TARASSACO cos’è
Il tarassaco, il cui nome scientifico è Taraxacum officinale, è una pianta molto utilizzata in fitoterapia per le sue molteplici proprietà farmacologiche.
Essa è più comunemente conosciuta con gli appellativi di “soffione” o “dente di leone”.
Il tarassaco è un’angiosperma, ossia una pianta da fiore, che appartiene alla famiglia delle Asteracee.
Si tratta di una pianta ubiquitaria, diffusa più o meno in tutte le zone del mondo, che predilige in particolare i terreni umidi ed erbosi e le zone pianeggianti.
TARASSACO: la Tarassacoterapia
Nel tarassaco, in particolare, possiamo trovare i seguenti flavonoidi:
- Luteolina;
- Apigenina;
- Isocercitrina;
- Acido caffeico;
- Acido clorogenico.
Tutti i flavonoidi hanno riconosciute proprietà antiossidanti, utili nella prevenzione di numerose patologie;
- I terpeni, sono biomolecole presenti all’interno degli olii essenziali della pianta alla quale conferiscono il suo caretteristico odore e aroma;
- L’inulina, è un glucide, composto da lunghe catene di molecole di fruttosio. In particolare, si tratta di una fibra insolubile con diverse caratteristiche nutraceutiche. L’inulina, infatti, come tutte le fibre vegetali, favorisce la digestione, regola il transito intestinale e determina la proliferazione di un corretto microbiota;
- La mucillagine, si tratta di una glicoproteina che serve alla pianta per trattenere l’acqua al suo interno ed evitare così perdite eccessive di liquidi, rendendo la pianta più resistente ai periodi di siccità. Le mucillagini, dunque, hanno un effetto lassativo, dovuto proprio a questa loro capacità di assorbire acqua e di rigonfiarsi. Esse, quindi, all’interno del sistema digerente, richiamano grandi quantità di acqua e si rigonfiano, determinando sia un corretto transito intestinale con un effetto lassativo, ma hanno anche la capacità di far pervenire in anticipo lo stimolo della sazietà, in quanto provocano un rigonfiamento delle pareti gastriche;
- I fitosteroli, sono steroli di origine vegetale. Al contrario degli steroli di origine animale, tra cui il più conosciuto è il colesterolo, gli steroli di origine vegetale, hanno un effetto benefico, in quanto sono molto utili nel ridurre l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale e, dunque, limitano la concentrazione del colesterolo “cattivo” in circolo;
- I tannini, sono anch’essi dei polifenoli ed hanno un effetto antibatterico ed antifungino. Essi, inoltre, sono vasocostrittori, favoriscono la cicatrizzazione dei tessuti ed hanno un effetto antidiarroico;
- Tarassina, tarassicina e tarasserolo, sono sostanze alcaloidi che donano al tarassaco il suo caratteristico sapore amarognolo e le sue proprietà depurative e detossificanti. In particolare, queste sostanze vanno a stimolare la cistifellea, il rene ed il fegato, cioè tutti gli organi deputati alla detossificazione dell’organismo;
- Le vitamine, in particolare il tarassaco contiene le vitamine A, C, D e le vitamine del gruppo B;
- I sali minerali, nel tarassaco troviamo buone quantità di sali di potassio che danno un effetto diuretico e regolano la pressione sanguigna, in particolare migliorano gli stati ipertensivi.
TARASSACO: rimedio fitoterapico
- Infiammazioni;
- Stati di leggera intossicazione;
- Lievi disturbi epatici;
- Ittero;
- Calcoli biliari;
- Cattiva digestione;
- Stipsi;
- Acne;
- Infiammazioni della colecisti;
- Dispepsia;
- Emorroidi;
- Gotta;
- Iperuricemia;
- Ipertensione arteriosa;
- Inappetenza;
- Iperlipidemia.
TARASSACO: dosi e modi d’uso
TARASSACO: effetti collaterali
- Gastrite cronica;
- Reflusso gastroesofageo;
- Ulcera peptica;
- Calcolosi od occlusione delle vie biliari;
- Insufficienza renale, essendo presenti elevate concentrazioni di potassio, si sconsiglia l’utilizzo del tarassaco in caso di assunzione di altri integratori alimentari, in quanto potrebbe verificarsi un surplus di questo sale minerale, con ulteriore compromissione della funzionalità renale ed alterazione della pressione sanguigna;
- Utilizzo concomitante con alcuni farmaci, quali i FANS, ovvero i farmaci antinfiammatori ad azione non steroidea, come l’aspirina e il paracetamolo. Essendo questi farmaci già di per sè lesivi per la mucosa gastrica e, poiché il tarassaco aumenta l’acidità gastrica, è bene evitare l’utilizzo di questo rimedio in concomitanza con cure prolungate a base di FANS.
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