce in particolare a diffuse malattie mentali o il persistente stato d’animo negativo.
Questa è la definizione psicologica attuale e principale di questa condizione, dato che la resilienza è definita, effettivamente, in termini di capacità e forza di un individuo.
Questa forza consiste nel poter avere una stabilità mentale tanto grande da evitare un’eventuale psicopatologia, nonostante le circostanze difficili.
I fattori di stress psicologici, cosiddetti “fattori di rischio”, sono spesso considerati le cause principali delle esperienze di maggiore stress acuto o cronico.
La resilienza è quindi la capacità di superare stress che affrontiamo nella nostra vita, per esempio:
la morte di un caro
una malattia cronica
l’abuso sessuale
stress fisico
stress emotivo,
paura,
disoccupazione
episodi di violenza.
Il processo centrale coinvolto nell’auto-costruzione della resilienza è la formazione e lo sviluppo delle capacità di affrontare episodi traumatici in maniera estremamente positiva.
Il modello psicologico di base della resilienza (chiamato modello transazionale) è basato su un fattore di stress.
Questo significa che parte da una potenziale fonte di stress che si verifica in un dato momento e si sviluppa in una valutazione cognitiva.
Questa presa di coscienza avviene nel momento in cui di che il fattore di stress vissuto, rappresenta un avvenimento che può essere facilmente affrontato o meglio, può essere annullato della propria forza interiore.
Se un fattore di stress viene preso in considerazione come se fosse un pericolo, le risposte istintive di difesa vengono attivate.
Le strategie nell’affrontare un evento traumatico sono generalmente esternamente focalizzate sul problema.
Sono inoltre interiormente focalizzate sulle emozioni e socialmente concentrate sul supporto emotivo che ci pone in relazione con gli altri.
Resilienza e psicologia umanistica
In psicologia umanistica, la resilienza si riferisce alla capacità e alla forza interiore di un individuo di crescere e realizzare il proprio potenziale.
Questa capacità è più rilevante soprattutto nel caso in cui l’individuo stia vivendo o abbia già vissuto esperienze causate da gravi fattori di stress.
Iinfatti, gli individui resilienti sono più inclini a vedere eventuali problemi come opportunità di crescita interiore.
In altre parole, gli individui resilienti sembrano, non solo far fronte a situazioni molto traumatiche in modo estremamente positivo.
Sono in grado di affrontarle per vivere vere e proprie esperienze di sfida, tanto da essere da insegnamento con presupposti di apprendimento e opportunità di sviluppo.
Alcuni individui possono sembrare di essere più resilienti di altri, ma si deve riconoscere che questa qualità è dinamica, non una capacità permanente.
Gli individui più resilienti infatti mostrano una dinamica di autorinnovamento costante, mentre gli individui che lo sono meno, risentono dello stress derivante da eventi traumatici.
Resilienza e filosofia di vita
In definitiva, la resilienza è una qualità dinamica insita in qualcuno di noi: una caratteristica intima.
Se radicata fermamente nel proprio io, la resilienza cresce durante i periodi di difficoltà e di oppressione, per poi venire fuori, con positività, quando le circostanze diventano più favorevoli.
In un certo qual modo, risulta essere una voce interiore positiva, diffusa nella psiche umana.
Le esperienze psicologiche umane sono fondamentalmente modellate su ciò che accade intorno a noi stessi.
Quando gli eventi diventano schiaccianti, si hanno picchi di adrenalina.
Quando le cose vanno male e tutto sembra caderci addosso, la resilienza emerge come la capacità di trovare i mezzi per affrontarne le conseguenze.
Rappresenta la determinazione e la ragione che ci consente di far fronte a situazioni negative, a prescindere, dal modo in cui ci si vuole approcciare.
Questa capacità umana di sopravvivenza innovativa è stata studiata e analizzata in modo straordinario nei tempi recenti.
La resilienza viene vista come un impegno permanente, costante e quotidiano di concentrarsi su esercizi di forza interiore, grazie a profonde capacità di resistenza psichica e messi di fronte ad una vasta gamma di sfide umane.
