Morbo di Crohn: cos’è
Morbo di Crohn: le cause
- l’ereditarietà: tramite geni responsabili di trasmissione della malattia, da una generazione ad un’altra;
- sistema immunitario debole: l’infiammazione può essere causata da un problema del sistema immunitario (la difesa del proprio corpo contro gli attacchi da infezioni e malattie), tale da rendere vulnerabili, i batteri sani dell’intestino;
- un’infezione precedente: questa causa può indebolire il sistema immunitario, che non è in grado di affrontare i batteri responsabili della patologia;
- il fumo: di solito, i fumatori che contraggono il Morbo di Crohn, hanno sintomi più gravi rispetto ai non fumatori;
- fattori ambientali: secondo studi recenti, il Morbo di Crohn è risultato più comune nei paesi occidentalizzati e meno, nei paesi in via di sviluppo, questo indica, perciò, che l’industrializzazione (gas di scarico, stress, sostanze alimentari, e tanti altri fattori) può essere causa primaria della patologia.
Morbo di Crohn: i sintomi
- diarrea
- dolori addominali
- affaticamento (stanchezza estrema)
- perdita di peso repentina e non intenzionale
- sangue e muco nelle feci.
Può accadere, che chi contrae il Morbo di Crohn non abbia alcun sintomo o ne abbia alcuni molto lievi, e questa caratteristica della patologia, definita remissione, può essere seguita da periodi in cui i sintomi diventano particolarmente gravi e/o fastidiosi.
- diarrea: un problema comune per le persone con il Morbo di Crohn, con conseguenti crampi intestinali intensificati e perdita di feci di consistenza acquosa;
- febbre e stanchezza: decimi di febbre, probabilmente a causa dell’infiammazione e sintomi di stanchezza e debolezza continue;
- dolori addominali e crampi: l’infiammazione e la probabile presenza di ulcere, possono influenzare la normale circolazione del cibo attraverso il tubo digerente, tanto da portare dolori e crampi molto fastidiosi, fino alla nausea e al vomito;
- sangue nelle feci: dovuto alle ulcerazioni del tratto gastrointestinale;
- ulcere della bocca: molto simili alle afte, sono abrasioni causate dalla rottura delle mucose del canale digerente;
- riduzione dell’appetito e conseguente perdita di peso: i dolori addominali e i crampi, consegnza dell’infiammazione in corso, può influenzare la voglia di mangiare e la capacità di digerire e assorbire il cibo ingerito.
Questi sono i sintomi più comuni, ma è possibile averne degli altri più rari:
- infiammazione della pelle, degli occhi e delle articolazioni;
- infiammazione dei dotti biliari epatici, vie per il trasporto della bile;
- ritardo della crescita o dello sviluppo sessuale nei bambini.
Morbo di Crohn: dove si localizza
Il Morbo di Crohn, noto anche come ileite o enterite regionale, è una malattia cronica infiammatoria, che presenta sintomi che non si risolvono nel tempo, ma possono essere tenuti sotto controllo.
Le parti interessate nella patologia, sono quelle appartententi al tratto digerente, e interessa solitamente la parte inferiore del piccolo intestino, chiamato ileo e il tratto iniziale del colon.
Il Morbo di Crohn però, può verificarsi in qualsiasi altra parte dell’apparato gastrointestinale: stomaco, esofago,tutti gli strati della parete intestinale, il duodeno e, persino la bocca.
Morbo di Crohn: come agisce la patologia
- sali biliari
- grassi alimentari (con comparsa di grassi nelle feci)
- vitamine preziose e sali minerali utili al fabbisogno quotidiano (vitamina B12, vitamina D e vitamina K) con rischio di sviluppo di calcoli renali, diarrea;
- carboidrati e varie infezioni batteriche a carico della flora intestinale.
- ostruzione e la perforazione dei tratti intestinali o del colon,
- ascessi
- fistole
- sanguinamento intestinale
- dilatazione del tratto del colon (megacolon)
- perforazione dell’intestino
Queste sono complicazioni potenzialmente letali, che richiedono un intervento chirurgico, ma abbastanza rare, se la patologia viene diagnosticata in tempo e tenuta sotto controllo.
- restringimento dell’intestino (stenosi),
- infiammazione di un canale che si sviluppa tra il tratto finale dell’intestino e la cute perineale (fistola ano-rettale).
Tutti problemi di solito richiedono un trattamento chirurgico.
Morbo di Crohn: la diagnosi
- esami fisici
- analisi di laboratorio
- endoscopia
- radiografia dell’apparato digerente
- esame istologico mediante lo studio di una piccola parte della mucosa intestinale.
Purtroppo, il Morbo di Crohn ha molti possibili sintomi in comune con altre patologie, quindi, il medico per ottenere una diagnosi certa, deve raccogliere informazioni da fonti mediche multiple.
Deve essere quindi valutata una combinazione di esami, test di laboratorio e ulteriori studi, cercando di escludere altri problemi di salute simili, diagnosticando con certezza il Morbo di Crohn e determinando esattamente quale parte del tratto digerente è infiammato, è la procedura primaria e iniziale da seguire.
Morbo di Crohn: la dieta
Consigli per ridurre i sintomi
Esistono delle buone regole quotidiane per tenere sotto controllo la sintomatologia, meno grave, del morbo di Crohn. Vediamo quelle più significative e consigliate.
- eliminare il fumo o almeno, ridurre drasticamente il vizio;
- assumere multivitaminici e integratori di sali minerali;
- bere circa due litri di acqua al giorno;
- seguire un piano alimentare, sotto controllo medico;
- evitare bevande gassate, caffè e alcolici;
- evitare situazioni di forte stress psicologico;
- praticare sport ed esercizi per il rilassamento muscolare.
Morbo di Crohn: la terapia
- antinfiammatori: per alleviare e ridurre i sintomi legati all’infiammazione del tratto gastrointestinale;
- immunosoppressori: per sopprimere il sistema immunitario, utili nel trattamento di quelle patologie in cui si rende necessario modulare negativamente la risposta immunitaria;
- corticosteroidi: riducono le infiammazioni del sistema digerente, regolano il sistema immunitario, aumentano il livello di elettroliti nel sangue e aiutano ad assumere carboidrati, proteine e principi nutritivi;
- antibiotici:aiutano a combattere e ridurre i batteri intestinali nocivi e possono svolgere un ruolo nell’attivazione della flora batterica intestinale buona.
Quando rivolgersi al medico
Può accadere, che chi contrae il Morbo di Crohn, abbia sintomi spesso confusi con altre patologie simili o sottovalutati, per cui è bene rivolgersi al medico, in questi casi determinati:
- dolori e crampi addominali persistenti e molto fastidiosi;
- sangue visibile nelle feci;
- attacchi di diarrea frequenti e non derivanti da altre cause comuni;
- febbre inspiegabile che perdura per più di una settimana;
- carenza d’appetito e perdita di peso, senza valide motivazioni.
Per approfondire:
http://www.farmacoecura.it/malattie/sintomi-dieta-malattia-crohn-colite-ulcerosa/
http://dietagrupposanguigno.it/morbo-di-crohn-la-dieta-puo-guarirti/
https://it.wikipedia.org/wiki/Malattia_di_Crohn
http://www.em-consulte.com/it/article/47849/trattamento-chirurgico-della-malattia-di-crohn-pri
http://www.siucp.org/patologie-colon-retto/Malattia-di-Crohn-32.aspx#2
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