TACHIDOL : indicazioni e posologia dell’antidolorifico

Tachidol, i cui principi attivi sono il paracetamolo e la codeina, è un farmaco utilizzato per alleviare la sintomatologia dolorosa acuta.

Scopriamo nel dettaglio come funziona, qual è la corretta posologia e quali sono le eventuali controindicazioni e i possibili effetti collaterali.

Tachidol è un medicinale che si usa per il trattamento di tutte quelle condizioni dolorose per le quali gli antidolorifici più blandi (si pensi ad esempio al paracetamolo non combinato con altri medicinali o all’ibuprofene) non sono riusciti a produrre effetti benefici.

Il Tachidol pertanto, è indicato nel caso in cui il dolore risulti essere di livello medio-alto.

Alla base di questo alcaloide naturale dell’oppio vi sono due sostanze, ovvero il paracetamolo e la codeina, la cui associazione si è dimostrata efficace nei casi di dolori di intensità significativa.

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L’azione di questi principi attivi è di tipo sinergico:

  • il paracetamolo agisce sia sui meccanismi centrali sia periferici del dolore
  • la codeina è un agonista selettivo dei recettori oppioidi.

Quest’ultima sostanza, lo ricordiamo, appartiene alla categoria degli analgesici oppioidi e non può essere assunta dai bambini di età inferiore ai 12 anni.

Segnaliamo inoltre che il Tachidol può essere acquistato in farmacia con presentazione della ricetta medica.

La posologia del Tachidol

Il Tachidol, sia che si tratti di compresse effervescenti, di compresse rivestite o di  bustine, può essere assunto fino a un massimo di 3 volte al giorno, con un intervallo di circa 4 ore tra una somministrazione e l’altra.

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È opportuno assumere il medicinale sempre a stomaco pieno, al fine di evitare la comparsa di effetti indesiderati.

Va detto d’altra parte che il trattamento a base di Tachidol non dovrebbe essere protratto oltre i tre giorni.

Trascorso questo tempo, nel caso in cui la sintomatologia dolorosa non sia scomparsa, è necessario consultare il proprio medico curante.

Tachidol bustine
Tachidol è indicato nel caso in cui il dolore risulti essere di livello medio-alto

Precauzioni d’uso

L’assunzione del Tachidol da parte di pazienti affetti da insufficienza renale o epatica deve essere monitorata dal medico di fiducia.

Generalmente in questi casi si consiglia di attendere 8 ore tra una somministrazione e l’altra.

D’altra parte, nel caso in cui in seguito all’assunzione si verifichi una reazione allergica è necessario sospendere immediatamente il trattamento.

Bisogna fare molta attenzione anche nel caso in cui il soggetto sottoposto a terapia:

  • consumi più di 3 bevande alcoliche al dì
  • sia affetto da malnutrizione cronica
  • sia affetto da disidratazione
  • risulti affetto da ipovolemia

Va rilevato, inoltre, che il Tachidol causa sonnolenza e, pertanto, si sconsiglia di mettersi alla guida di un veicolo dopo l’assunzione o di svolgere qualsiasi attività che richieda la presenza vigile del soggetto.

Prima di iniziare il trattamento, infine, è opportuno sospendere qualsiasi terapia farmacologica a base di paracetamolo, in quanto una eccessiva assunzione di questa sostanza può dare luogo a gravi reazioni avverse.

Principali controindicazioni del Tachidol

Il Tachidol non deve essere somministrato a soggetti che risultano ipersensibili al paracetamolo, alla codeina o a una qualsiasi delle sostanze che esso contiene.

Questo medicinale, inoltre, è contrindicato per:

  • pazienti che sono affetti da anemia emolitica
  • persone affette da patologie al fegato
  • pazienti che sono affetti da insufficienza respiratoria
  • gestanti
  • mamme che allattano al seno il proprio bambino
  • pazienti di età inferiore ai 18 anni che sono stati oggetto di tonsillectomia
  • bambini di età inferiore ai 12 anni

D’altra parte va rilevato che uno degli eccipienti del Tachidol in bustine e in compresse effervescenti è la fenilalanina.

Si tratta di un amminoacido controindicato ai pazienti affetti dalla sindrome fenilchetonurica o PKU, una patologia genetica del metabolismo.

Tachidol dolore
Tachidol agisce nei casi in cui gli antidolorifici più blandi non risultano efficaci

Principali effetti collaterali del Tachidol

L’assunzione di Tachidol può talora dare luogo a una serie di reazioni avverse, come le seguenti:

  • stato mentale di confusione
  • intorpidimento
  • difficoltà respiratorie
  • nausea
  • sonnolenza
  • vomito
  • stipsi
  • spasmi addominali intensi
  • pupille ristrette
  • disappetenza
  • episodi allergici (come eritemi e dermatiti)

Se si verifica uno degli effetti collaterali in elenco o qualsiasi altro tipo di reazione avversa è sempre opportuno chiedere un parere al proprio medico curante.

D’altra parte l’utilizzatore può anche segnalare il problema riscontrato all’agenzia del farmaco (www.agenziafarmaco.gov.it).

Possibili interazioni del Tachidol con altri farmaci

Prima di iniziare il trattamento a base di Tachidol è opportuno riferire al curante se si stanno assumendo farmaci, anche se si tratta di semplici medicinali da banco.

È possibile infatti che essi interagiscano col Tachidol vanificando la rispettiva efficacia.

In particolare il Tachidol è incompatibile con i farmaci di seguito segnalati:

  • tutti i medicinali che hanno come principio attivo il paracetamolo
  • i farmaci antiepilettici
  • la cimetidina (un medicinale che inibisce i recettori H2 dell’istamina)
  • gli anticoagulanti orali
  • i sedativi
  • gli antipertensivi
  • gli antidolorifici
  • Baclofen
  • Naltrexone
  • Metadone

Cosa fare in caso di sovradosaggio di Tachidol

Se si assume una dose di Tachidol superiore a quella prevista dal bugiardino è opportuno recarsi immediatamente nella struttura sanitaria più vicina o contattare il proprio medico di fiducia.

Il sovradosaggio di questo medicinale, soprattutto nel caso in cui il paziente sia affetto da una patologia al fegato, può dare luogo a una intossicazione anche grave (citolisi epatica che degenera in una necrosi massiva e non reversibile).

Va detto inoltre che l’assunzione di una dose superiore a quella prevista può determinare nel soggetto dipendenza dal farmaco e, di conseguenza, determinare una sindrome da astinenza, qualora si interrompa improvvisamente il trattamento.

Tachidol vomito
Il vomito è tra gli effetti indesiderati che possono essere indotti dal farmaco

Conservazione e scadenza del Tachidol

Per una corretta conservazione del Tachidol in bustine è necessario riporre la confezione in un ambiente caratterizzato da temperatura inferiore ai 25 gradi allo scopo di preservarlo dall’umidità.

Per quanto riguarda invece le compresse effervescenti, la temperatura deve essere inferiore ai 30 gradi.

Le compresse rivestite con film non richiedono invece particolari criteri di conservazione.

Va detto d’altra parte che è necessario che il farmaco in oggetto, cosa che del resto vale per qualsiasi altro medicinale, sia tenuto a distanza di sicurezza dai bambini.

Il Tachidol, inoltre, non va assunto dopo la data segnalata sulla confezione di vendita, che, lo ricordiamo, fa riferimento all’ultimo giorno del mese.

È opportuno infine non smaltire il Tachidol nell’acqua di scarico oppure nei secchi della spazzatura domestica; nel caso di rifiuti sanitari, infatti, vanno seguite delle particolari regole di smaltimento.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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