THC nel sangue e nelle urine : ecco come funziona il test

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THC : cos’è

Il THC, o tetraidrocannabinolo, è una sostanza psicoattiva prodotta delle infiorescenze della pianta di cannabis, o canapa indiana.

I recettori per i cannabinoidi come il THC si trovano nell’area del cervello che ospita anche i centri del pensiero, della memoria, del piacere, della coordinazione e della cognizione del tempo.

L’assunzione di THC va ad interferire con le  funzioni di questi centri dando effetti psicotropi, analgesici e percettivi, ricercati sia a scopi ricreativi che a scopi terapeutici.

Poiché il THC è una sostanza considerata a lungo illegale presso molte nazioni, l’uso medico di tal composto è sottoposto ad un iter particolare.

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La procedura è estremamente controllata per la sperimentazione, la produzione, l’approvigionamento e la distribuzione al dettaglio dei singoli farmaci.

Tale percorso infatti affronta non solo l’iter di test scientifici dei farmaci normali, ma subisce anche le interferenze, sia in positivo sia in negativo, del dibattito sociale e culturale presso ogni singola nazione (come nel caso degli Stati Uniti e della UE) e regione (come accade in Italia, con le competenze sanitarie a livello regionale).

THC: da dove si estrae

Il THC si trova concentrato nelle secrezioni delle infiorescenze della pianta femmina della canapa indiana.

Lo sviluppo di varietà di canapa con differenze negli effetti fisiologici ha condotto a numerose varietà selezionate o ibridate di cannabis, specialmente con fini commerciali e ricreativi.

In Europa, il paese con la maggiore ricerca e sviluppo nella coltivazione della canapa è l’Olanda, dove l’uso ricreativo del THC è legale.

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La quantità di THC contenuta nelle infiorescenze della cannabis originaria è del 7% circa, mentre le varietà coltivate ad hoc possono raggiungere una concentrazione di 4 volte superiore.

Una produzione parallela di cannabis selezionata per le proprietà meccaniche delle sue fibre, e non per il contenuto di THC, è quella dell’industria tessile e cartaria.

Questa industria ha avuto un maggiore sviluppo in antichità, mentre ora è relegata a una produzione di nicchia rispetto ad altri materiali più diffusi, come cotone, lino, lana e cellulosa.

THC: uso medico

Il THC è un antidolorifico e antispastico naturale, stimola l’appetito e riduce il senso di nausea, perciò è apprezzato come rimedio per i malati oncologici soprattutto durante la chemioterapia.

Grazie alla sua stimolazione dell’appetito è inoltre un rimedio per chi è a rischio di sottopeso, come:

  • pazienti anoressici
  • malati di HIV
  • pazienti affetti da alcune patologie croniche o da dolore cronico di origine nervosa.

Il THC agisce in sinergia con gli antidolorifici oppioidi, permettendo di ridurne significativamente il dosaggio, a beneficio del paziente.

Viene prescritto, dove è legalizzato il suo uso medico, anche per il glaucoma e per alcuni tipi di dolore, come il mal di testa. Ha anche effetti positivi in caso di depressione e spasmi. Gli effetti collaterali sono minimi se paragonati ai farmaci di sintesi.

A seconda della patologia e delle controindicazioni, può essere assunto in vari formati:

  • fumato
  • vaporizzato
  • ingerito
  • bevuto

Il formato di assunzione dipende sia dalla patologia sia dalla preferenza del paziente (ad esempio chi non è fumatore preferirà non fumarlo, chi ha difficoltà a deglutire preferirà non ingerirlo).

THC: principio attivo per stupefacenti

Il THC è una molecola molto apprezzata come sostanza stupefacente.

Viene solitamente fumato sotto forma di infiorescenze di cannabis secche (comunemente chiamata marijuana) o di cannabis fresca lavorata (hashish).

Gli effetti ricreativi ricercati sono principalmente:

  • il rilassamento
  • la variazione nelle percezioni sensoriali
  • il senso di benessere ed euforia
  • la sonnolenza.

Gli effetti secondari comprendono:

  • la secchezza delle fauci
  • la scarsa reattività
  • l’aumento dell’appetito.

Quest’ultimo effetto è molto comune e viene chiamato “fame chimica”, poiché lo stimolo a cibarsi compare anche da sazi.

L’overdose o gli effetti avversi a seguito dell’assunzione possono dare:

  • nausea
  • tachicardia
  • vertigini
  • attacchi di panico.

Può capitare che la marijuana o l’hashish vengano tagliati o arricchiti con altre sostanze, stupefacenti o meno, portando ad effetti non legati alla semplice assunzione di THC.

Il taglio può avvenire sul mercato per aumentare il peso e il volume delle dosi in modo da aumentare i guadagni oppure per aumentare il potere psicotropo di un prodotto di bassa qualità.

In entrambi i casi c’è il rischio di assumere sostanze sconosciute e potenzialmente dannose.

Un altro aspetto negativo è legato al fatto che spesso queste due droghe vengono fumate sotto forma di sigarette, quindi il corpo aspira il fumo della loro combustione, danneggiando i polmoni in modo paragonabile al tabacco.

Per ovviare a questo danno si usano dei vaporizzatori ad alte temperature, che liberano il THC senza portare il prodotto alla combustione.

THC: il test

Il THC è una molecola che viene ricercata nell’organismo, come l’alcol e altre sostanze, in alcune occasioni particolari.

Tipicamente viene effettuato il test nel caso di:

  • uso di veicoli
  • alcune attività lavorative o sportive

poiché ha effetti deleteri su alcune capacità, come quella di guidare, di manovrare macchinari o di eseguire operazioni particolarmente complicate, come quelle mediche e chirurgiche.

