GINSENG: proprietà e utilizzo

Ginseng è il termine che si riferisce a diverse specie appartenenti alla numerosa famiglia delle Araliaceae e il suo nome deriva dalla parola cinese “rensheng” (uomo), scelta molto probabilmente per via della struttura antropomorfa di questa radice.

Nella medicina cinese, la droga che si ricava dal ginseng ed estratta dalle radici ha alle spalle una storia millenaria, fatta di moltissimi impieghi terapeutici.

Se volete conoscere qualcosa di più su questa pianta straordinaria, non vi resta che proseguire nella lettura.

Perché è utile il ginseng?

Il ginseng è ritenuto un rimedio quasi universale e un tempo era impiegato principalmente contro i disturbi gastrointestinali, l’invecchiamento e come preparato rivitalizzante e afrodisiaco.

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Oggi, gli estratti di ginseng sono presenti in molti integratori alimentari, in buona parte destinati a sportivi, persone convalescenti e anziane.

Pertanto, non è un caso che il ginseng sia il prodotto erboristico più diffuso al mondo.

Ad ogni modo, dovrebbero astenersi dalla sua assunzione le donne in gravidanza o in fase di allattamento, chi tende alle emorragie e gli ipertesi.

Il ginseng nella storia

Ancora non si conosce il periodo storico preciso in cui l’uomo iniziò a utilizzare questa radice per trovare sollievo dai problemi di salute più svariati.

La prima testimonianza ufficiale compare in alcuni testi dell’antica Cina, risalenti al I sec. d. C., dai quali si evince che il ginseng era considerato in grado di aumentare la saggezza e la longevità.

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Il vero e proprio boom di questo tonico naturale avvenne però nel ‘900 quando la sua domanda commerciale superò di gran lunga l’offerta.

In altre parole, il ginseng selvaggio che cresceva abbondante in Asia non era più sufficiente per soddisfare le richieste delle persone.

Per questo motivo, la Corea decise di iniziare a coltivare questa pianta per fini commerciali e oggi è uno dei maggiori produttori mondiali di ginseng con Cina, Stati Uniti e Canada.

ginseng-secco
Le proprietà benefiche della pianta di ginseng sono da attribuire ai molti principi attivi che si trovano nelle sue radici

I diversi tipi di ginseng

Il termine ginseng è diventato così popolare da essere sfruttato in modo improprio, sotto l’aspetto commerciale, per identificare specie completamente diverse, come il ginseng femminile (Dong Quai) o il ginseng delle Ande (Maca).

In realtà, si conoscono 11 specie di ginseng, classificate per luogo di provenienza, ma quelle più comuni e utilizzate sono:

  • Asiatico: Panax ginseng è la specie più comune, utilizzata e studiata, in particolar modo nella varietà rossa.
  • Americano: Panax quinquefolius, molto simile alla variante asiatica per aspetto, impieghi e composizione.
  • Siberiano: Eleutherococcus senticosus, simile per proprietà terapeutiche alle altre specie ma differente per composizione chimica.
  • Selvatico: è presente sia nella variante asiatica (Panax ginseng), sia in quella americana (Panax quinquefolius) e, dopo essere stato sottoposto alla lavorazione, può diventare sia bianco che rosso (più comune).
    Cresce in modo spontaneo ed è raccolto a mano, ma è diventato piuttosto raro.
  • Fresco: nel nostro Paese è abbastanza difficile da trovare, poiché la maggior parte delle coltivazioni si trova nel continente asiatico e in quello americano.

Composizione chimica del ginseng

Le proprietà benefiche del ginseng sono da attribuire ai molti principi attivi che si trovano nelle sue radici.

Oltre a una buona percentuale di vitamine, polisaccaridi (panaxani) e olio essenziale, il ginseng contiene anche gintonina (porzione di una glicoproteina) e ginsenosidi, i veri principi attivi. Nello specifico, nella radice sono presenti:

  • vitamine: vitamina A, B1, B2, B3, B5, B7 (o biotina), B9 e B12, vitamina C e vitamina E;
  • minerali: alluminio, boro, calcio, ferro, fosforo, manganese, magnesio, potassio, rame, sodio e zinco;
  • zuccheri: fruttosio, glucosio, maltosio e saccarosio;
  • acidi organici volatili: acido acetico, acido esanoico, acido iso-butirrico, acido n-butirrico, acido propionico e acido valerico;
  • acidi organici non volatili: acido citrico, acido malico, acido piruvico e acido succinico.

Proprietà del ginseng 1

Come già spiegato, le virtù del ginseng sono per lo più concentrate nella sua radice, considerata un vero e proprio scrigno dei tesori dalla medicina tradizionale cinese.

  • Adattogeno
    Il ginseng è in grado di aumentare la capacità di adattamento dell’organismo ai cambiamenti ambientali ed è considerato l’adattogeno più efficace finora conosciuto. Questa proprietà rende il ginseng un rimedio ottimo per chi lavora in ambienti climatici poco favorevoli e svolge mansioni particolarmente faticose.
  • Afrodisiaco
    Come già anticipato, il ginseng contiene delle sostanze chiamate ginsenosidi, composti simili agli steroidi che sono in grado di migliorare le performance fisiche e sembrano essere responsabili dell’aumento del desiderio sessuale. La conseguenza della loro azione è un senso maggiore di benessere e vitalità, incluso il desiderio sessuale.
  • Benefici al cervello
    Secondo molti studi, sembra che il ginseng abbia proprietà neuroprotettive.
  • Benefici al cuore
    Il ginseng aiuta a mantenere stabili i livelli di colesterolo e a proteggere la salute del cuore.
  • Ciclo mestruale
    Alcune ricerche hanno dimostrato che, nelle donne, il ginseng è in grado di aumentare la produzione di estrogeni. In questo caso, quindi, può essere molto utile in caso d’irregolarità nel ciclo mestruale e per alleviare i fastidi della menopausa. Negli uomini, invece, contrasta la calvizie e aiuta in caso d’impotenza.
  • Combatte lo stress
    Il ginseng influisce positivamente sul rilascio del cortisolo, l’ormone dello stress. Riduce i danni provocati da situazioni di stress negativo o da agenti patogeni.
  • Depressione
    Aumentando l’energia fisica, questa radice può anche migliorare la resistenza e l’efficienza mentale, mostrandosi molto utile anche in caso di depressione e al fine di prevenire gli stati depressivi post-partum.
  • Disfunzioni sessuali
    Le proprietà del ginseng possono aiutare gli uomini che soffrono di disfunzione erettile a risolvere in parte il problema.
  • Energetico
    I benefici e le proprietà di questa radice non si esauriscono qui, perché aumenta la capacità di recupero e potenzia la resistenza fisica: quindi è ideale per chi svolge attività sportive intense.
ginseng-caffe
Le virtù del ginseng sono per lo più concentrate nella sua radice. Con essa si prepara anche il noto caffè al ginseng

Proprietà del ginseng 2

  • Ictus
    Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Frontiers in Cellular Neuroscience”, il ginseng potrebbe prevenire la morte delle cellule neuronali dopo un ictus. Ciò vuol dire che riesce a ridurre le complicazioni derivanti da questo serio problema di salute.
  • Malanni stagionali
    Il ginseng è un valido aiuto anche per il sistema immunitario e, pertanto, è indicato soprattutto per prevenire l’insorgenza di numerose patologie e durante la stagione invernale.
  • Memoria e concentrazione
    Gli estratti di questa pianta, inoltre, sono consigliati per gli studenti e, più in generale, per chi ha bisogno di concentrarsi. Migliorano infatti la capacità di apprendimento e la memoria.
  • Obesità
    Chi ha problemi di peso e vuole perdere qualche chilo di troppo potrebbe ricorrere al ginseng, sotto forma di tisana da assumere una volta al giorno (meglio se di mattina e a stomaco vuoto). Questa pianta infatti stimola il metabolismo e aiuta l’organismo a bruciare più rapidamente il grasso corporeo.
  • Pressione arteriosa
    Preso a piccole dosi, il ginseng è in grado di aumentare la pressione arteriosa. A dosi elevate, invece, tende ad abbassarla.
  • Radicali liberi
    Nel ginseng sono state riscontrate numerose sostanze antiossidanti in grado non solo di bloccare l’azione dannosa dei radicali liberi, ma anche di prevenire l’insorgenza di alcuni tumori.
  • Ricostituente
    Molti sono gli effetti benefici che sono stati attribuiti agli estratti della radice di ginseng. Per tradizione è considerata una droga tonica con spiccate proprietà ricostituenti.
  • Tumori
    Studi recenti hanno evidenziato che il ginseng può essere molto efficace nel ridurre la stanchezza cronica nei pazienti affetti da tumore.

Ginseng: effetti collaterali lievi

La dose ideale di ginseng è di 200 mg al giorno (estratto secco) oppure di 0,5-2 g quotidiani di radice secca.

Superate queste dosi, potrebbero verificarsi dei fastidiosi effetti collaterali.

Il consumo di ginseng è normalmente ben tollerato e abbastanza sicuro.

L’incidenza degli effetti collaterali tuttavia sembra minore quando la radice è utilizzata nei trattamenti a breve termine.

Preoccupazioni maggiori invece destano il consumo prolungato o le dosi eccessive (superiori a 15 g di estratto secco), che possono dare origine a effetti secondari di tipo digestivo e nervoso.

Gli effetti collaterali più comuni del ginseng sono:

  • secchezza delle labbra
  • tremore
  • euforia
  • irrequietezza
  • irritabilità
  • palpitazioni
  • mal di testa
  • edema
  • offuscamento della vista
  • insonnia
  • aumento della temperatura corporea e della pressione arteriosa
  • diminuzione dell’appetito
  • prurito
  • capogiri
  • diarrea
  • eczema
  • affaticamento e sanguinamento.

Ginseng: effetti collaterali gravi

Gli effetti collaterali più gravi invece possono includere:

  • vomito
  • nausea
  • irritabilità
  • incontinenza
  • irrequietezza
  • febbre
  • aumento della pressione sanguigna e della respirazione
  • riduzione della frequenza cardiaca
  • crisi epilettiche
  • diminuzione della sensibilità alla luce
  • arrossamento
  • cianosi del viso
  • delirio e convulsioni.

Ginseng e farmaci: quali evitare

Quando si assume ginseng, bisogna stare attenti all’utilizzo simultaneo con:

  • gleevec (chemioterapico)
  • caffeina e altri stimolanti
  • fenelzina
  • lamictal (anticonvulsivante)
  • warfarin
  • ipoglicemizzanti orali
  • ormoni
  • insulina iniettabile
  • digossina.
ginseng-miele
Il sapore della radice di ginseng è terroso e amaro, per questo motivo solitamente è accompagnato con latte o miele

Qualche curiosità sul ginseng

Prima che le radici di ginseng raggiungano i 10-20 cm, è necessario attendere almeno 6 mesi prima che siano attive le proprietà curative della pianta.

Il ginseng non può essere coltivato a livello casalingo ma si può reperire facilmente in erboristeria e in farmacia, sotto diverse forme (elisir, liofilizzato, estratto concentrato).

Questa pianta si può trovare anche in abbinamento ad altri preparati medicinali o erbe. Con la pappa reale rappresenta un’ottima difesa del sistema immunitario.

Il ginseng selvatico è talmente raro che quando lo si trova, il suo costo è elevatissimo. Il prezzo del ginseng, inoltre, è influenzato anche dalla morfologia della radice: più il rizoma ha fattezze “umane”, maggiore sarà il suo valore di mercato.

Probabilmente il ginseng fu scoperto circa 4000 anni fa dall’Imperatore cinese Shen.
Il sapore della radice è terroso e amaro, per questo motivo solitamente è accompagnato con latte o miele.

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Davide P.
Giornalista professionista, da 20 anni opera sul web. Ha lavorato nelle maggiori realtà internet del Paese ricoprendo ruoli di elevata responsabilità. Attualmente opera come consulente editoriale per progetti digitali nazionali e internazionali

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