La presenza di sangue nelle feci è, nella maggior parte dei casi, abbinata alla cosiddetta proctorragia, vale a dire il sanguinamento rettale: in sostanza, si perdono gocce di sangue dal retto.
Sangue nelle feci nero
Parlare di sangue nelle feci vuol dire, in primo luogo, operare una distinzione a seconda del colore: non tutti i tipi di sangue, infatti, sono uguali.
In particolare, nel caso in cui si abbia a che fare con una perdita costante e regolare di sangue di colore rosso scuro o nero pece, è possibile la presenza di un tumore al colon retto. Prima di lasciarsi intimorire, comunque, è consigliabile recarsi dal proprio medico il prima possibile per eseguire tutti i controlli del caso.
Diversa è la circostanza in cui il sangue che si perde dalle feci abbia un colore rosso vivo: in tal caso, infatti, le perdite si verificano piuttosto raramente, e possono essere determinate da ragioni differenti. Anche in questa situazione non c’è altro da fare che consultare un dottore per arrivare a una diagnosi rapida e sicura del problema.
Sangue nelle feci, la diagnosi
Per capire le origini del sangue nelle feci, il dottore esegue un’ispezione della zona anale per provare a capire se siano presenti delle emorroidi esterne o delle ragadi; in seguito effettua una esplorazione interna con un dito, lubrificato e coperto da un guanto, al fine di individuare possibili anomalie.
Potrebbe rendersi necessario il ricorso a una colonscopia: si tratta di un esame che prevede l’inserimento nell’ano di uno strumento denominato colonscopio, vale a dire un piccolo tubo flessibile caratterizzato a un’estremità da una fonte di luce. L’esame non è particolarmente doloroso, visto che nel corso della colonscopia il soggetto viene sedato, in modo tale da provare il minor fastidio possibile.
Un altro esame utile per identificare le cause del sangue nelle feci è la sigmoidoscopia, che consiste nella visualizzazione, attraverso un tubicino flessibile dotato di una telecamera, della parte inferiore del colon.
Nel caso in cui si abbia la necessità di verificare le condizioni del canale anale e della parte inferiore del retto si può adoperare anche l’anoscopio: anche questo è un piccolo tubo, non più lungo di 8 centimetri, che viene utilizzato soprattutto se si sospetta la presenza di ragadi, emorroidi o tumori.
Le cause del sangue nelle feci
La presenza del sangue nelle feci può essere identificata in vari modi: si può rendersene conto a occhio nudo, ma in altre occasioni sono necessarie delle analisi di laboratorio o al microscopio (in tali circostanze, è più corretto parlare di sangue occulto nelle feci).
Benché il sangue possa derivare da un tumore o da polipi intestinali, ci sono molte altre condizioni, meno preoccupanti e più frequenti, che possono provocare un sanguinamento. Insomma, non è detto che sia un tumore a far scaturire il sanguinamento; non va dimenticato, poi, che chi ha un cancro di questo tipo spesso ha a che fare anche con una perdita di peso non giustificabile, sperimenta una strana debolezza fisica e denota delle alterazioni dell’alvo, sotto forma di diarrea, di stitichezza o di alternanza di diarrea e stitichezza.
D’altro canto, è pur vero che una sintomatologia di questo tipo si manifesta nel momento in cui il tumore ha raggiunto una fase inoltrata (ed è questo il motivo per cui, dopo il compimento del 50esimo anno di vita, è fondamentale effettuare degli esami di screening periodici).
Il sangue nelle feci e le emorroidi
Come detto, tra le cause di sangue nelle feci ci sono senza dubbio le emorroidi: si tratta di vasi sanguigni presenti nel retto e nell’ano che, per motivi vari, si gonfiano e finiscono per congestionarsi, un po’ come accade sulle gambe con le vene varicose.
Si distingue tra emorroidi interne ed emorroidi esterne, a seconda che si trovino sulla pelle dell’esterno dell’ano o all’interno dello stesso). Pur rappresentando la più frequente causa di sangue nelle feci, le emorroidi di solito non danno dolore: è durante l’evacuazione che si verifica il sanguinamento.
Ciò può avvenire sia se si soffre di diarrea, sia se si soffre di stitichezza. I sintomi delle emorroidi possono essere amplificati dalla tendenza a sollevare spesso pesi consistenti, dall’abitudine a restare seduti per un lungo periodo di tempo o dalla gravidanza: compaiono, in linea di massima, più spesso tra le persone anziane, a meno che non siano ereditari.
Il sangue nelle feci e le ragadi anali
Anche le ragadi anali possono far sì che, nelle feci, si riscontrino delle piccole gocce di sangue. Quando si parla di ragadi, si fa riferimento a tagli di modesta entità che interessano la mucosa anale, e che nella maggior parte dei casi sono dovuti a una durezza eccessiva delle feci o a una condizione di stitichezza; altre volte, comunque, possono dipendere da una infiammazione dell’ano o dalla diarrea.