L’uso di tali test viene effettuato principalmente:

  • durante i controlli stradali di routine
  • a seguito di incidenti stradali
  • a seguito di incidenti sul lavoro
  • nei controlli aeroportuali
  • nei ricoveri d’urgenza all’interno di un possibile stato di intossicazione
  • in medicina, prevenzione e sicurezza sul lavoro
  • nell’iter per la restituzione della patente a seguito di sospensione (come nel caso della guida in stato di ebrezza)

Ci sono diversi strumenti per rilevare la presenza di THC, ecco i principali:

  • Esame della saliva: la saliva conserva le tracce dell’assunzione di prodotti contenenti THC per un periodo che va da circa 1-2 ore dopo la singola assunzione fino a 12-24 ore dopo la singola assunzione. È un test poco invasivo e può essere effettuato ovunque.
  • Esame delle urine: l’urina conserva le tracce dell’assunzione di prodotti contenenti THC per un periodo che va da circa 2-5 ore dopo la singola assunzione fino a 7 giorni dopo la singola assunzione. È un esame non invasivo che viene effettuato in ospedale.
  • Esame del sangue: il sangue conserva le tracce dell’assunzione di prodotti contenenti THC per un periodo che va da circa 2-5 ore dopo la singola assunzione fino a 12-48 ore dopo la singola assunzione. È un test invasivo e va effettuato in ospedale.
  • Esame del capello: il capello conserva le tracce dell’assunzione di prodotti contenenti THC per un periodo che va da circa 2-5 ore dopo la singola assunzione fino a 45-90 giorni dopo la singola assunzione. In fumatori abituali che utilizzano alte dosi di THC quotidianamente, il capello può risultare positivo fino a quasi 6 mesi. È un test non invasivo e viene abitualmente effettuato in ospedale.
  • Esame del sudore: il sudore conserva le tracce dell’assunzione di prodotti contenenti THC per un periodo che va da poche ore dopo la singola assunzione fino a pochi giorni dopo la singola assunzione. È un esame poco invasivo che può essere effettuato ovunque e che segnala un uso recente della cannabis, ma non è preciso come l’esame del sangue.

La grande varietà nei risultati dipende dal tipo di assunzione che si è fatto della cannabis, dal dosaggio e dalla frequenza di assunzione.

Alcune persone inoltre metabolizzano il THC molto velocemente e altre molto lentamente.

Infine, alcuni test raccolgono campioni molto esposti a grandi variazioni (come i campioni di saliva, che sono condizionati sia dal metabolismo sia dal pH interno del cavo orale).

THC: uso legale in Italia?

L’uso ricreativo della cannabis e dei suoi derivati è stato a lungo contrastato per impedirne non solo l’utilizzo ma anche la detenzione e la coltivazione.

Per quanto riguarda l’uso ricreativo, l’iter legislativo darà un esito valido su tutto il territorio italiano.

THC
THC – terapia del dolore in Italia?

Al momento è slittata al 2017 la discussone della legge per la liberalizzazione della cannabis, che nella formulazione dell’ottobre 2016 prevedeva il permesso di detenere:

  • fino a 15 grammi per uso personale presso il domicilio
  • fino a 5 grammi fuori casa
  • e di coltivare le proprie piante, come singoli o in forma associata, senza tuttavia poterle vendere, se non presso punti vendita del Monopolio Statale, previe autorizzazioni.

Per l’uso medico della cannabis, invece, la legge è quella di ambito sanitario e si parla di competenze regionali.

L’Italia viene così frammentata, con alcune regioni che possono commercializzare i prodotti a base di THC nelle farmacie o presso gli ospedali.

Altre regioni importano tali farmaci dall’estero ed invece in alcune si sono attivate per coltivare le varietà di cannabis più adatte agli scopi farmacologici.

Ovviamente ci sono regioni dove la cannabis impiegherà ancora anni per venire commercializzata, prodotta o distribuita.

Il doppio binario di pressione politica per la legalizzazione della cannabis sia per uso medico che per uso ricreativo potrebbe però accelerare i tempi per ottenere prodotti farmacologicamente validi disponibili su tutto il territorio italiano, anche per evitare la creazioni di cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Per evitare insomma che, a seconda della regione di residenza, ci sia una disparità di accesso alle terapie a base di THC come accade negli Stati Uniti a seguito della legalizzazione della produzione e distribuzione di cannabis nel Colorado.

Per approfondire:

http://www.nbcnews.com/storyline/legal-pot/legal-weed-surprisingly-strong-dirty-tests-find-n327811

http://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/cannabis-scopo-terapeutico-quando-si-puo-utilizzare

http://www.lastampa.it/2016/10/05/italia/politica/civati-dalla-cannabis-legale-miliardi-di-entrate-il-pd-adesso-decida-cosa-vuole-fare-8QOTOsNofrcwMCWwcy5KcJ/pagina.html

http://www.cmtlaboratory.com/

http://www.screenitalia.it/droga-test-polizia/http://www.inran.it/thc-nel-sangue/2747

https://www.drugs.com/illicit/hashish.html

http://www.webmd.com/pain-management/features/medical-marijuana-uses

http://www.livescience.com/24553-what-is-thc.html

http://www.treccani.it/enciclopedia/tetraidrocannabinolo/

http://ufcmed.org/effets-psychotropes-thc-humains/

https://it.wikipedia.org/wiki/Canapa_(tessile)

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Alessandro Gennari
Alessandro Gennarihttps://www.linkedin.com/in/alessandro-gennari/
Giornalista, in rete dalla fine degli anni 90. Mi piace mangiare e bere bene, adoro fare sport. Attualmente sono impegnato in una delle realtà editoriali maggiori del Paese e seguo per passione questo progetto che per me rappresenta un momento di studio e di sperimentazione digital

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