Muscoril, il cui principio attivo è il tiocolchicoside, un derivato semisintetico solforato del colchicoside.
Esso appartiene alla categoria dei miorilassanti ad azione centrale ed è utilizzato per la cura delle contratture muscolari caratterizzate da sintomatologia dolorosa e nelle malattie acute a carico della colonna vertebrale.
Scopriamo nel dettaglio come funziona, qual è il corretto dosaggio e quali sono le eventuali controindicazioni e le possibili reazioni avverse.
Il muscoril è un farmaco miorilassante che serve, come del resto suggerisce il nome, a rilassare i muscoli, i quali, contraendosi a lungo ed eccessivamente, causano dolore.
Il farmaco, producendo un’azione anti-infiammatoria e analgesica, è particolarmente indicato per combattere la sintomatologia delle seguenti patologie:
- emiparesi spastica
- malattia di Parkinson
- mal di schiena acuto e cronico
- cervicobrachialgia
- intenso torcicollo
- dolori post-traumatici (distorsioni, lesioni, ecc.) e post-operatori.
Ricordiamo che il muscoril va somministrato solo sotto stretto controllo del proprio medico di fiducia, tant’è che esso richiede, per essere acquistato, di un’apposita prescrizione (ricetta RR).
Non è invece soggetto a prescrizione medica il muscoril pomata, che va applicata 2 o 3 volte al dì, in una quantità adeguata alle dimensioni dell’area dolente.
Muscoril: le formulazioni e la composizione farmaceutica
Il muscoril è disponibile nelle seguenti formulazioni farmaceutiche:
- 4 mg in capsule rigide per uso orale
- 8 mg in capsule rigide per uso orale
- 8 mg in compresse orosolubili (non vanno deglutite ma si sciolgono in bocca)
- 4 mg/2 ml fiale per uso intramuscolare
Il principio attivo del muscoril, in ogni sua formulazione, è il tiocolchicoside. Gli eccipienti, invece, differiscono in base al formato.
Nel caso delle capsule rigide trasparenti da 4 mg di tiocolchicoside, troviamo le seguenti sostanze ausiliarie:
- lattosio monoidrato
- amido di mais
- magnesio stearato
- gelatina (presente nel rivestimento della capsula)
Nelle capsule rigide bianco-gialle da 8 mg di tiocolchicoside troviamo le seguenti sostanze ausiliarie:
- lattosio monoidrato
- amido di mais
- magnesio stearato
- gelatina, titanio diossido, ferro ossido giallo (presenti nel rivestimento della capsula)
Si noti che nelle compresse rigide, sia quelle da 4 mg sia quelle da 8, è presente il lattosio: i soggetti ipersensibili o allergici a questa sostanza devono pertanto informare il proprio medico curante prima della eventuale assunzione.
Nel caso delle compresse orosolubili da 8 mg di tiocolchicoside troviamo le seguenti sostanze ausiliarie:
- crospovidone
- aspartame
- mannitolo
- magnesio stearato
Si noti che nelle compresse orosolubili è presente l’aspartame, sostanza che può arrecare problemi ai soggetti che soffrono di fenilchetonuria, ovvero una patologia metabolica di origine genetica.
Nel caso delle fiale per uso intramuscolare da 4 mg/2 ml di tiocolchicoside troviamo le seguenti sostanze ausiliarie:
- sodio cloruro
- acido cloridrico
- acqua per preparazioni iniettabili
Muscoril: la posologia
Nel caso delle capsule rigide si consiglia l’assunzione di 8 mg ogni 12 ore per un totale, dunque, di 16 mg al giorno.
La terapia a base di muscoril in capsule o in compresse orosolubili non va protratta oltre una settimana.
Nel caso delle fiale iniettabili è consigliabile non superare i 4 mg ogni 12 ore per un totale di 8 mg al dì. La durata della terapia non deve superare i 5 giorni.
L’effetto benefico del muscoril si ha circa 1 o 2 ore dopo la somministrazione per via orale e 30 o 40 minuti dopo la somministrazione delle fiale intramuscolo.
Si rammenta infine che, in caso di dissenteria, è opportuno sospendere il trattamento a base di muscoril per os.
È possibile assumere il muscoril solo a partire dai 16 anni, in quanto nei soggetti più piccoli potrebbe provocare una serie di complicanze, anche gravi.
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Principali controindicazioni del muscoril
Non devono assumere il farmaco le seguenti categorie di soggetti:
- coloro che sono allergici o ipersensibili al principio attivo o a uno qualunque degli eccipienti in esso contenuti;
- coloro che sono affetti da paralisi periferica (o “flaccida”), ovvero caratterizzata dalla perdita della motilità volontaria e da una contestuale ipotonia muscolare;
- gestanti o coloro che stanno pianificando una gravidanza;
- donne che allattano al seno il proprio bambino;
- donne in età fertile che non utilizzano contraccettivi.
Principali effetti collaterali del muscoril
Come tutti i farmaci, anche il muscoril può determinare una serie di effetti collaterali, anche se non è detto che tutti i soggetti che lo assumano li manifestino.
In seguito alla somministrazione di muscoril possono verificarsi le seguenti reazioni avverse:
- disturbi del sistema immunitario
- sonnolenza
- dissenteria
- dolore di stomaco
Si ricorda infine che il farmaco può causare crisi epilettiche in coloro che soffrono di epilessia o che comunque sono a rischio di convulsioni.
Interazioni con altri farmaci
Non sono stati realizzati studi clinici ad hoc per analizzare le possibili interazioni di muscoril con altri medicinali.
Ad ogni modo è sempre opportuno comunicare al proprio medico di fiducia o al farmacista quali terapie farmacologiche si stanno seguendo, anche se si tratta di medicinali che non richiedono la prescrizione medica.
Cosa fare in caso di sovradosaggio di muscoril
In caso di somministrazione eccessiva di muscoril, è opportuno avvisare il medico oppure recarsi presso il più vicino pronto soccorso.
Si ricorda tuttavia che non sono stati effettuati studi mirati sugli effetti del muscoril in caso di sovradosaggio.
Va detto, d’altra parte che, nel caso in cui ci si dimentichi di assumere una dose di muscoril non bisogna sopperire alla dimenticanza con una dose doppia, se si vogliono evitare effetti indesiderati.
Conservazione e scadenza del muscoril
Come qualsiasi altro farmaco, anche il muscoril deve essere tenuto a debita distanza dai bambini.
Il medicinale, lo ricordiamo, va conservato in un ambiente con temperatura inferiore ai 25 gradi centigradi.
Il muscoril non deve essere assunto se è stata superata la data di scadenza indicata sulla confezione di vendita, ricordando che essa si riferisce all’ultimo giorno del mese.
Si raccomanda infine di non gettarlo nell’acqua di scarico e/o nei contenitori di spazzatura domestica; per i rifiuti sanitari, infatti, sono previste altre modalità di smaltimento.
È possibile richiedere informazioni in merito al proprio farmacista.
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