VES, i valori di riferimento
La VES viene misurata in millimetri all’ora e i valori di riferimento sono differenziati per sesso e per età:
- uomini fra i 20 e i 49 anni: VES media = 5 mm/h, con un range di 0-13 mm/h
- uomini fra i 50 e i 69 anni: VES media = 7 mm/h, con un range di 0-19 mm/h
- donne fra i 20 e i 49 anni: VES media = 9 mm/h, con un range di 0-21 mm/h
- donne fra i 50 e i 69 anni: VES media = 12 mm/h, con un range di 0-28 mm/h
VES alta: possibili cause
La VES è un indicatore che ci dice quanto vasta sia un’infezione ma non ci dice quanto grave sia la patologia che ha scatenato quell’infezione. Inoltre, la VES può essere aumentata o diminuita anche a seguito di alcune condizioni non necessariamente patologiche o comunque non legate ad un’infiammazione in corso, ma per queste condizioni eccezionali si rimanda all’ultima parte dell’articolo.
Per quanto riguarda il ruolo della VES nella determinazione delle patologie, è sensato suddividere le patologie fra quelle che provocano un innalzamento moderato o medio della VES da quelle che provocano un innalzamento molto elevato della VES.
Malattie che provocano un aumento moderato o medio della VES (entro 50 mm/h):
- Endocardite: è l’infiammazione della membrana di rivestimento interna del cuore;
- Gotta: è un tipo di artrite acuta causata da cristalli di acido urico che si depositano solitamente nelle articolazioni;
- Malattie renali di diverso tipo;
- Malattie della tiroide di diverso tipo;
- Sifilide: malattia venerea infettiva che danneggia il sistema nervoso;
- Tubercolosi: malattia infettiva, rara ma in aumento in Italia, in cui vengono attaccati principalmente i polmoni e che causa necrosi dei tessuti;
- Mononucleosi: conosciuta anche come “malattia del bacio”, è un’infezione causata da un virus, contagiosa, che provoca febbre, faringite e rigonfiamento dei linfonodi;
- Osteomielite: infezione che colpisce le ossa e il midollo osseo;
- Febbre reumatica: detta anche reumatismo articolare acuto, è un’infiammazione che deriva dal contagio con lo streptococco e causa solitamente febbre e dolore alle articolazioni;
- Artrite reumatoide: è una malattia autoimmune che provoca dolore, infiammazione e anchilosi delle articolazioni;
- Artrosi: malattia degenerativa delle articolazioni, cronica;
- Allergia acuta: intolleranza verso particolari sostanze. Si parla di allergia acuta quando il corpo è in piena reazione all’allergene;
- Lupus eritematoso sistemico: malattia autoimmune che colpisce la pelle e causa degenerazione dei tessuti o ipertrofia dei tessuti;

Malattie che provocano un aumento molto elevato della VES (superiore a 50 mm/h):
- Infarto del miocardio: necrosi di una parte di tessuto del cuore. Si ha quando a causa solitamente di un trombo o di un embolo, un vaso sanguigno che va al cuore viene occluso e smette di portare ossigeno e nutrimento;
- Ictus: patologia che colpisce il cervello quando si verifica o un mancato afflusso di sangue ad una certa zona, la quale muore, o quando vi è un’emorragia, che porta comunque a non irrorare una porzione del cervello;
- Infarto polmonare: si verifica quando un’arteria polmonare viene occlusa e il tessuto polmonare, non più irrorato di sangue, inizia ad andare in necrosi.
- Leucemia: grave neoplasia che colpisce il sangue e causa un eccessivo aumento della produzione di globuli bianchi;
- Linfomi: tipologie di tumore che colpiscono primariamente le ghiandole linfatiche;
- Meningite acuta: grave infezione delle meningi (cervello) che può essere causata da virus o batteri. Fra i suoi sintomi ci son intensa cefalea, febbre e vomito;
- Polmonite: grave infezione dell’apparato respiratorio, molto profonda. Causa tosse, febbre alta, dolore al torace, fatica a respirare, abbondante produzione di catarro;
- Setticemia: infezione molto grave e diffusa in cui gli agenti patogeni (germi o tossine) si diffondono nel sangue in grande quantità;
- Mieloma multiplo: tumore maligno che colpisce il midollo osseo;
- Vasculite necrotizzante: infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni. Può verificarsi come conseguenza di altre patologie come il lupus;
- Polimialgia reumatica: è una malattia reumatica più comune negli anziani che colpisce collo, anche, avambracci e gambe;
- Iperfibrinogenemia: malattia che comporta un’eccessiva produzione di fibrinogeno, con conseguenze sui tempi e modi di coagulazione e cicatrizzazione;
- Arterite a cellule giganti: è una vasculite che colpisce i vasi sanguigni più grandi
- Tromboflebite: infiammazione che porta alla formazione di trombi. Nella zona colpita la pelle è tesa, rossa, calda e dolente;
- Uremia: intossicazione causata dall’incapacità dei reni di filtrare correttamente l’urea e le altre sostanze azotate che l’organismo scarta;
- Ascessi: sacca di pus che si forma internamente al corpo a seguito di un’infezione che non ha trovato uno sfogo all’esterno.

VES: che cosa è – cosa significa
VES è una sigla che sta per velocità di eritro-sedimentazione, cioè la velocità con cui i globuli rossi in sospensione nel sangue perdono la loro carica negativa e si appoggiano al fondo.
La velocità con cui i globuli rossi passano dalla sospensione alla stasi sul fondo della provetta dipenda dal fatto che siano presenti o meno infezioni in corso: durante le infezioni infatti aumenta la concentrazione delle proteine nel sangue e vi è un affollamento di corpuscoli che fa sì che i globuli rossi tendano a scontrarsi più facilmente fra loro aggregandosi in rouleax (aggregati pesanti che tendono a precipitare a causa del proprio peso elevato).
La VES è quindi una misura di velocità e si esprime in millimetri all’ora. La VES è un esame poco specifico e poco sensibile, ma viene ancora largamente usato perché molto economico e di facile esecuzione. Cosa significano specificità e sensibilità di un test?
- Specificità: la capacità di un test di individuare una specifica patologia in corso. La VES non è molto specifica perché indica solo che un’infiammazione è in corso senza dare altre indicazioni sul tipo di patologia che la provoca.
- Sensibilità: la capacità di un test di misurare la gravità della patologia su cui si indaga. In questo caso la VES è poco sensibile perché può solo dire se un’infiammazione è in corso, ma ci dice solo quanto grave o estesa sia tale infiammazione, non quanto grave sia la malattia che la provoca.

Nonostante i suoi limiti, la VES è molto usata perché dà risultati rapidi che sono comunque utili ad orientare la diagnosi soprattutto in caso di neoplasie ed infiammazioni sia acute che croniche ed è in grado di segnalare la presenza di patologie occulte, che non hanno ancora dato altri sintomi visibili.
VES come si misura
La misurazione della VES avviene a seguito della raccolta di un campione di sangue venoso, normalmente dal braccio. Una volta prelevato il campione di sangue, viene aggiunto un anticoagulante e viene posto in una pipetta trasparente cilindrica dal diametro molto stretto, in posizione verticale. Dopo 60 minuti si misura di quanto i globuli rossi sono scesi , in millimetri, guardando quanti millimetri di plasma (parte gialla e trasparente) sono visibili nella parte superiore della colonna.
VES bassa: possibili cause
Una VES più lenta del normale può avere diverse cause. Oltre a quelle elencate nell’ultimo paragrafo, tali cause sono:
- Danni al fegato: in questo caso è probabile che nel sangue vi sia un basso livello di proteine plasmatiche, che vengono prodotte dal fegato in caso di infiammazione, e che per questo i globuli rossi “galleggino” più a lungo;
- Insufficienza cardiaca: condizione in cui il cuore non è in grado di pompare abbastanza sangue da soddisfare le necessità di tutto l’organismo;
- Iperviscosità del sangue: sindrome in cui il sangue non è abbastanza fluido da essere pompato agevolmente ne vasi sanguigni, causando una circolazione rallentata, affaticamento del cuore e sofferenza di tutto l’organismo;
- Ipofibrinogenemia: malattia in cui il corpo produce meno fibrinogeno del normale, con conseguenze nei processi di cicatrizzazione e coagulazione;
- Anemia falciforme: malattia genetica in cui i globuli rossi hanno una forma allungata, a cilindro oppure a falce. I sintomi sono spossatezza, mal di testa, pelle fredda e pallore.
VES: quando viene richiesto l’esame
Come dicevamo, la VES è un esame molto limitato, che tuttavia viene ancora usato in specifiche situazioni, oltre che per accertare la presenza generica di un’infiammazione. È utile quando si ricerca una possibile infezione, accompagnandolo ad altri esami, ed è usato in caso di diagnosi del linfoma di Hodgkin poiché può stimare la probabilità di una recidiva dopo il ciclo di chemioterapia. È usata anche come esame di controllo per malattie croniche o dal lungo decorso come artriti o febbri ricorrenti di cui non si individua la causa.
VES: cosa può influenzare l’esito degli esami?
Il risultato della VES può essere influenzato da alcune condizioni non patologiche o comunque non inerenti ad infiammazione.
Fattori che fanno aumentare la VES:
- Sesso femminile
- Età avanzata
- Anemia
- Caldo
- MCV elevato (globuli rossi di dimensioni superiori alla media, es. nella macrocitosi)
- Traumi
- Necrosi tissutale (a seguito di traumi)
- Gravidanza
- Malattie linfoproliferative
- Infiammazioni già superate (il rientro a valori normali può richiedere qualche giorno)
- Post-partum
In presenza di queste condizioni, il valore della VES può apparire elevato anche quando in realtà non è presente un’infiammazione che ne alza il valore.
Fattori che fanno diminuire la VES:
- Sesso maschile
- Giovane età
- Poliglobulia
- Freddo
- MCV basso (globuli rossi di dimensioni inferiori alla media, es. nella microcitosi)
- Malnutrizione
In presenza di queste condizioni, il valore della VES può apparire normale anche quando in realtà è presente un’infiammazione che ne alza il valore.
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