Va notato, inoltre, che la resilienza non garantisce la sopravvivenza, quindi, non viene definito come un potere supernaturale, bensì come una grande forza interiore temporanea, che prima o poi ci conduce alla morte con serenità.
Resilienza e comunità
Lo sviluppo di capacità di recupero è un percorso personale.
La gente non reagisce sempre allo stesso modo, in caso di eventi di vita traumatici e/o stressanti.
Un approccio alla costruzione della resilienza che funzioni per una persona, potrebbe non funzionare per un’altra.
Infatti, le persone usano strategie variabili per affrontare determinate situazioni.
Queste variazioni possono anche riflettere le differenze culturali.
La cultura personale, infatti, potrebbe avere un impatto diverso sulla comunicazione e l’esternazione dei sentimenti e sull’affrontare determinate avversità.
Con la crescente diversità culturale, la comunità, quindi, sta avendo un maggiore accesso ad un certo numero di approcci differenti, riguardanti la costruzione propria della resilienza.
L’approccio migliore per capire le strategie di resilienza nella comunità, avvengono di fronte a situazioni molto gravi in cui, tutta la popolazione intera deve farne fronte.
E’ questo il caso di disastri ambientali e calamità naturali.
La resilienza dopo un disastro naturale può essere analizzata in modi diversi:
a livello individuale
a livello comunitario
a livello fisico.
Il primo livello, può essere definito come il modo di reagire di ogni persona indipendente, facente parte della comunità.
Il secondo livello, può essere definito come il modo di reagire in una visione d’insieme.
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Il livello fisico può essere definito come la zona fisica delle infrastrutture della località colpita.
E’ scientificamente dimostrato che, in seguito a calamità naturali, le comunità risultano più resilienti se fanno forza su tutta la collettività.
Il sostegno sociale è fondamentale nel comportamento resiliente, e soprattutto, nella capacità di unione delle risorse a disposizione.
La condivisione delle risorse sociali, naturali ed economiche, sono in grado di offrire un’eccellente resilienza comunitaria e, quindi, di affrontare con più resistenza determinate situazioni gravose, rispetto a comunità con una mentalità individualista.
Caratteristiche delle persone resilienti
Nella letteratura psicologica, la resilienza, assume varie forme di rappresentazione.
Queste appaiono anche come le caratteristiche principali delle persone resilienti:
Adattamento emotivo
Quoziente di avversità, per calcolare la propria reattività
Intelligenza emotiva
Resistenza
Ottimismo dell’io
Intraprendenza
Orientamento di vita
Autostima, concetto di sé molto positivo, fiducia in se stessi, autoefficacia dell’affronto
Guarigione interiore
Senso di coerenza
Senso di positività.
Le persone molto resilienti hanno tipicamente alcune carateristiche che li accomuna nelle proprie azioni e reazioni:
Possibilità di “riprendersi” e “recuperare quasi tutto da zero”
Avere un atteggiamento “dove c’è una volontà, c’è una soluzione”
Tendenza a vedere i problemi come opportunità
Capacità di tenere duro, nelle situazioni più difficili
Capacità di vedere piccole opportunità nelle situazioni negative
Fede radicata in un mescolio di significati positivi
Possedere una rete di sostegno sociale sano
Avere i mezzi per gestire con competenza la maggior parte dei tipi differenti di situazioni più difficili
Avere speranza nei momenti più bui
Essere in grado di recuperare tutto da esperienze di panico o di natura traumatica.
Fattori della resilienza
Una combinazione di fattori contribuisce alla resilienza.
Molti studi dimostrano infatti che il fattore primario nella capacità di recupero è basato su rapporti di affetto e di sostegno all’interno e all’esterno della famiglia.
Le relazioni che creano l’amore e la fiducia, forniscono modelli di ruolo, e offrono incoraggiamento e rassicurazione, tanto da contribuire a rafforzare la resilienza di una persona.
Resilienza la forza della positività
Diversi altri fattori sono associati con la resilienza, tra cui:
La capacità di fare piani realistici e prendere provvedimenti per realizzarli
La visione positiva di se stessi e la fiducia nei proprio punti di forza e abilità
Capacità di comunicazione e di risolvere i problemi
La capacità di gestire i sentimenti forti e gli impulsi
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital