Lo xatral è un medicinale a base del principio attivo alfuzosina cloridrato ed è finalizzato al trattamento della sintomatologia funzionale dell’ipertrofia prostatica benigna.
Scopriamo nel dettaglio come funziona questo medicinale, qual è la sua posologia e quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali.
Xatral: cosa cura?
Xatral è un medicinale a base di alfusozina cloridrato e appartiene e a un gruppo di farmaci denominati alfa-bloccanti.
Esso viene utilizzato per curare l’iperplasia prostatica benigna (nota anche come adenoma prostatico o con l’acronimo IPB).
Si tratta lo ricordiamo, di una malattia a carico della prostata, caratterizzata da un suo ingrossamento (non canceroso) dovuto all’incremento delle cellule che compongono la ghiandola prostatica stessa.
Questa patologia può provocare problemi durante la minzione ed affligge per lo più la popolazione anziana.
Lo xatral, inoltre, può essere impiegato come terapia coadiuvante quando si effettua la cateterizzazione uretrale in seguito a ritenzione urinaria acuta determinata da iperplasia prostatica benigna.
Xatral: come agisce?
Lo xatral, rilasciando la muscolatura della prostata, favorisce il deflusso dell’urina nei pazienti affetti da adenoma prostatico.
La formulazione più diffusa è quella contenente 10 milligrammi di alfusozina cloridrato a rilascio prolungato.
Questo farmaco, lo ricordiamo, si presenta sotto forma di compresse rivestite e può essere acquistato in farmacia solo presentando la prescrizione del medico curante (ricetta ripetibile).
Xatral: qual è la posologia?
Le compresse vanno assunte intere, accompagnate da un bicchiere d’acqua abbondante.
È vietato, invece, qualsiasi altro tipo di somministrazione, come, ad esempio, masticarle o ridurle in polvere.
In tal modo, infatti, si corre il rischio di provocare un rilascio e un assorbimento impropri dell’alfusozina cloridrato e, di conseguenza, la possibile insorgenza di effetti indesiderati o il mancato assorbimento del farmaco.
Nei soggetti adulti la dose consigliata è pari a una compressa da 2,5 mg 3 volte al dì, per un totale di 7,5 mg. La prima compressa va presa preferibilmente poco prima di andare a letto.
Ai soggetti anziani (ovvero gli over 65) e a quelli che seguono una terapia a base di farmaci contro l’ipertensione, invece, in via precauzionale, si raccomanda inizialmente di prendere solo due compresse al giorno: una al mattino e l’altra la sera.
Il dosaggio, lo ricordiamo, può essere aggiustato dal medico in base alla risposta clinica del paziente, senza mai superare tuttavia le 4 compresse da 2,5 mg al dì (per un totale di 10 mg).
Si ricorda, infine, che lo xatral va sempre assunto a stomaco pieno e che esso è un medicinale a effetto prolungato, ciò vuol dire che, dopo l’assunzione, l’alfuzosina cloridrato non viene rilasciata nell’immediato, bensì in maniera graduale: in tal modo i suoi benefici durano più a lungo.
Come conservare lo xatral
Questo farmaco, come qualsiasi altro medicinale, deve essere tenuto fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Esso non richiede alcuna specifica condizione di conservazione.
Bisogna, invece, rispettare i termini di scadenza e non assumere il farmaco se la data indicata sulla confezione è stata superata.
Lo xatral non va gettato nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. È necessario, invece, chiedere al farmacista come smaltire i medicinali in maniera corretta. In questo modo si contribuirà a tutelare l’ambiente.
Controindicazioni dello xatral
Lo xatral non deve essere assunto nel caso in cui il paziente risulti ipersensibile al suo principio attivo (alfuzosina cloridrato) o a uno degli eccipienti in esso contenuti (lattosio, cellulosa microcristallina, povidone, sodio carbossimetilamido, magnesio stearato).
Inoltre non possono sottoporsi a terapia a base di xatral coloro che:
- hanno sofferto di ipotensione ortostatica
- sono affetti da grave insufficienza epatica
- già seguono una terapia a base di farmaci alfa-bloccanti
Ricordiamo, inoltre, che lo xatral deve essere usato con estrema cautela nei pazienti che:
- presentano una insufficienza cardiaca acuta
- presentano gravi problemi renali
- sono affetti da angina e seguono una terapia farmacologica a base di nitrati
- sono intolleranti agli zuccheri, in quanto uno degli eccipienti dello xatral, come già detto in precedenza, è il lattosio
Va inoltre sottolineato che, coloro che hanno in programma un’operazione chirurgica per la cataratta, devono avvisare l’oculista del fatto che stanno assumendo il farmaco in oggetto, in quanto il principio attivo dello xatral può provocare durante l’intervento delle complicazioni, le quali possono essere evitate se lo specialista viene preventivamente informato.
Effetti collaterali dello xatral
Diversi studi clinici hanno riscontrato nei pazienti che hanno assunto xatral i seguenti effetti collaterali:
- problemi a carico dell’apparato gastrointestinale, come nausea, gastralgia, dissenteria, vomito
- sensazione di svenimento
- vertigini
- giramento di testa
- malessere generale
- mal di testa
Anche se con una frequenza inferiore sono stati osservati anche i seguenti effetti indesiderati:
- ipotensione ortostatica
- improvvisa perdita di coscienza
- accelerazione del battito cardiaco
- palpitazioni
- dolore a livello toracico
- stanchezza
- sonnolenza
- rash cutaneo
- prurito
- improvvise vampate di calore
- gonfiore
- secchezza delle fauci
Poiché possono verificarsi capogiri, stanchezza e vertigini, soprattutto appena si inizia la terapia a base di alfuzosina cloridrato, è opportuno non mettersi alla guida di un veicolo ed evitare l’utilizzo di altri macchinari che richiedono vigilanza, riflessi pronti e capacità di controllo.
Xatral: le interazioni con altri farmaci
In via preliminare, è opportuno sottolineare che, prima di iniziare il trattamento a base di xatral, il paziente dovrebbe sempre segnalare al farmacista o al medico curante quali medicine sta assumendo, anche se si tratta di farmaci da automedicazione che non necessitano della prescrizione medica.
In particolare lo xatral non dovrebbe essere assunto in combinazione con i seguenti farmaci:
- farmaci che appartengono alla medesima categoria (alfa-bloccanti), in quanto potrebbero aumentare l’effetto ipotensivo
- farmaci contro l’ipertensione
- nitrati
- inibitori del CYP3A4, come ketoconazolo, itraconazolo e ritonavir, in quanto incrementano il livello dell’alfuzosina nel sangue
- anestetici generali, in quanto potrebbero causare una instabilità della pressione del sangue
Va detto, d’altra parte, che bere alcool aumenta gli effetti collaterali dello xatral.
Cosa fare in caso di sovradosaggio
In caso di sovradosaggio del farmaco, il paziente sottoposto a terapia deve essere ricoverato in ospedale, dove sarà mantenuto in posizione supina e dove gli sarà praticato un trattamento standard per contrastare l’ipotensione.
Particolare cautela deve essere usata nei casi con complicazioni cardiache e cerebrovascolari.
Qualora, al contrario, ci si dimentichi di prendere lo xatral, non bisogna compensare l dimenticanza con l’assunzione di una dose doppia: ciò, infatti, potrebbe provocare un brusco abbassamento della pressione sanguigna.
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