Il problema delle ragadi è che non solo favoriscono il sanguinamento rettale, ma durante l’evacuazione spesso danno origine a un dolore molto forte che resta tale anche nei momenti successivi. L’assunzione di integratori di fibre e la somministrazione di lassativi ammorbidenti sono due pratici rimedi per risolvere il problema delle ragadi – sempre ammesso che a generarle sia la costipazione – e, di conseguenza, per fare in modo che non ci sia più sangue nelle feci.
Il sangue nelle feci e la proctite
Proseguendo nella rassegna di problemi da cui può scaturire la presenza di sangue nelle feci, è bene fare riferimento alla proctite, che non è altro che una infiammazione della mucosa del retto.
I sintomi più comuni, oltre al sanguinamento rettale, sono un forte dolore localizzato nella zona dell’ano e il passaggio di muco dal retto; chi ne soffre ha come la sensazione di dover andare spesso in bagno, anche se in realtà non ne ha bisogno, perché sente che l’evacuazione precedente è stata incompleta.
Il sangue nelle feci e i polipi
Anche i polipi potrebbero causare un sanguinamento rettale: si tratta di tumori benigni che, nella maggior parte dei casi, non danno sintomi. Si sviluppano e si localizzano sulla parete interna del colon: il sangue delle feci può essere provocato dai polipi che si trovano nella zona inferiore del colon e del retto.
Il fatto che abbiano una natura benigna non vuol dire che non ci si debba preoccupare della loro presenza: rimuoverli è indispensabile per non correre il rischio che si trasformino in veri e propri tumori.
Il sangue nelle feci e la diverticolite
Anche la diverticolite rientra tra le patologie potenzialmente in grado di causare un sanguinamento: i diverticoli non sono altro che sacche di piccole dimensioni presenti nel rivestimento dell’intestino crasso e del colon, che si confiano e causano disturbi.
La diverticolite si manifesta di solito con dolori addominali, febbre, dissenteria, brividi, nausea e vomito; come detto, può portare a emorragie (da cui il sanguinamento) e, nei casi più gravi, anche a ostruzioni nel colon, perforazioni intestinali e infezioni di vario genere.
Si ritiene che la causa principale della malattia diverticolare sia da individuare in una carenza di fibre e, quindi, in un regime alimentare non corretto: poiché le fibre sono presenti in modo particolare nei cereali non raffinati, nella verdura e nella frutta, un maggiore consumo di questi alimenti dovrebbe favorire la scomparsa dei diverticoli e, quindi, fare in modo che le feci non siano più caratterizzate dalla presenza di sangue.
Nulla vieta, in ogni caso, di ricorrere anche a integratori di fibre, reperibili in farmacia o nei negozi specializzati.
Sangue nelle feci : le altre patologie
Oltre ai disturbi che abbiamo indicato, ci sono anche altre patologie da cui potrebbe dipendere la presenza di sangue nelle feci. Tra le più comuni segnaliamo:
- l’ulcera peptica,
- la gastroenterite
- l’ascesso perianale
- l’anemia,
- il tifo
- la salmonella
- la gonorrea
- la colite
- la clamidia
- la colite ulcerosa
- la cirrosi epatica
- il tumore della cervice uterina
- l’insufficienza renale
- l’ebola
- il morbo di Chron.
Da menzionare anche le ulcere rettali singole, che pure – a dire la verità – rappresentano un fenomeno non molto comune: questi disturbi colpiscono tanto le donne quanto gli uomini e spesso sono correlate ai prolungati sforzi che si compiono nel corso dell’evacuazione per colpa di una costipazione che si protrae nel tempo.
Le ulcere rettali producono muco e sangue, che vengono evacuati e sono visibili, appunto, nelle feci: il consumo di integratori di fibre o il cambiamento del regime alimentare con una maggiore quantità di frutta e verdura possono essere sufficienti per rendere la costipazione meno grave.
Solo nell’eventualità in cui i sintomi non vengano meno o risultino molto fastidiosi o gravi può essere indispensabile un’operazione chirurgica per la rimozione delle ulcere.
Sangue nelle feci: cosa fare?
Come sempre bisognerebbe fare quando si ha un problema di salute, prima ci si rivolge al proprio medico per capire le cause del sangue nelle feci e meglio è. Non bisogna commettere l’errore di farsi terrorizzare dallo spettro di un tumore, ma nemmeno sottovalutare il problema: che si tratti di ulcere, di emorroidi, di ragadi o di altri disturbi, la presenza di sangue nelle feci è un problema che deve essere risolto nel minor tempo possibile.
Fonti:
http://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Sangue-nelle-feci;
http://www.humanitas.it/enciclopedia/sintomi/8787-sangue-nelle-feci+&cd=8&hl=it&ct=clnk&gl=it
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